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Libri di Sandro Pacioli

Un po' più che primi passi

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2005

di Sandro Pacioli

Il valore del mercato dell’e-learning nel 2004 viene stimato, in base ai dati dell’Osservatio Anee Assinform, in 365,6 milioni di euro. Un valore in crescita del +43,9% rispetto al 2003. Un’ulteriore crescita del +17,9% è prevista per quest’anno, anche se probabilmente tale valore è soggetto - come tutti i budget fortemente condizionati dal peso che hanno le aziende in questa attività – a revisioni e aggiustamento in corso d’anno.

Preparandosi allo tsunami

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Aprile 2006

di Sandro Pacioli

«Digital generation: giovani e tecnologie» è il titolo della ricerca voluta dall’Aie e dal Gruppo editoria digitale dell’Associazione, che studia da cinque anni – grazie al suo Osservatorio – le dinamiche e i trend della domanda di prodotti editoriali accessibili attraverso le nuove tecnologie della rete prima, della telefonia mobile poi. La ricerca di quest’anno (presentata il 22 marzo scorso), è stata organizzata attraverso tre focus group (il primo su ragazzi con un buon rapporto con le tecnologie di 10-13 anni; il secondo su ragazzi di 14-18enni; l’ultimo, infine,composto di 19-24enni, universitari e non) e un’indagine quantitativa su un campione rappresentativo della popolazione giovanile tra 13 e 24 anni.

Libri di periferia

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2006

di Sandro Pacioli

Scampia: circa 50 mila residenti nella periferia nord di Napoli, tra Secondigliano e l’aeroporto; oltre 50 morti nella guerra di camorra tra il clan Di Lauro e gli «scissionisti»; il più grande mercato europeo della droga. Ma che ha visto nascere il primo Presidio del Libro della Campania.

Scatti di editoria

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2006

di Sandro Pacioli

L’editoria fotografica – nonostante le decine di migliaia di copie mensilmente vendute in edicola dei mensili di fotografia – rappresenta nel nostro Paese una nicchia, all’interno di un’altra nicchia: quella del libro illustrato o del libro d’arte. Non solo il libro fotografico occupa spazi marginali in libreria, ma anche sulle stesse pagine culturali, in quella che viene chiamata la «cronaca culturale». E le mostre e le rassegne sembrano essere seguite da numeri tutto sommato trascurabili di frequentatori e appassionati.

Tanti titoli o poco tempo?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2006

di Sandro Pacioli

Questa la situazione e questa la domanda da cui questo convegno ha preso spunto.

Valorizzare le specializzazioni produttive

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2006

di Sandro Pacioli

Con 907 case editrici «censite» (il 17,2% del totale) il Lazio continua a rappresentare la seconda Regione italiana per numero di imprese dopo la Lombardia (1.218, pari al 23,1%). Nell’arco di nove anni però le case editrici laziali sono passate dal coprire l’11,8% della produzione di titoli nazionali (5.846 nel 1995) al 12,2% (6.612 nel 2004)...

Dove le librerie non ci sono

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2006

di Sandro Pacioli

La disastrosa situazione delle librerie nel Centro-Sud, la presenza di librerie indipendenti con grosse difficoltà o ancora la realtà di numerosi comuni: privi di librerie.

Il non lettore di ieri e di oggi

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2006

di Sandro Pacioli

L'esistenza e la misurazione di relazioni tra crescita della lettura e di "infrastrutture": biblioteche, infrastrutture e festival. Alla ricerca di maggiore efficenza 

Modello da studiare o caso unico?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2006

di Sandro Pacioli

Partendo dal "caso Roma" ci si cheide se questo sia un modello replicabile. E in quale misura? E prima ancora: come conoscere meglio le variabili e i ritorni possibili?

Piccoli e insieme?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2006

di Sandro Pacioli

Per ora nel settore della distribuzione e nella partecipazione fieristica; ma in prospettiva nella gestione di componenti tecnologiche pre-competitive

La capitale decaduta

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2007

di Sandro Pacioli

Una storia dell’editoria italiana che sia anche la sua geografia: anche a proposito della Toscana, questo assunto di Carlo Dionisotti, relativo alla letteratura italiana, si attaglia alla perfezione. Perché se la fotografia odierna dell’editoria e del mercato della lettura in Toscana è quella che riportiamo nella Tabella 1, essa è il risultato di un grande e profondo processo di trasformazione avvenuto tra anni Ottanta e Novanta del secolo scorso. Ed è, in estrema sintesi, la prova della perdita di un ruolo, quello di Firenze come una delle «capitali» (storiche) dell’editoria italiana, pre-unitaria prima, post-unitaria poi.

L'Italia che verrà

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2007

di Sandro Pacioli

Dal 2001 al 2006 l’Aie si era impegnata attraverso l’Osservatorio sui contenuti digitali a comprendere – prima nell’ambito didattico, poi della famiglia, quindi tra gli heavy users di Internet e delle nuove tecnologie (NT), quindi dei giovani (la «digital generation ») – come cambiano i modi di accesso ai «contenuti» digitali. Il passaggio all’attuale versione dell’Osservatorio («GdL», 5, maggio 2007, p. 21, doi: 10.1390gdl0507_scuola_tecnologie ) appare come necessaria conseguenza di quelle precedenti ricerche. Comprendere come si utilizzano le tecnologie per accedere a contenuti editoriali è oggi fondamentale per tutte le aziende che operano nella produzione di musica, libri, cinema. Importante, più che sapere il numero di connessioni Internet a banda larga o dei telefonini in famiglia. Osservare con continuità attraverso un Osservatorio la rapidità dei cambiamenti in una società sempre più «liquida», diventa quindi strategico per le imprese per poter comprendere come contenuti editorialmente qualificati, che sono sempre più il primo anello della catena del valore di altri sistemi industriali e di telecomunicazione, vengono utilizzati dal pubblico, distribuiti, condivisi, mixati.

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