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E-book

Essere Appetibili

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2012

di Elena Vergine

Tutti concordano che il mercato italiano delle applicazioni si trova ancora nella sua fase preliminare. Eppure si tratta di un segmento vivo e in grande fermento a cui gli editori guardano con molta attenzione.

Libri da (video)giocare

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2014

di Elena Vergine

Chi lo dice che i videogiochi siano la forma di intrattenimento più lontana – quando non concorrenziale – rispetto al libro? A dir la verità a sostenerlo sono in molti, sulle pagine del «GdL», in un suo editoriale intitolato Publishing’s Front Lines, Edward Nawotka (Editor in Chief di «Publishing Perspectives») sottolineava: «In realtà l’editoria non è in guerra con sé stessa. Il vero fronte è contro la miriade di distrazioni digitali che hanno spostato l’attenzione dei consumatori dai libri. Leggi: i videogiochi». E non è l’unico a pensarla così. Tuttavia la tendenza che emerge dalle principali fiere di settore italiane e internazionali si colloca su un altro fronte. Gli editori hanno dimostrato di avere l’interesse, la necessità e la voglia di capire meglio il mondo dei videogiochi perché il successo di nuovi prodotti «ibridi» e le possibilità offerte dalle tecnologie digitali hanno modificato la vecchia percezione dell’intrattenimento digitale come qualcosa di antitetico ed estraneo rispetto ai libri, per lasciare il posto ad una corrente più aperta e possibilista, incuriosita da quanto questo mondo avrebbe da offrire anche in termini economici e di crescita. Secondo il Global Games Market Report di Newzoo, una ricerca realizzata su scala mondiale, entro il 2016 il mercato globale dei videogames arriverà a valere qualcosa come 86,1 miliardi di dollari, con un tasso di crescita annua del 6,7%.

Occhi su Bruxelles

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2014

di Lorenza Biava

Il 9 dicembre prossimo a Bruxelles si decidono le sorti del mercato del libro e della lettura digitale: quella data, in cui si riunirà il Consiglio Ecofin, in futuro potrebbe rappresentare una pietra miliare per la fine della disparità di trattamento fiscale che oppone libri di carta e libri digitali. Oppure no, e in tal caso l’Italia potrebbe anche decidere di non adeguarsi al giudizio europeo. Al momento in cui scriviamo, la metà di novembre, non abbiamo modo di sapere quali saranno le sorti dell’istanza, ma possiamo dire fin d’ora che, qualunque siano gli esiti dei passi intermedi che ci porteranno al Consiglio Ecofin, è intenzione dell’Associazione italiana editori sostenere con tutte le proprie forze la campagna Un libro è un libro, lanciata per dire no alla discriminazione che nega agli e-book la dignità di oggetto culturale, equiparandoli invece a software e videogames. Proprio in questi giorni l’iniziativa è al rush finale. L’abbiamo ripercorsa con Laura Donnini, vice presidente di Aie e uno dei promotori del progetto per l’Associazione.

La «Hidden revolution»

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2014

di Redazione

Dagli anni ‘80 il digitale è il pane quotidiano con cui si confronta l’editoria italiana. Eppure c’è ancora chi, fuori dal settore, misura il digitale solo in termini di numero di e-book pubblicati e relativi fatturati. La presenza sul Web, l’engagement delle community di lettori e la produzione di contenuti digitali richiedono, invece, nuove competenze e capacità che hanno portato linfa nuova nelle redazioni e negli uffici marketing degli editori. Per raccontare questo cambiamento (e l’investimento che ha comportato) abbiamo parlato con i responsabili delle aree digitali del Gruppo editoriale Mauri Spagnol, di De Agostini Libri e di Vita e Pensiero.

Ecosistema ePub

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2014

di Cristina Mussinelli

La diffusione dello standard ePub e l’evoluzione in atto mettono a disposizione degli editori un ecosistema aperto e interoperabile, che può diventare una valida alternativa ai vari sistemi chiusi e proprietari attualmente presenti sul mercato. EPub non vuole più dire solo libri di narrativa e saggistica ma, con l’ePub3, anche libri illustrati o con impaginati complessi, come libri scolastici, manuali tecnici o professionali, libri interattivi e multimediali, come quelli per bambini, i manga e i comics o i cataloghi d’arte. Le specifiche tecniche del formato si sono, nell’ultimo anno, arricchite: a giugno è stata pubblicata l’ultima versione dell’ePub3 e all’ePub l’Idpf ha affiancato l’eduPub, un formato le cui caratteristiche sono particolarmente adatte per la realizzazione di prodotti editoriali per il mondo educativo e le cui specifiche sono state pubblicate a maggio grazie alla collaborazione e alla partecipazione ai gruppi di lavoro di alcune delle principali case editrici che operano nel settore educativo, che hanno portato le loro esigenze, al supporto dell’Ims per poter garantire l’interoperabilità del formato con le principali piattaforme di e-learning e con gli standard Lms e Qti.

Oltre il libro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2012

di Giorgio Kutz

In questa nuova rubrica cercheremo di dare visibilità a prodotti per tablet derivati dai libri. Quindi non alle versioni digitali «piatte» – in ePub o Pdf , ma alle «mutazioni genetiche» più interessanti, per la ricerca di nuove dimensioni o per lo sfruttamento delle nuove potenzialità disponibili. Esamineremo prodotti di editori e non editori, ma il fil rouge sarà sempre e solo l’origine, nel libro su carta.

