La rivistaA volte ritornano
di Ester Draghi
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Dal 6 al 9 dicembre torna a Roma, per l’undicesimo anno, Più libri più libri. La manifestazione spalancherà ancora una volta le porte del Palazzo dei Congressi dell’Eur a oltre 50 mila visitatori desiderosi di incontrare autori, editori e di scovare piccoli e grandi tesori cartacei.
Una vera e propria rivincita, quella di tornare ad affermare con forza la propria presenza nella capitale, specialmente se si pensa a tutte le difficoltà – dovute ai tagli effettuati dalla pubblica amministrazione – incontrate nella X edizione, quando sembrava che la fiera della piccola e media editoria fosse destinata a scomparire.
Design in rivista
di Redazione
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Se il Novecento è stato definito «il secolo delle riviste», un motivo c’è. Lo si comprende bene passando in rassegna il vasto panorama delle riviste d’arte, d’architettura e di design che gettano le proprie basi nel secolo scorso ma che si protendono oggi, in bilico tra i nuovi bisogni del pubblico e le possibilità offerte dal digitale, verso un futuro tutto da scrivere.
Legate all’attualità e spesso capaci di dare conto delle evoluzioni che per loro natura non possono essere cristallizzate nei libri, le riviste specializzate costituiscono il perfetto completamento della saggistica professionale dedicata al mondo del progetto come testimonia la parabola di Editrice Compositori, oggi riunita insieme ad «Ottagono» e ad Agenzia Design sotto la sigla Compositori Comunicazione, e che è l’esempio di questo connubio. Ne parliamo con Aldo Colonetti, direttore di «Ottagono» e consigliere di amministrazione di Compositori Comunicazione.
Design-amo
di Laura Novati
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Dopo lo speciale sul mondo dei facsimilari («GdL», 9, settembre, 2011, pp. 18-19), quello sulle riviste d’arte («GdL», 12, dicembre, 2011, pp. 20-21) e quello sulle riviste d’architettura («GdL», 2, febbraio, 2012, pp. 30-32), dedichiamo queste pagine al complesso mondo dell’editoria e delle riviste di design. Dall’esperienza di due grandi realtà come Mondadori Electa e Skira passeremo a indagare il punto di vista di di un’entità piccola ma virtuosa come Fausto Lupetti Editore.
Il mondo dei periodici di design sarà invece rappresentato dalla rivista «Ottagono». Per una fotografia ancor più dettagliata del settore abbiamo inoltre intervistato MarirosaToscani Ballo, fondatrice col marito Aldo dello studio fotografico Ballo, nato negli anni ‘50: una bottega, un punto di riferimento dei più importanti designers nel periodo e nel luogo di convergenza – Milano – del design mondiale, grazie a un’attività incessante che è proseguita anche dopo la morte di Aldo Ballo avvenuta nel 1994.
Futuro accessibile
di Rosa Mugavero
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Qual è lo stato dell’arte a livello internazionale relativo alla produzione e alla distribuzione dei contenuti editoriali accessibili? Sui temi dell’accessibilità, delle possibilità delle nuove tecnologie e delle strategie per un’editoria più inclusiva si sono confrontati gli oltre 20 relatori, provenienti da tutto il mondo, che sono intervenuti durante «Inclusive Publishing and ebook Distribution: Access for People with Print Disabilitie», conferenza internazionale organizzata dalla National Federation of Blind (Nfb) e dal Daisy Consortium che si è tenuta lo scorso giugno a Baltimora.
I nuovi bookshop
di Elisa Molinari
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I più grandi musei del mondo hanno stanno investendo nel rifacimento dei propri bookshop da parte di architetti famosi. Un viaggio nei principali musei del mondo per capire verso dove sta andando il concept dei bookshop museali.
L'editoria del futuro
di Michael Healy
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Oggi come oggi è difficile trovare una casa editrice che non si stia occupando della nuova situazione del mercato. In primo luogo, un gran numero di lettori legge in maniera diversa. Le vendite di libri digitali valgono circa il 30% delle vendite totali (degli editori trade) – cifra molto più alta per le novità e per i titoli da scaffale – e molti editori pensano che questo numero sia destinato a salire. Tenendo conto che il primo Kindle è stato lanciato il 16 novembre 2007, si ha un’idea
di cosa è successo in soli quattro anni.
