Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Giornale della Libreria

Giornale della Libreria

Il Giornale della libreria è un ecosistema costituito da diversi canali informativi a servizio dei professionisti dell'editoria: una rivista cartacea, ma anche un sito interamente rinnovato di news e approfondimenti, una newsletter settimanale, i report proposti in formato e-book nei Quaderni del Giornale della libreria. Una mappa fatta di carta e di digitale, accessibile anche da device mobili, per orientarsi in un mondo nuovo.

Sono due le formule di abbonamento che proponiamo ai nostri lettori: per avere maggiori informazioni leggi le nostre condizioni di abbonamento.


ISSN versione cartacea: 1124-9137

ISSN versione digitale: 2385-118X

E-mail:


Informazioni varie:

  • Anno riferimento: 2016
  • Lingua: italiano

Ultime uscite della rivista

Maggio 2023
Numero: 2
Anno: 2023
Trentacinque primavere«Sarà l’edizione più grande di sempre», lo annunciava più di un mese fa in conferenza stampa il direttore uscente Nicola Lagioia, che dal 2024 passerà il testimone ad Annalena Benini. E finalmente eccoci: il Salone internazionale del libro di Torino apre le porte per la trentacinquesima volta, da giovedì 18 a lunedì 22 maggio a Lingotto Fiere. «Attraverso lo specchio» è il tema di quest’edizione e del suo manifesto, illustrato da Elisa Talentino, che capeggia sulla cover del Giornale della Libreria, per il secondo anno partner culturale della manifestazione. Un omaggio all'universo dell'autore britannico Lewis Carroll e un inno all'immaginazione che spinge l'essere umano a saltare dentro nuovi mondi, con la testa tra le pagine, oltre la banalità, la quotidianità e la realtà stessa. Il Giornale della Libreria sarà a Torino in questi giorni con il suo sito web e i suoi canali social, per raccontare quest’edizione soprattutto nel suo versante professionale, che vede AIE contribuire al palinsesto del Salone con sei incontri: dai dati di mercato al segmento fumetti, dall’accessibilità alla sostenibilità. Fare sistema tra i tanti modi e i tanti luoghi in cui si racconta il libro e si riunisce la sua filiera, d’altronde, è per l’Associazione Italiana Editori una priorità. Lo abbiamo fatto recentemente al Festival du Livre de Paris 2023, dove l’Italia è stata Paese Ospite d’Onore; lo faremo, sempre nella stessa veste, alla Frankfurter Buchmesse 2024, portando l’eccellenza non solo dell’editoria, ma delle arti e della creatività «made in Italy». Lo facciamo, nel quotidiano del nostro lavoro, attraverso le tante collettive organizzate per favorire la presenza di editori di ogni dimensione nelle più prestigiose manifestazioni al mondo dedicate ai libri. O ancora offrendo la nostra competenza e la nostra conoscenza del mondo del libro nei palinsesti professionali dei principali saloni, fiere e festival nazionali: dalla Scuola Mauri per librai alla Bologna Children's Book Fair, da BooCity Milano a Più libri più liberi, passando, naturalmente, per il Salone del libro di Torino. Il numero del Giornale della Libreria che avete tra le mani si apre con una riflessione, con Piero Crocenzi, sulle prime trentacinque primavere del Salone: una ricetta di resilienza e assieme un invito a superarsi sempre, anche quando si è già fatto bene, per non perdere la possibilità di fare meglio. Proseguendo nella lettura, dopo un affresco ragionato del mercato nel 2022 e un’anticipazione sui primi mesi del 2023 a cura dell’Ufficio studi AIE, l’indagine si sposta su due segmenti particolarmente vivaci della nostra produzione: quello del fumetto (che è un linguaggio e non un genere!) e quello del romanzo d’amore, che si fa «new romance» nelle derivazioni più attuali, tra pseudonimi, viralità social e bisogno di rappresentazione. Nel parlare, invece, di editoria per bambini e ragazzi, ci chiederemo con Nicoletta Gramantieri quanto la smania degli adulti di voler «insegnare qualcosa» attraverso i libri influisca (negativamente) sullo sviluppo autonomo del «piacere di leggere» nei più piccoli. In conclusione, con Julien Palier, giornalista e imprenditore nel settore dell’hi tech, parleremo di intelligenza artificiale. E del perché non dovremmo chiamarla «intelligenza artificiale». Buona lettura!

