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Formazione

Funky editoria

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2015

di Elisa Molinari

La prima giornata del Digital Marketing Day di Editech (Fiesole, 17-18 settembre 2015) si è conclusa con un intervento di Paolo Iabichino dal titolo «Il destino del marketing (o il marketing del destino)». Di professione Chief Creative Officer del gruppo Ogilvy&Mather Italia, Paolo Iabichino ha inventato e declinato il concetto di Invertising per interagire con un messaggio pubblicitario rinnovato. La sua ultima pubblicazione, Existential Marketing – I consumatori comprano, gli individui scelgono, pubblicato da Hoepli, è un saggio dedicato alle nuove matrici narrative delle marche che non possono restare impassibili di fronte alle istanze sociali, culturali ed economiche di uno scenario sempre più confuso. Durante il suo keynote speech si è divertito a consigliare ai partecipanti numerosi libri da leggere: The nudge. La spinta gentile. La nuova strategia per migliorare le nostre decisioni sul denaro, salute, felicità e il Cluetrain manifesto, giusto per citarne un paio.

Mettere le ruote alla valigia

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2015

di Giovanni Peresson

Martedì 26 gennaio 2016, a Venezia, all’Isola di San Giorgio, si inaugurerà la 33esima edizione della Scuola per librai Umberto ed Elisabetta Mauri. Seminario che vedrà la partecipazione di oltre trenta tra docenti e «testimonial» italiani e stranieri che interverranno attorno ai due poli su cui si reggerà la capacità della libreria di continuare ad affrontare i cambiamenti e le trasformazioni del mercato: l’«eccellenza» (nella gestione, nella valorizzazione del personale, nella profondità dell’assortimento) e l’«innovazione» (e quindi le tecnologie nelle varie declinazioni ma anche il layout e l’arredo). I cambiamenti li sta affrontando anche la Scuola, come ci ricorda Achille Mauri: «Già il 2015 è stato un anno di cambiamenti ed è stato anche la conferma della validità della formula di Venezia, portata dalla settimana ai tre giorni e mezzo. Gli allievi arrivano oggi con più competenze ed esperienze ed è quindi inutile far perdere loro tempo su concetti che ormai le 1.555 librerie che ci hanno seguito in questi anni conoscono. Si è creata la Fondazione Mauri per dare una veste distinta alla formazione dalle altre attività del gruppo. Venezia è diventata sempre più un’occasione di incontri internazionali e di tutta l’editoria italiana per parlare dei temi del momento. I corsi monografici con il 2016 abbiamo iniziato a intensificarli e a comunicarli meglio rispetto al passato. Li abbiamo trasferiti al Laboratorio Formentini – nel centro di Brera – grazie ad un accordo con il Comune di Milano e la Fondazione Mondadori. Questi sono solo gli aspetti formali del cambiamento che stiamo portando avanti: un cambiamento che sta iniziando a identificare anche le nuove vie da intraprendere».

Parascolastica: la parola agli editori

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di Marco Pondrelli

Dopo aver ascoltato il punto di vista degli insegnanti, abbiamo chiesto ad alcuni editori attivi nel settore di fare con noi il punto sulla situazione e sull’andamento dei principali prodotti parascolastici. Abbiamo quindi intervistato tre importanti protagonisti del settore – De Agostini Scuola, Mondadori Education e Il Capitello – che ci hanno fornito un quadro approfondito delle peculiarità e delle condizioni di mercato di questo particolare segmento dell’editoria scolastica raccontandoci le criticità e le previsioni per gli sviluppi futuri di questi prodotti editoriali.

Parascolastica: la parola agli insegnanti

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di Antonio Lolli

Dizionari, libri per le vacanze, eserciziari, ma non solo: la parascolastica è un settore particolarmente vario in cui rientrano strumenti anche molto diversi tra di loro. Con l’introduzione delle prove Invalsi per la valutazione del livello di apprendimento degli studenti, inoltre, sono nate nuove esigenze didattiche a cui gli operatori della formazione hanno dovuto dare una risposta. Abbiamo così chiesto a tre docenti, attivi in differenti realtà educative, di mettere in luce la loro considerazione sugli strumenti che costituiscono questo segmento di mercato e le esperienze che derivano dall’utilizzo di tali prodotti.

Esiste la libreria ideale?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Aprile 2015

di Redazione

Cosa ci fa affezionare a una libreria? Per rispondere a questa domanda la Scuola per librai Umberto e Elisabetta Mauri ha commissionato al Dipartimento di economia dell’Università Roma Tre la ricerca L’eccellenza in libreria nella prospettiva dei  consumatori che ha analizzato l’esperienza di consumo offerta da undici librerie di Roma e del Lazio – Altroquando, Fandango Incontro, Feltrinelli con i due punti di vendita Largo Argentina e Via Appia, IBS, Libreria internazionale il Mare, Nuova Europa nel centro commerciale I Granai, libreria Mondadori di Via Piave, Odradek, San Paolo e la libreria Ubik a Monterotondo. I risultati che ripercorriamo qui con Michela Addis, professore associato di Economia e gestione delle imprese e curatrice della ricerca realizzata in concreto da 68 studenti, ci raccontano qualcosa di più sugli attributi della libreria ideale, ma anche sulle motivazioni che spingono un cliente ad acquistare, sugli ostacoli che lo trattengono, sui benefici ricercati dall’esperienza in libreria e sulle criticità nei servizi attualmente offerti.

