Primavere della lettura
«Le parole, così piccole, leggere, preziose, precise, hanno una grande forza trasformativa» racconta Annalena Benini nell’intervista che apre questo numero, dedicata al suo secondo Salone internazionale del libro di Torino da direttrice. E lo stesso i libri: sempre Benini li definisce una «chiave d’ingresso per tutti gli altri mondi» sottolineando come, sin da bambina, leggere le abbia insegnato la possibilità e la liceità di scegliere.
I libri sono anche le pietre angolari di quella rete di presidi culturali che è «fondamentale per la “rigenerazione demografica” del Sud», osserva Stefano Consiglio, presidente di Fondazione con il Sud, nell’articolo che conclude questo numero. «Per arginare il fenomeno dello spopolamento e dell’invecchiamento – continua Consiglio – è fondamentale garantire sopravvivenza ai luoghi di aggregazione positivi […]. Non servono solo servizi di mobilità, assistenza sanitaria, scuole: sono necessari i presidi culturali. Il libro e tutta la filiera devono sentirsi in qualche modo parte, responsabili, in questo progetto di rigenerazione demografica».
Le parole di Stefano Consiglio vanno contestualizzate nel percorso che abbiamo intrapreso, lo scorso 21 marzo a Napoli, con l’incontro Per una primavera della lettura al Sud. Dialoghi e progetti per far crescere il Paese, primo di una serie di convegni organizzati dall'Associazione Italiana Editori sulla disparità d’infrastrutture e consumi culturali tra il Nord e il Sud del Paese. Tra queste pagine, ai numeri e alle riflessioni che hanno dato sostanza e avvio a questo primo atto partenopeo, dedichiamo ampio spazio. Anche e soprattutto nell’ottica di discutere, potenziare, creare strategie di futuro che tra i libri, le persone, gli editori, le istituzioni e le realtà attive sul territorio sappiano fare squadra. «Servono alleanze su impegni concreti tra pubblico e privato – sottolinea Florindo Rubbettino, delegato per il Sud di AIE – e nel pubblico tra ministeri, regioni e comuni; nel privato tra imprese e no profit». Quello della lettura, d’altronde, non è un tema meridionale, ma un punto irrinunciabile nell’agenda dell’intero Paese, che cresce solo se è capace di valorizzare appieno il suo intero capitale umano.
Tra il solstizio che abbiamo celebrato a Napoli e la primavera piena di questi giorni torinesi, passa il filo rosso della nostra produzione editoriale, rappresentata ed esplorata, sempre in queste pagine, attraverso la lente delle classifiche dei libri più venduti del Giornale della Libreria, su dati NielsenIQ-GfK. Classifiche che ci consentono, ad esempio, di vedere come si è evoluta la letteratura di genere negli ultimi cinque anni, riportando la nostra attenzione su uno slittamento dal «giallo» al «rosa» che è molto più che cromatico. E ci parla di storie, pubblici, segmenti anagrafici e luoghi di socializzazione del libro totalmente mutati: scenari mobili di cui – come editori, come operatori culturali – dobbiamo avere contezza piena.
Avremo modo di parlarne anche dal vivo, qui al Salone del libro di Torino, venerdì 16 maggio alle 15 in Sala Indaco (Oval), all’incontro organizzato dal Giornale della Libreria dal titolo La chimica del romance. Scrivere, pubblicare, fare comunità. Vi aspettiamo.