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Giugno 2015

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Giugno 2015
Fascicolo digitale

La rivista

Classifiche
Abstract
Nelle classifiche di questo mese accanto alle tante novità uscite in aprile – dal nuovo di Carlotto allo zibaldone di Sellerio, fino all’ultimo capitolo della saga di Percy Jackson – spiccano alcuni titoli di varia che, un po’ a sorpresa, accendono i riflettori sullo scaffale del self help. Il primo è Il magico potere del riordino. Il metodo giapponese che trasforma i vostri spazi e la vostra vita di Marie Kondo (Vallardi) che dallo scorso ottobre ha macinato posizioni sia nella classifica generale (dove ora è al quarto posto) sia in quella di varia (dove è primo) arrivando a vendere più di 2 milioni di copie in tutto il mondo e più di 150 mila solo in Italia. Più che un metodo, quello proposto dalla giapponese è una vera e propria fede, tanto che Kondo gira il mondo tenendo corsi per disordinati cronici e per uomini d’affari, mentre su Twitter e Instagram cresce la schiera di adepti che pubblicano foto delle proprie calze riposte sullo scaffale come Marie Kondo comanda. Un successo sancito anche dal «Time» che l’ha recentemente inserita fra le cento personalità più influenti del 2015 insieme ad altri quattro scrittori: Thomas Piketty, Malala Yousafzai, Chimamanda Ngozi Adichie e Haruki Murakami. Dal riordino compulsivo dell’armadio alla regolarità delle funzioni corporali il passo è breve, almeno nella classifica di Informazioni editoriali che in aprile registra in 14esima posizione (ma sicuramente è destinato a crescere) L’intestino felice. I segreti dell’organo meno conosciuto del nostro corpo, della giovane Giulia Enders (Sonzogno). Si tratta, anche qui, di un caso editoriale che in Germania, con oltre un milione di copie vendute in pochissimo tempo, si è piazzato stabilmente ai piani alti delle classifiche. Tradotto in 30 lingue, l’opera è una simpatica, ma anche seria, analisi di quanto l’ultimo tratto del nostro apparato digerente sia fondamentale per il benessere del corpo.
La versione di Marta Baroni: l'Italia dei festival
Abstract
Marta Baroni propone una simpatica carrellata dei visitatori più comuni in cui ci si può imbattere visitando festival letterari e fiere del libro: dai fan di Zerocalcare ai compratori compulsivi.
I numeri della produzione
Abstract
L’andamento consolidato della produzione libraria a marzo 2015 conferma la flessione della produzione rispetto all’analogo periodo del 2014: -3,4%. I prezzi risultano invece in leggera crescita, pari a +0,4%. Sul versante degli e-book i numeri sono radicalmente opposti: +66,5%. Da 7.427 titoli a 12.366.
Geopolitica dell'export
di intervista a Fabio Del Giudice
 
Abstract
Uno degli strumenti principali per favorire la diffusione della nostra editoria fuori dai confini nazionali è rappresentato dagli incentivi alle traduzioni, una prassi largamente diffusa nelle principali editorie mondiali che, coprendo in tutto o in parte uno dei maggiori costi editoriali per l’edizione di testi di autori stranieri, aiuta gli editori esteri che ne fanno richiesta con la traduzione. I dati diffusi dal Ministero degli Affari esteri per l’ultimo biennio consentono di tracciare una mappa geo-editoriale dei Paesi da cui provengono le richieste e verso i quali sono stati destinati i contributi.