Eccellenza e futuro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2014

di Giovanni Peresson

«L’eccellenza è il futuro della libreria». È questo il titolo scelto per il 32esimo seminario della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri che si svolgerà a Venezia all’Isola di San Giorgio dal 27 al 30 gennaio 2015. «Eccellenza » (nell’assortimento, nel servizio al cliente, nell’uso degli strumenti e delle opportunità che offre Internet) e «futuro» sono le due parole chiave perchè, come ci dice Achille Mauri in questa intervista: «Dovessi dire oggi come si fa ad andare avanti, a cambiare la professione, direi che sarebbe necessario ricominciare da capo a fare il libraio. Molti degli elementi che erano importanti per me quando, all’inizio della mia carriera, lavoravo in libreria sono tornati a guadagnare valore, come quelle domande le cui risposte servono per andare avanti, cambiare, innovarci: chi sono i miei clienti? Da dove vengono? Cosa leggono? Sento che la libreria si deve costantemente rinnovare, oggi molto più di qualche anno fa. E rinnovare con grande velocità. Puntare su tutti, ma proprio tutti, gli strumenti del commercio. Il libraio non può contare più su un cliente diligente e bisognoso che varca una porta per cercare qualcosa che già sa e conosce. Dobbiamo, come Scuola, saper valorizzare e potenziare tutte le forme di sperimentazione: nella gestione come nel merchandising, nella comunicazione e nell’uso delle nuove tecnologie. È importantissimo per noi poter fornire al libraio gli strumenti per attivarsi in tutte le direzioni possibili – sempre coerenti con il suo modello, la sua idea di libreria e con i metri quadri a sua disposizione.

Ecosistema ePub

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2014

di Cristina Mussinelli

La diffusione dello standard ePub e l’evoluzione in atto mettono a disposizione degli editori un ecosistema aperto e interoperabile, che può diventare una valida alternativa ai vari sistemi chiusi e proprietari attualmente presenti sul mercato. EPub non vuole più dire solo libri di narrativa e saggistica ma, con l’ePub3, anche libri illustrati o con impaginati complessi, come libri scolastici, manuali tecnici o professionali, libri interattivi e multimediali, come quelli per bambini, i manga e i comics o i cataloghi d’arte. Le specifiche tecniche del formato si sono, nell’ultimo anno, arricchite: a giugno è stata pubblicata l’ultima versione dell’ePub3 e all’ePub l’Idpf ha affiancato l’eduPub, un formato le cui caratteristiche sono particolarmente adatte per la realizzazione di prodotti editoriali per il mondo educativo e le cui specifiche sono state pubblicate a maggio grazie alla collaborazione e alla partecipazione ai gruppi di lavoro di alcune delle principali case editrici che operano nel settore educativo, che hanno portato le loro esigenze, al supporto dell’Ims per poter garantire l’interoperabilità del formato con le principali piattaforme di e-learning e con gli standard Lms e Qti.

La lettura è mobile

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2014

di Michela Gualtieri

Secondo recenti dati resi pubblici dalle Nazioni Unite, dei 7 miliardi di persone che attualmente popolano il nostro pianeta, ben sei hanno accesso a un telefono cellulare. Poiché ormai anche il modello più economico include le funzionalità di connessione Internet, gli smartphone possono diventare importanti strumenti per l’abbattimento del digital divide a livello globale, molto più dei pc che dipendono da connessioni a rete fissa, assente in vaste aree del mondo. Per queste ragioni l’Unesco ha identificato nel telefono cellulare il possibile veicolo di alfabetizzazione laddove l’accesso al testo scritto è difficile e dispendioso e, allo scopo di individuare future strategie di diffusione dell’istruzione, ha effettuato un’indagine sulle abitudini di lettura sul cellulare in sette Paesi in via di sviluppo (Etiopia, Ghana, India, Kenya, Nigeria, Pakistan e Zimbabwe), pubblicando i risultati nel rapporto Reading in the mobile era.

