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E-book

Il futuro della lettura sarà lo smartphone?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2015

di Dennis Abrams

Sul Wall Street Journal, Jennifer Maloney scrive: «Non sarà l’e-reader la piattaforma che dominerà le future vendite del mercato editoriale, ma lo smartphone». Prendiamo il caso di Andrew Vestal, Program Manager di Microsoft. Con sua grande sorpresa, Vestal ha scoperto che il modo migliore per trovare il tempo di leggere, tra il lavoro in ufficio e quello di papà, era cercarlo nelle brevi pause quotidiane, grazie al suo iPhone: «Volevo che la lettura fosse parte della mia vita» ha dichiarato al Wall Street Journal. «Se avessi continuato ad aspettare di avere, di nuovo, il tempo che una volta dedicavo ai libri (cinque ore al giorno), avrei smesso di leggere del tutto». Vestal non è il solo. Il Wall Street Journal riporta che, secondo un sondaggio Nielsen condotto lo scorso dicembre su un campione di 2 mila persone, quasi il 54% degli acquirenti di e-book ha dichiarato di utilizzare, almeno in parte, lo smartphone per la lettura; un dato in forte crescita rispetto al 24% del 2012.

Perché i metadati fanno vendere più libri

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2015

di Anna Lionetti

Si dice che i metadati siano il libraio del Web. In apparenza una metafora forte, ma forse non troppo: già uno studio Nielsen del 2012 sottolineava con dovizia di dati statistici il legame virtuoso tra qualità dei metadati e incremento delle vendite. Tre anni dopo, il principio rimane valido e l’accento si pone ormai sulla necessità di diffondere metadati completi e accurati già a monte della filiera, a cominciare da chi produce i contenuti ed è (in teoria) il loro più affidabile messaggero, ossia l’editore. Nell’area del commercio digitale di libri (e-book e non) i metadati sono infatti il primo punto di contatto dell’editore con il suo pubblico.

L’ecosistema Tolino e la sfida delle librerie

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di Redazione

Tutto nasce a Darmstadt, in Germania, nel campus Ricerca e sviluppo di Deutsche Telekom. È qui, infatti, la sede della grande azienda di telecomunicazioni in cui vengono concepiti i prodotti non strettamente legati alla telefonia, tra cui l’e-reader Tolino, uno dei pochi dispositivi in grado di competere con il Kindle di Amazon e commercializzato in Italia da Ibs. Tolino è stato lanciato in Germania l’8 marzo 2013, frutto dell’alleanza tra quattro dei principali player del mercato librario tedesco(Thalia, Weltbild, Hugendubel e Club Bertelsmann) e appunto Deutsche Telekom. Questa alleanza ha consentito alle librerie e agli editori di partecipare a un investimento che sarebbe stato impossibile da affrontare singolarmente, permettendo loro di focalizzare il lavoro sulla vendita e ed esternalizzando a Deutsche Telekom solo la gestione della componente tecnologica. Tolino si propone come un ecosistema, un insieme di funzionalità, dispositivi e servizi connessi tra loro e destinati a soddisfare le diverse esigenze della lettura.

A prova di e-book

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2015

di Gabriele Pepi

Si fa presto a dire contratto di edizione, ma l’avvento di e-book ed enhanced e-book ha evidenziato l’inadeguatezza della struttura del classico contratto per le stampe quando si tratta dei nuovi formati digitali. Come è naturale, in mancanza di un contratto tipico aggiornato, gli editori hanno individuato una serie di alternative. Ma quali sono le più valide? Lo abbiamo chiesto a Ivan Cecchini, esperto di diritto d’autore e contrattualistica editoriale, che ha fatto per noi il punto della situazione.

Nasce lo Smart Book

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Aprile 2014

di Giulia Marangoni e Elisa Molinari

Come promuovere il dialogo tra editoria e Ict, mettendo in luce nuove opportunità di sviluppo di prodotti e servizi innovativi per l’industria dei contenuti? Una risposta viene dal network europeo Tisp (Technology and Innovation for Smart Publishing) che, sotto il coordinamento di Aie, ha pubblicato lo Smart Book, una risorsa digitale dedicata ai professionisti dei due settori, on line in occasione della Fiera di Londra.

Illustrare l'editoria

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2012

di Giorgio Kutz

L’avvento del digitale ha seminato scompiglio anche nel grande e variegato mondo dell’editoria illustrata che comprende l’educational, il reference, i manuali e le guide di ogni tipo oltre agli «illustrati» veri e propri di arte, moda, fotografia, design eccetera. Con la nascita degli e-book sono emersi nuovi problemi di disponibilità e di tutela dei diritti delle immagini per i nuovi formati dei libri.

Strategie e saggi

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2012

di Elena Vergine

Università in crisi, lettori sempre più digitali, peer review e criteri Anvur, visibilità sul Web. Queste sono solo alcune delle parole chiave che caratterizzano l’esperienza delle case editrici di saggistica universitaria. Dei metodi e delle strategie per affrontare con successo questo mercato così particolare abbiamo discusso con Francesco Latini (Responsabile editoriale di Arbor Sapientiae) e Diego Guida (titolare Guida Editore).