Ibf: il rights center del Salone di Torino
Abstract
Lunedì 18 maggio ha chiuso i battenti la XXVIII edizione del Salone internazionale del libro di Torino con risultati molto positivi, anche confrontati con il 2014. All’interno della kermesse sta assumendo sempre maggiore importanza l’International book forum (Ibf), ovvero il rights center della Fiera, creato per favorire gli incontri mirati tra gli editori italiani e stranieri, gli agenti letterari e i produttori cinematografici e televisivi, provenienti da tutto il mondo. Gli editori italiani presenti al Salone hanno così la possibilità di accedere gratuitamente all’area e di creare una propria agenda di appuntamenti attraverso il profilo on line presente sul sito. L’ibf si inserisce in un progetto integrato più ampio dedicato all’internazionalizzazione della filiera dell’editoria, della grafica e della cartotecnica realizzato da Ceipiemonte (Centro estero per l’internazionalizzazione). Nel 2015, inoltre, è stato confermato il supporto e la collaborazione anche da parte di Ice, l’agenzia governativa finalizzata alla promozione all’estero e all’internazionalizzazione delle imprese italiane. Abbiamo chiesto a Emanuela Riccio, event manager dell’International book forum, di avere un quadro generale su questa attività sempre più fondamentale della manifestazione torinese.
Il Brasile non fa più boom
Abstract
Negli ultimi anni, i professionisti del settore editoriale, presenti alle fiere internazionali di settore, hanno esaltato il boom del mercato editoriale in Brasile. Il Paese sudamericano è stato infatti invitato come ospite d’onore alle più importanti fiere internazionali, tra cui quelle di Francoforte, Bologna, Göteborg e Parigi. Storie riguardanti incredibili offerte a sei cifre negoziate in tempi rapidissimi e di dati di vendita dell’ordine delle centinaia di migliaia o addirittura milioni di copie hanno tenuto banco nei bar e negli uffici, da New York a Oslo. Malauguratamente, però, sembra che alla London Book Fair di quest’anno siano stati i risultati dei Paesi sudamericani di lingua spagnola a suscitare scalpore tra agenti e editori, non quelli del Brasile.
Primi segnali dal 2015
Abstract
Come si è chiuso il 2014 per il mondo del libro lo sappiamo: -3,8% a valore (1,191 miliardi di euro nei canali trade) e -6,6% a volume (92,798 milioni di copie vendute). Si stima, inoltre, che gli e-book abbiano raggiunto circa 40 milioni di euro a valore (il 3,3% delle vendite trade), un po’ sotto rispetto alle attese (ma ricordiamoci che d’altra parte i «lettori forti» sono il 4,4% della popolazione con più di sei anni d’età pari a 3,4 milioni di persone, di cui il 29,7% sono over 55). I dati di chiusura dello scorso anno lasciavano già intravedere una prima fase di rallentamento nel restringimento del mercato che aveva contraddistinto il 2011 e gli anni successivi (da -1,1% del 2011 a -8,1% del 2012 a -6,0% del 2013 a -3,8% del 2014). Per accorgersene basta provare a fare un calcolo, forse poco ortodosso, ma comunque efficace: aggiungendo le vendite del nascente mercato e-book a quelle dei canali fisici, si nota come il calo del 2014 si riduceva a un -2,9%.
Alla ricerca di Oceani blu
Abstract
In un mare pieno di pesci, nessuno può crescere se non a danno dell’altro. Cosa fare quando il mercato di riferimento è troppo affollato? Secondo W. Chan Kim e Renée Mauborgne, autori di un testo classico del marketing Strategia oceano blu. Vincere senza competer, l’unica cosa che ha senso fare è cercare un mercato inesplorato, un nuovo oceano, blu appunto, dove la competizione si riduce a qualcosa di irrilevante in quanto la nostra azienda è l’unica a offrire un determinato prodotto o servizio. Giocare sulla diversificazione per cercare nuovi orizzonti e ridurre la pressione di una competizione che non porta veri margini a nessuno è proprio la strategia che le aziende del comparto grafico stanno cercando di portare avanti grazie a una profonda riflessione sui temi dell’innovazione promossa dall’omonimo gruppo di Assografici. Ne abbiamo parlato con Carlo Emanuele Bona, vicepresidente di Assografici con delega al tema dell’innovazione.
Pronti per Editech?
