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Giornale della Libreria

Giornale della Libreria

Il Giornale della libreria è un ecosistema costituito da diversi canali informativi a servizio dei professionisti dell'editoria: una rivista cartacea, ma anche un sito interamente rinnovato di news e approfondimenti, una newsletter settimanale, i report proposti in formato e-book nei Quaderni del Giornale della libreria. Una mappa fatta di carta e di digitale, accessibile anche da device mobili, per orientarsi in un mondo nuovo.

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ISSN versione cartacea: 1124-9137

ISSN versione digitale: 2385-118X

E-mail:


Informazioni varie:

  • Lingua: italiano

Ultime uscite della rivista

Ottobre 2025
Numero: 3
Anno: 2025
Dentro e oltre i confini   Il 2025 ci consegna un quadro difficile per il mercato editoriale italiano. Nei primi sei mesi le vendite sono calate del 5% a valore e del 5,2% a copie: oltre due milioni di libri in meno rispetto all’anno precedente. Un segnale leggermente positivo arriva da luglio, ma il bilancio a sette mesi resta comunque negativo. La domanda è fragile. Il passaggio dalla 18app alle nuove Carte cultura e del merito ha ridotto gli acquisti dei più giovani, i fondi per le biblioteche hanno subito interruzioni, l’inflazione ha inciso sui consumi delle famiglie. È il peggior risultato in Europa e mostra quanto sia esposto il nostro mercato domestico, ancora sorretto da una minoranza di lettori forti. L’internazionalizzazione non è per noi una scelta accessoria, piuttosto una strada obbligata. L’editoria italiana opera in un mercato italofono limitato, e solo l’apertura verso l’estero consente di crescere e di reggere la competizione globale. In questo percorso, la partecipazione come Ospite d’Onore alla Buchmesse di Francoforte, un anno fa, ha rappresentato una pietra angolare: simbolicamente, perché ha mostrato al mondo un’Italia del libro moderna e vitale; e concretamente, perché ha dato visibilità e spinta al lavoro di lungo periodo degli editori, delle istituzioni, di AIE. Non è un caso che nel 2024 siano stati ceduti all’estero i diritti di oltre 8.500 opere, l’8% in più rispetto all’anno precedente, e che siano cresciute lingue di traduzione e mercati di destinazione. Francoforte non è stato un episodio isolato, ma parte di una strategia ventennale che ci ha visti, solo tra 2024 e 2025, Ospiti d’Onore anche a Tunisi, Varsavia, Taipei, Salonicco e Lima. A queste presenze si sono aggiunti gli stand collettivi a Pechino, Londra e Guadalajara – dove torneremo Ospiti d’Onore nel 2026 – e il consueto fellowship program di Più libri più liberi. È un percorso che ha ampliato i mercati, rafforzato relazioni, moltiplicato le occasioni di confronto internazionale. Anche questo numero del Giornale della Libreria riflette la necessità di guardare dentro e fuori. Lo fa con i dati sul mercato nazionale, indispensabili per misurare le difficoltà e programmare gli interventi, ma anche con le quattro pagine centrali in inglese, pensate per presentare l’editoria italiana a chi ci incontra nelle fiere internazionali. E lo fa con i suggerimenti del team della Buchmesse, che guidano editori e lettori fra gli appuntamenti principali di un evento immancabile che è al tempo stesso vetrina e laboratorio. Accanto a queste analisi, proponiamo contributi che esplorano le forme più peculiari, e globali, assunte della narrativa contemporanea. E uno sguardo a BookCity Milano, che inaugura una nuova fase con la nascita della Fondazione guidata da Luca Formenton, anche per rilanciare la propria vocazione internazionale. Sono tasselli diversi ma uniti dalla stessa consapevolezza: la nostra editoria deve confrontarsi con un mondo sempre più integrato e competitivo, e la dimensione internazionale non è alternativa a quella nazionale, ma la condizione stessa per rafforzarla. Il compito del Giornale della Libreria è accompagnare questo percorso, documentando contraddizioni e possibilità. Un anno dopo Francoforte, la sfida che abbiamo davanti è chiara: consolidare l’apertura ai mercati esteri e, nello stesso tempo, rinforzare la base della lettura in Italia. Solo tenendo insieme queste due dimensioni l’editoria italiana potrà continuare a crescere e a raccontare, con credibilità e autorevolezza, il nostro Paese dentro e oltre i suoi confini.   Innocenzo Cipolletta Direttore responsabile del Giornale della Libreria