Big data, questi sconosciuti

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Aprile 2015

di Redazione

Cosa si intende quando si parla di smart publishing e quali sono i nuovi modelli organizzativi nell’industria editoriale? Di questo e d’altro si è discusso in un convegno lo scorso marzo presso la sede di Google Italia organizzato dall’Associazione italiana editori e Noovle, società di consulenza Ict specializzata in servizi Web. Nata nel 2013 dalla fusione di due premier partner di Google for Work, Global Base e Scube NewMedia, Noovle lavora sulle ultime frontiere del Web confrontandosi con temi che vanno dalle tecnologie per la mobilità ai big data, dal cloud alle smart enterprise, dallo smart working ai classici social e al modo in cui tutto questo può collaborare a rendere più proficui i flussi di lavoro. Piergiorgio De Campo (chief technology officer di Noovle) e Gabriella Giani (marketing manager) ci hanno raccontato come gli strumenti del Web possono cambiare il lavoro delle aziende – anche di quelle editoriali.

Perché un libro è un libro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Aprile 2015

di Edoardo Barbieri

Si è conclusa con una bocciatura di Francia e Lussemburgo l’iter della procedura di infrazione che la Corte di giustizia aveva aperto nei confronti dei due Paesi dopo la scelta, nel 2012, di introdurre un’Iva agevolata per gli e-book. Se infatti l’Europa riconosce che alcuni beni – tra i quali c’è il libro di carta, appunto – possano essere sottoposti ad una Iva ridotta la Corte di giustizia stabilisce con questa sentenza che tale agevolazione non è applicabile ai libri digitali, che vanno inquadrati come servizi e non come beni primari. La Francia aveva scelto di entrare in conflitto con la disciplina europea applicando, dal 1° gennaio 2012, un’Iva del 7% per gli e-book a fronte di un’imposta sul valore aggiunto ordinaria del 19,6%. Stessa cosa anche per il Lussemburgo dove l’Iva sui libri digitali era scesa al 3%. La decisione della Corte di giustizia getta ora ombre anche sull’Italia che, a partire dal gennaio 2015, ha applicato a sua volta l’aliquota ridotta sugli e-book equiparandoli ai libri di carta. La risposta degli editori italiani e delle altre associazioni europee e internazionali alla sentenza non ha tardato ad arrivare sotto forma di una lettera aperta al presidente della Commissione Junker, al presidente del Parlamento europeo Schultz e al presidente del Consiglio europeo Tusk, affinché si intervenga sulla direttiva comunitaria per eliminare la stortura che penalizza lo sviluppo del libro e della lettura nell’intero continente. A fine marzo anche i ministri della cultura di Italia, Francia, Germania e Polonia si sono uniti all’appello scrivendo una lettera congiunta all’Ue per superare «l’ingiustificata discriminazione fiscale» tra i libri cartacei e quelli in formato elettronico.

Scouting in rete

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Aprile 2015

di Lorenza Biava

Digitale non è esclusivamente sinonimo di e-book, ma al contrario indica sempre più una galassia di prodotti e strategie che le case editrici italiane stanno ormai da tempo scandagliando. Che il Web sia il tramite attraverso cui scoprire nuovi talenti e creare comunità di lettori o piuttosto un radar per intercettare nuove tendenze, il Gruppo editoriale Mauri Spagnol, De Agostini e il Gruppo Mondadori hanno sviluppato progetti assai interessanti nell’area digitale. Abbiamo chiesto ai responsabili delle divisioni digitali di raccontarceli.

Format di innovazione

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2014

di Giulia Bussotti

Editech è un appuntamento ormai consolidato tra le attività formative di Aie, dal 2008 è l’occasione per fornire agli editori un momento di approfondimento con esperti internazionali sul tema dell’innovazione tecnologica in campo editoriale. Proprio con Editech si sono sperimentate negli anni diverse formule di aggiornamento professionale e quest’anno si è molto lavorato con la commissione digitale di Aie per proporre un incontro che fosse nuovo ed efficace, e che fornisse una reale occasione di confronto e di esperienza formativa. Quest’anno si è proposto un format aperto a diversi tipi di professionalità, editori, ma anche service e sponsor. La due giorni si è tenuta presso H-Farm, incubatore italiano di start-up e culla dell’innovazione tecnologica made in Italy, dove siamo riusciti a instaurare gruppi di lavoro residenziali e operativi, fatti di workshop in cui il confronto con gli esperti internazionali sulle esigenze derivate dallo stato dei lavori in Italia si è alternato al dialogo tra pari. La scelta del nuovo format è stata premiata. Il risultato? Una full immersion in un ambiente innovativo e intersettoriale che ha generato una risposta positiva da parte di tutti i partecipanti. A Editech quest’anno hanno preso parte 31 diverse aziende che operano nel settore editoriale, erano presenti tutti i grandi gruppi editoriali e una importante rappresentanza di quelli indipendenti.

Editoria e conversioni

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2012

di Ester Draghi

Siamo nel pieno di una rivoluzione, quella degli e-book e dell’editoria digitale, ed è quindi opportuno porsi alcune domande riguardo l’adeguatezza delle prassi di lavorazione consolidatesi negli ultimi anni. I pareri di alcuni operatori del settore.

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