Lunedì 18 maggio ha chiuso i battenti la XXVIII edizione del Salone internazionale del libro di Torino con risultati molto positivi, anche confrontati con il 2014. All’interno della kermesse sta assumendo sempre maggiore importanza l’International book forum (Ibf), ovvero il rights center della Fiera, creato per favorire gli incontri mirati tra gli editori italiani e stranieri, gli agenti letterari e i produttori cinematografici e televisivi, provenienti da tutto il mondo.
Gli editori italiani presenti al Salone hanno così la possibilità di accedere gratuitamente all’area e di creare una propria agenda di appuntamenti attraverso il profilo on line presente sul sito. L’ibf si inserisce in un progetto integrato più ampio dedicato all’internazionalizzazione della filiera dell’editoria, della grafica e della cartotecnica realizzato da Ceipiemonte (Centro estero per l’internazionalizzazione). Nel 2015, inoltre, è stato confermato il supporto e la collaborazione anche da parte di Ice, l’agenzia governativa finalizzata alla promozione all’estero e all’internazionalizzazione delle imprese italiane.
Abbiamo chiesto a Emanuela Riccio, event manager dell’International book forum, di avere un quadro generale su questa attività sempre più fondamentale della manifestazione torinese.