Abstract
Nel 2014, secondo i dati Nielsen presentati al Salone, le vendite di libri on line hanno quasi raggiunto quelle della Gdo. Gli e-book non sono più un fenomeno separato ma fanno parte integrante del mercato e delle politiche editoriali delle case editrici. Il mercato dei libri per bambini è quello in maggiore crescita. Sempre più persone, ma soprattutto i millennials, che comprendono anche una vasta fascia di genitori, usano i social e i servizi on line per informarsi, scambiare informazioni e pareri e per acquistare prodotti culturali. L’edizione 2015 di Editech, dal titolo «Digital Marketing Day», si concentrerà quindi sulle nuove possibilità offerte dalle tecnologie per la promozione, la distribuzione e la vendita sia dei prodotti editoriali digitali sia di quelli cartacei, per poter permettere alle persone che in casa editrice operano nell’ambito della comunicazione e del marketing, nel commerciale, nell’ufficio stampa, ma anche ai librai e promotori, di comprendere meglio come sta cambiando il mercato.
C’erano una volta i collaterali...
Abstract
C’era una volta… Potrebbe cominciare così un articolo dedicato ai collaterali, ovvero quei prodotti editoriali – che sono stati poi affiancati da Cd e Dvd – che nei primi anni del decennio scorso apparvero a molti come la strada maestra per contenere il calo delle vendite di quotidiani e periodici, l’emorragia di lettori e la concorrenza nella raccolta pubblicitaria da parte delle televisioni. «Prima comunicazione» li indicò allora come la «terza gamba» della stampa giornalistica: accanto alle vendite in edicola o in abbonamento e alla pubblicità. Gli stessi bilanci degli editori di libri enfatizzavano in quegli anni il contributo che la vendita di diritti – di narrativa prima, e di reference poi – o la fornitura di servizi di packaging editoriale portavano ai bilanci delle loro aziende.
L’Italia criminale che piace ai giallisti
Abstract
Se è vero che in Italia un italiano su due ha un libro nel cassetto, è molto probabile che il libro in questione sia un giallo. Un tempo considerata una letteratura di «serie b», oggi gialli, noir e thriller (perché le differenze, anche se sottili, ci sono!) rappresentano circa il 3% dei libri pubblicati in Italia nell’ultimo anno. In prevalenza si tratta di gialli e noir (in totale nel 2014 parliamo di 1.127 titoli) ma anche il genere thriller-suspence se la cava con gli oltre 760 titoli che sono finiti sugli scaffali delle librerie l’anno scorso.
L’ecosistema Tolino e la sfida delle librerie
Abstract
Tutto nasce a Darmstadt, in Germania, nel campus Ricerca e sviluppo di Deutsche Telekom. È qui, infatti, la sede della grande azienda di telecomunicazioni in cui vengono concepiti i prodotti non strettamente legati alla telefonia, tra cui l’e-reader Tolino, uno dei pochi dispositivi in grado di competere con il Kindle di Amazon e commercializzato in Italia da Ibs. Tolino è stato lanciato in Germania l’8 marzo 2013, frutto dell’alleanza tra quattro dei principali player del mercato librario tedesco(Thalia, Weltbild, Hugendubel e Club Bertelsmann) e appunto Deutsche Telekom. Questa alleanza ha consentito alle librerie e agli editori di partecipare a un investimento che sarebbe stato impossibile da affrontare singolarmente, permettendo loro di focalizzare il lavoro sulla vendita e ed esternalizzando a Deutsche Telekom solo la gestione della componente tecnologica. Tolino si propone come un ecosistema, un insieme di funzionalità, dispositivi e servizi connessi tra loro e destinati a soddisfare le diverse esigenze della lettura.
Il cantone delle librerie
Abstract
Pur contando solo 300 mila abitanti – praticamente la metà di una piccola provincia italiana come Como – il Canton Ticino conta più di 20 librerie distribuite per lo più tra Mendrisio, Lugano, Bellinzona e Locarno. L’assortimento di questi centri è vario e composito, dai libri pubblicati in Svizzera, in lingua italiana, francese o tedesca, a quelli editi in Italia o provenienti da altri Paesi, specchio di un Paese suddiviso in ben 26 cantoni per 8 milioni di abitanti, crogiuolo di immigrazione italiana (16%), tedesca (15%), portoghese (13%), francese (5,6%), serba e turca.
