Dagli anni ‘80 il digitale è il pane quotidiano con cui si confronta l’editoria italiana. Eppure c’è ancora chi, fuori dal settore, misura il digitale solo in termini di numero di e-book pubblicati e relativi fatturati. La presenza sul Web, l’engagement delle community di lettori e la produzione di contenuti digitali richiedono, invece, nuove competenze e capacità che hanno portato linfa nuova nelle redazioni e negli uffici marketing degli editori. Per raccontare questo cambiamento (e l’investimento che ha comportato) abbiamo parlato con i responsabili delle aree digitali del Gruppo editoriale Mauri Spagnol, di De Agostini Libri e di Vita e Pensiero.