Lezioni dal Toc

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Marzo 2012

di Cristina Mussinelli

Anche quest’anno si è svolta a New York la Toc (Tools of change) conference organizzata da O’Reilly. Un giorno di seminari e due giorni di conferenza in cui keynote speech in sessione plenaria si alternano a un programma di sessioni parallele che coprono i principali temi dell’evoluzionedell’editoria digitale. Nel programma quattro i principali temi che possono rappresentare altrettante lezioni per l’editoria europea e nazionale.

C'è vita oltre Amazon

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2014

di Edward Nawotka

Quando guardiamo al mercato e-book americano sembra esserci una sola opzione: Amazon.com. D’altronde le stime danno il sito di Bezos responsabile di una percentuale che varia tra il 55% e il 75% delle vendite digitali Usa. Perché l’«everything store» ha guadagnato così tanto peso? Semplice: ha il servizio più semplice e intuitivo per il cliente, i prezzi sono competitivi e il suo device proprietario è affidabile. Lo scontro tra Amazon e Hachette ha evidenziato quanto sia vulnerabile l’industria editoriale per cercare di incanalare tanti contenuti digitali attraverso un unico canale. Come si ricorderà, alla base della disputa c’è la volontà da parte di Amazon di spuntare condizioni economiche migliori sui titoli dell’editore. Di fronte alle resistenze di quest’ultimo Amazon non ha esitato a bloccare le prenotazioni per diversi titoli pubblicati da Hachette che, nell’ultima relazione agli investitori, ha evidenziato come il 60% del fatturato e-book della casa editrice in Usa transiti da Amazon, percentuale che sale al 78% in Uk. Ma la questione rimane: se Amazon è responsabile del 60% del mercato americano, da chi è composto il restante 40%? In primo luogo abbiamo Kobo, che negli Stati Uniti si è rivelato un vero e proprio fallimento mentre è andato meglio in Europa dove ha goduto del fatto di essere, in molti mercati, il primo retailer a vendere in negozi fisici i propri device.

E-book o videogiochi?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2014

di Elisa Molinari

Quando si parla di videogiochi e del loro rapporto con l’editoria, capita spesso di vedere storcere il naso. Giusto qualche mese fa, Edward Nawotka, editor in chief di «Publishing Perspectives» scriveva sul «Giornale della Libreria» che «oggi i videogiochi, Netflix, i social media sono i veri concorrenti dell’industria libraria e gli sforzi di quest’ultima per avvicinarsi a qualcosa che assomigli al multimediale sono in gran parte fiacchi» («Gdl», 11, novembre 2013). Non esiste una soluzione facile per questa competizione ma non si tratta di qualcosa di inedito: ciclicamente nuovi competitor e nuovi formati si affacciano sul mercato e,nonostante questo, i libri continuano a resistere a cinema e televisione. Qualche decennio fa si diceva appunto che il cinema avrebbe cannibalizzato il mondo del libro eppure l’editoria oggi lavora a stretto contatto con l’industria cinematografica in un gioco di rimandi che giova ad entrambe le parti. Non è un caso che circa la metà degli ultimi premi Oscar siano adattamenti di romanzi e che il vincitore dell’edizione 2014,12 anni schiavo, sia diventato un bestseller dopo aver vinto l’ambita statuetta. E se quindi si iniziassero a considerare anche i videogiochi non tanto dei concorrenti quanto degli alleati? Si può essere spaventati dalla forte influenza che hanno, soprattutto sulle fasce di età più giovani, oppure vederne il potenziale in termini di storytelling e di vendite.

Innovazione e scuola

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2014

di Ester Draghi

Progettare libri scolastici in formato e-book non è una sfida semplice per l’editoria scolastica. Le pubblicazioni digitali esistenti oggi troppo spesso sono ancorate a dei modelli di consultazione vincolati alle edizioni cartacee che mal si prestano a una trasposizione letterale su computer e su dispositivi mobile. Il progetto iSLe (www.progettoisle.it) nasce proprio con l’obiettivo di immaginare come tecnologie quali motori inferenziali, strumenti di ontology learning, text mining, annotazione semantica dei contenuti e tecniche di intelligenza artificiale possano essere utilizzate per creare una nuova generazione di liquid book per l’editoria scolastica e professionale. iSLe è un progetto di GruppoMeta in collaborazione con l’Istituto di linguistica computazionale del Cnr di Pisa, 01S, Space e Viditrust finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del Por Creo 2007-2013. Ne abbiamo parlato con Paolo Ongaro Ceo di Meta Srl.

Ragazzi a 360 gradi

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Marzo 2012

di Elisa Molinari

Distribuzione capillare, catalogo differenziato e inizative in libreria. Come cambia il settore ragazzi per un gruppo articolato come Giunti? Ne parliamo con Beatrice Fini, direttore editoriale Giunti.

Catalogare gli e-book

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2011

di Redazione

Si chiama e-kitab (kitab in arabo significa «libro») ed è il catalogo degli e-book in commercio in Italia realizzato da Informazioni Editoriali. Si tratta di un nuovo database specifico per i libri elettronici che permette di gestire tutte le informazioni bibliografiche e commerciali peculiari per questa tipologia di prodotto.

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