Portatrice di futuro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2013

di Redazione

I trent’anni della Scuola per librai Umberto ed Elisabetta Mauri coincidono con la più grande e irreversibile trasformazione che ha investito in questi anni il mondo delle case editrici e della libreria. Ai big player internazionali, si affiancano mutamenti nelle abitudini e nei comportamenti del pubblico. E-book e tablet con i nuovi loro modi di leggere; minori disponibilità di spesa a disposizione delle famiglie; riduzione del credito alle piccole e medie imprese (librerie e piccoli e medi editori); il blocco, psicologico e reale allo stesso tempo, negli acquisti e nei modi di acquistare. E il paesaggio che troveremo all’uscita da questo passaggio, sarà (già lo è) radicalmente diverso da quello di solo uno-due anni fa. Sta cambiando il mondo e con esso il lavoro del libraio, il concetto di libreria stessa. La boa dei trent’anni è un giro che costringe a guardare – in questa intervista con Achille Mauri – a quello che sarà la libreria, la Scuola, la didattica, i librai dei prossimi anni. «Il punto da cui guardare questi cambiamenti non è quello del libro o delle librerie ma è il tempo delle persone. Smartphone, tablet, telefonini, notebook, con i loro più o meno brevi messaggi, portano via agli individui miliardi di pagine di libri. Miliardi di pagine e di storie portate via nel mondo intero, nello stesso momento. Basta salire su un Milano-Roma e si vedono tutte queste persone, con il loro giornale, il libro posato sul tavolinetto, il computer o l’iPad acceso, e il telefonino. Ma sono questi ultimi strumenti che stanno occupando sempre più il nostro tempo. In quel momento si consumano e svaniscono nel mondo 10-20 miliardi di pagine. Pagine di libri che non si leggeranno mai più perché il tempo per leggere è svanito, assorbito in altre letture e in altre relazioni. Questo, ne sono convinto, è il punto da cui osservare i cambiamenti che abbiamo sotto i nostri occhi. Non è la concorrenza del digitale, perché quella per l’editoria – e anche per i librai – sarà una buona cosa. Pensiamo al ruolo che iniziano ad avere i blog letterari, i social network, il passaparola e le comunità di lettori collegate tra loro e con la libreria e l’editore attraverso la rete. Anzi la libreria dovrà fare ancora più uso di questi strumenti di quanto non faccia oggi».

Più libri più idee

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2012

di Paola Sereni

Dopo undici anni di fiera è arrivato il momento per Più libri più liberi di espandersi al di fuori del massiccio Palazzo dei Congressi dell’Eur. Naturale che, data l’attenzione da sempre riservata dalla manifestazione alla formazione in ingresso nel mondo dell’editoria, le prime ad essere coinvolte siano state proprio le università e gli istituti della capitale. Affrontando i «futuri» del libro anche prima della fiera stessa, in un «fuori Fiera» capace di coinvolgere la città e le realtà culturali di Roma, Più libri raccoglie la sfida di avvicinarsi alle fasce più giovani della popolazione di lettori con il duplice obiettivo di promuovere il ruolo della manifestazione e fornire agli studenti gli strumenti per interpretare i grandi cambiamenti in atto nel mondo del libro.

La nuova formazione

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2012

di Sandro Pacioli

Quali sono oggi i fabbisogni formativi in ingresso richiesti dalle case editrici che stanno «virando» una parte crescente della loro produzione di titoli e di offerte di servizi verso il digitale? Per rispondere a questa domanda l’Associazione italiana editori che, da undici anni ormai, organizza con la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e l’Università degli studi di Milano uno dei principali master di editoria del nostro Paese, ha deciso di aggiornare proprio quell’indagine che fu alla base dell’avvio del master stesso. E del suo concept didattico.

Da Aidro a Clearedi

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Febbraio 2012

di Renato Esposito

Nell’anno appena trascorso Aie e Aidro, di comune accordo, hanno avviato una serie di processi che hanno portato, dal mese di gennaio, al definitivo subentro di Aie e Ediser nelle attività che sono state fino ad ora gestite da Aidro: rispettivamente, il controllo e il contrasto della pirateria libraria, sia «tradizionale» sia elettronica, e la gestione collettiva dei diritti d’autore. L’Associazione italiana per i diritti di riproduzione delle opere dell’ingegno, infatti, dopo oltre vent’anni dalla sua costituzione si scioglie: tale decisione è stata assunta con l’intento di ottimizzare i flussi di lavoro e di massimizzare sinergie e rapporti con Aie (come noto, già assai stretti). Mentre le attività di antipirateria sono state incorporate nell’oggetto sociale di Aie, che pertanto già le esercita a favore di tutti quanti i propri associati, le attività di gestione collettiva dei diritti d’autore sono state trasferite a Ediser, la società di servizi interamente partecipata da Aie, che le svolge, a partire dal 1° gennaio, attraverso il marchio Clearedi (Centro licenze e autorizzazioni per le riproduzioni editoriali, www.clearedi.org). Clearedi subentra quindi ad Aidro nella gestione collettiva dei diritti d’autore e ne eredita, in un’ottica di continuità, competenze, esperienze e – per quanto possibile – rapporti. Sia a monte, con gli editori che le hanno conferito (o confermato) il mandato, sia a valle, con gli utilizzatori che hanno bisogno di fotocopiare opere protette.

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