Oltre la siepe: essere librai nel Profondo Sud
Abstract
«Il Giornale della libreria», questo mese, si immerge nell’atmosfera calda e umida del Sud degli Stati Uniti: la terra del blues, del jazz, ma anche di alcune delle librerie indipendenti più antiche e ammirate del Paese. Abbiamo infatti chiacchierato con due tra gli imprenditori più apprezzati del settore: Emöke B’Racz, fondatrice di Malaprop’s ad Ashville, nella Carolina del Nord, e Richard Howorth, fondatore di Square Books a Oxford. Entrambe le librerie sono state nominate Bookstore of the Year dal magazine on line «Publishers Weekly», rispettivamente nell’anno 2000 e nel 2013.
Parascolastica: la parola agli insegnanti
Abstract
Dizionari, libri per le vacanze, eserciziari, ma non solo: la parascolastica è un settore particolarmente vario in cui rientrano strumenti anche molto diversi tra di loro. Con l’introduzione delle prove Invalsi per la valutazione del livello di apprendimento degli studenti, inoltre, sono nate nuove esigenze didattiche a cui gli operatori della formazione hanno dovuto dare una risposta. Abbiamo così chiesto a tre docenti, attivi in differenti realtà educative, di mettere in luce la loro considerazione sugli strumenti che costituiscono questo segmento di mercato e le esperienze che derivano dall’utilizzo di tali prodotti.
Parascolastica: la parola agli editori
Abstract
Dopo aver ascoltato il punto di vista degli insegnanti, abbiamo chiesto ad alcuni editori attivi nel settore di fare con noi il punto sulla situazione e sull’andamento dei principali prodotti parascolastici. Abbiamo quindi intervistato tre importanti protagonisti del settore – De Agostini Scuola, Mondadori Education e Il Capitello – che ci hanno fornito un quadro approfondito delle peculiarità e delle condizioni di mercato di questo particolare segmento dell’editoria scolastica raccontandoci le criticità e le previsioni per gli sviluppi futuri di questi prodotti editoriali.
W il bigino... nonostante il Web
Abstract
L’anno scolastico sta per volgere al termine e migliaia di studenti si preparano ad affrontare esami di stato e interrogazioni utili a difendere o a salvare la media. Un periodo certamente faticoso, ma di ampio respiro per i librai che hanno deciso di investire nel settore della scolastica e della parascolastica, con sensibili benefici in termini di fatturato. Librai che non leggono una minaccia nel proliferare di applicazioni e siti Internet dedicati, che entrano solo parzialmente in concorrenza con il segmento editoriale da loro trattato. In un orizzonte digitale in cui le fonti non sono sempre rintracciabili o verificabili, ciò che offre la rete oggi è un mondo ricco di informazioni all’interno del quale orientarsi può risultare particolarmente difficile. Anche in ragione di ciò, nell’ambito degli strumenti di supporto allo studio, il cartaceo sembra mantenere una posizione di preminenza, sostenuta da un’ampia offerta editoriale che spazia dal sunto al formulario, passando per i testi di preparazione alle prove Invalsi e alla maturità. Come ottimizzare la gestione della parascolastica in libreria? A parlarcene è Gianpiero Cillario, titolare con la moglie Paola della Libreria Essai di Torino, che a partire dalla sua esperienza ci propone cinque buoni suggerimenti.
Un aiuto per lo studio
di Lorenza Biava e Antonio Lolli
 
Abstract
Si fa presto a dire parascolastica, ma dietro a questa etichetta – come abbiamo visto – trova spazio una grandissima varietà di prodotti: supporti per lo studio individuale, materiali consigliati dagli insegnanti, dizionari, eserciziari, varie tipologie di strumenti per la didattica delle lingue, libri per le vacanze e così via, come ci raccontano, nelle pagine che seguono, alcune delle principali realtà editoriali attive in questo campo. Molti prodotti, anche per venire incontro alle esigenze della scuola, hanno iniziato ad affiancare alla carta piattaforme e strumenti digitali, ma per tutto ciò che rimane fisico, la libreria si conferma il luogo d’acquisto d’elezione. Qui si compra la maggior parte di ciò che consiglia l’insegnante, anche se i librai non riescono a garantire gli sconti proposti dalla Gdo e dai negozi on line.

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