Maggio 2025
Numero: 2
Anno: 2025
Primavere della lettura   «Le parole, così piccole, leggere, preziose, precise, hanno una grande forza trasformativa» racconta Annalena Benini nell’intervista che apre questo numero, dedicata al suo secondo Salone internazionale del libro di Torino da direttrice. E lo stesso i libri: sempre Benini li definisce una «chiave d’ingresso per tutti gli altri mondi» sottolineando come, sin da bambina, leggere le abbia insegnato la possibilità e la liceità di scegliere. I libri sono anche le pietre angolari di quella rete di presidi culturali che è «fondamentale per la “rigenerazione demografica” del Sud», osserva Stefano Consiglio, presidente di Fondazione con il Sud, nell’articolo che conclude questo numero. «Per arginare il fenomeno dello spopolamento e dell’invecchiamento – continua Consiglio – è fondamentale garantire sopravvivenza ai luoghi di aggregazione positivi […]. Non servono solo servizi di mobilità, assistenza sanitaria, scuole: sono necessari i presidi culturali. Il libro e tutta la filiera devono sentirsi in qualche modo parte, responsabili, in questo progetto di rigenerazione demografica». Le parole di Stefano Consiglio vanno contestualizzate nel percorso che abbiamo intrapreso, lo scorso 21 marzo a Napoli, con l’incontro Per una primavera della lettura al Sud. Dialoghi e progetti per far crescere il Paese, primo di una serie di convegni organizzati dall'Associazione Italiana Editori sulla disparità d’infrastrutture e consumi culturali tra il Nord e il Sud del Paese. Tra queste pagine, ai numeri e alle riflessioni che hanno dato sostanza e avvio a questo primo atto partenopeo, dedichiamo ampio spazio. Anche e soprattutto nell’ottica di discutere, potenziare, creare strategie di futuro che tra i libri, le persone, gli editori, le istituzioni e le realtà attive sul territorio sappiano fare squadra. «Servono alleanze su impegni concreti tra pubblico e privato – sottolinea Florindo Rubbettino, delegato per il Sud di AIE – e nel pubblico tra ministeri, regioni e comuni; nel privato tra imprese e no profit».  Quello della lettura, d’altronde, non è un tema meridionale, ma un punto irrinunciabile nell’agenda dell’intero Paese, che cresce solo se è capace di valorizzare appieno il suo intero capitale umano. Tra il solstizio che abbiamo celebrato a Napoli e la primavera piena di questi giorni torinesi, passa il filo rosso della nostra produzione editoriale, rappresentata ed esplorata, sempre in queste pagine, attraverso la lente delle classifiche dei libri più venduti del Giornale della Libreria, su dati NielsenIQ-GfK. Classifiche che ci consentono, ad esempio, di vedere come si è evoluta la letteratura di genere negli ultimi cinque anni, riportando la nostra attenzione su uno slittamento dal «giallo» al «rosa» che è molto più che cromatico. E ci parla di storie, pubblici, segmenti anagrafici e luoghi di socializzazione del libro totalmente mutati: scenari mobili di cui – come editori, come operatori culturali – dobbiamo avere contezza piena. Avremo modo di parlarne anche dal vivo, qui al Salone del libro di Torino, venerdì 16 maggio alle 15 in Sala Indaco (Oval), all’incontro organizzato dal Giornale della Libreria dal titolo La chimica del romance. Scrivere, pubblicare, fare comunità. Vi aspettiamo.



 

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