Dicembre 2022
Numero: 4
Anno: 2022
L’apertura internazionale di una fiera nazionale   Oggi la quota di mercato degli editori che totalizzano fino a 15 milioni di venduto è pari a circa il 40%. Allo stesso tempo, sotto l’ombrello dei piccoli e medi editori convivono realtà molto differenti che richiedono uno sforzo ulteriore di comprensione. Piccoli anzi di più: micro. Oppure, al contrario, medi, dotati di strutture capaci di reggere l’urto di un mercato con marginalità molto basse. Concentrati sulla narrativa in alcuni casi, forse i più noti al pubblico generalista, ma più spesso a caccia di nicchie o segmenti di mercato meno battuti dai grandi gruppi. Comunque, sempre affacciati sul digitale come opportunità da una parte, sfida che richiede investimenti non facili da mettere in campo dall’altra. E sempre più capaci d’interessare, con le loro narrazioni, le altre industrie dei media: quella audiovisiva in testa, con le diverse piattaforme di produzione e distribuzione di film e serie tv. Nella sua eterogeneità, la piccola e media editoria non è forse mai stata così forte sul mercato italiano come in questi anni. Più libri più liberi, la fiera che da più di vent’anni la ospita e al rappresenta, si è evoluta con lei. Crescendo dimensionalmente, ramificando il suo programma e le connessioni con gli attigui mondi della cultura, dell’informazione e dell’intrattenimento, alimentando il dibattito e il confronto sociale e confermandosi di anno in anno come luogo d’incontro, di confronto e di aggiornamento professionale per gli editori e la filiera del libro. Quest’anno la fiera fa un passo ulteriore, seguendo una direttrice di sviluppo che pure da diversi anni ha iniziato ad esplorare: quella internazionale. Così Più libri più liberi 2022 diviene il punto d’incontro tra l’editoria italiana e due tra le principali editorie europee, rappresentate a Roma da Juergen Boos, presidente e CEO della Fiera del Libro di Francoforte, e da Jean-Baptiste Passè, direttore del Festival del libro di Parigi. Ma è anche il luogo dove Ricardo Franco Levi – nei panni di Commissario straordinario del governo – è impegnato a illustrare agli editori il progetto Francoforte 24 e la sua operatività, insieme alle istituzioni italiane che lo sostengono, e la proiezione internazionale che la partecipazione in veste di Paese Ospite d’onore alla Buchmesse darà alla cultura italiana in Europa e nel mondo. Senza dimenticare i quarantacinque operatori stranieri che incontreranno gli editori espositori negli appuntamenti one-to-one di un Rights Centre mai così grande, per la prima volta su due piani. O il bookblogger tedesco, che visiterà Più libri più liberi per raccontarla sui canali social ai suoi connazionali: editori, lettori, traduttori, scrittori. O ancora i tanti ospiti internazionali che, come d’abitudine, calcano le scene della Nuvola: da Paul B. Preciado ad Azar Nafisi, passando per l’anteprima affidata a David Quamman. Più libri più liberi è sempre più internazionale perché l’editoria italiana è sempre più internazionale. Lo è, tradizionalmente, nella sua capacità di fare scouting tra «i libri degli altri», da riproporre in traduzione al proprio pubblico: grande abilità della media e piccola editoria. Lo è, sempre più, nel sapersi proporre attraverso le proprie storie al pubblico internazionale. Dopo il rallentamento forzato degli ultimi due anni sembra oggi particolarmente evidente.  E la singolare apertura al mondo della ventunesima edizione della Fiera della piccola e media editoria di Roma lo conferma senza equivoco.



 

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.