In secondo luogo, nel panorama della distribuzione negli Stati Uniti si assiste a fusioni e cambiamenti inimmaginabili fino a pochi anni fa.
Amazon domina la distribuzione on line di libri a un livello ritenuto da molti editori pericoloso. Soltanto una catena di librerie in carne e ossa, Barnes & Noble, è sopravvissuta agli sconvolgimenti della distribuzione e molti osservatori si aspettano che il numero dei loro
negozi diminuisca significativamente nei prossimi anni, con la migrazione on
line dei lettori e, in generale, della lettura.
La nuova formazione
di Sandro Pacioli
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Quali sono oggi i fabbisogni formativi in ingresso richiesti dalle case editrici che stanno «virando» una parte crescente della loro produzione di titoli e di offerte di servizi verso il digitale?
Per rispondere a questa domanda l’Associazione italiana editori che, da undici anni ormai, organizza con la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e l’Università degli studi di Milano uno dei principali master di editoria del nostro Paese, ha deciso di aggiornare proprio quell’indagine
che fu alla base dell’avvio del master stesso. E del suo concept didattico.
Notti prima degli esami
di Emilio Sarno
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Come studiano, e soprattutto su cosa studiano oggi gli studenti universitari? Come integrano, nella didattica e nello studio, manuali, libri, digitale, appunti e fotocopie? I «nativi digitali» stanno cambiando già oggi la loro domanda di strumenti didattici a cui le case editrici devono dare una risposta?
Tra il 15 marzo e il 23 aprile 2012 è stata condotta dall’Ufficio studi di Aie, su input del Gruppo accademico professionale, un’indagine sugli strumenti didattici (tradizionali e non) utilizzati dagli studenti universitari italiani per preparare l’esame (una prima sintesi della ricerca è disponibile qui).
Le interviste raccolte – attraverso un software di indagine on line – sono state 2.196 con un profilo dei rispondenti (principali caratteristiche).
Rebus digitali
di Piero Attanasio
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Il tema della gestione dei diritti nei programmi di digitalizzazione ha riconquistato l’attenzione della stampa lo scorso giugno, in occasione dell’annuncio di una transazione tra le associazioni di autori ed editori francesi (Sgdl e Sne) e Google per por fine a una causa da lungo tempo pendente. Lo scalpore derivava da una descrizione alquanto imprecisa del contenuto dell’accordo: «Ecco – si è più o meno letto in Italia e non solo – gli editori francesi, dopo aver tanto contestato, ai tempi, i principi del Google Settlement in USA, lo hanno applicato in patria».È proprio così? Per comprendere la situazione occorre ripercorrere la storia di questi mesi, a partire proprio dalle sorti del Settlement americano.
Strategie e saggi
di Elena Vergine
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Università in crisi, lettori sempre più digitali, peer review e criteri Anvur, visibilità sul Web. Queste sono solo alcune delle parole chiave che caratterizzano l’esperienza delle case editrici di saggistica universitaria.
Dei metodi e delle strategie per affrontare con successo questo mercato così particolare abbiamo discusso con Francesco Latini (Responsabile editoriale di Arbor Sapientiae) e Diego Guida (titolare Guida Editore).
Tablet e gola
di Giorgio Kutz
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Se la flessione dei consumi nel settore food è una delle più appariscenti in questo momento di crisi, altrettanto non può dirsi per il segmento di editoria che se ne occupa.
Si direbbe che alle ridotte capacità di spesa corrisponda una maggior attenzione e un maggior bisogno di informazione da parte dei consumatori, o forse anche più voglia di sognare e di lustrarsi gli occhi. L’innovazione di prodotti editoriali su cucina e dintorni non conosce sosta, e il dato più interessante è che apparentemente questo è uno dei segmenti in cui coesistono pacificamente offerte a stampa e offerte in digitale, in tutte le loro possibili declinazioni.
Trame di mafia
di Gaia Weiss
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«Storicamente né la penna, né la spada sono state particolarmente efficaci quando si tratta di combattere la ‘ndrangheta, l’organizzazione criminale che soffoca la Calabria. Ma un festival letterario sta contribuendo a infrangere un muro di silenzio radicato, alimentato da una miscela di paura e rassegnazione». Così inizia l’articolo che il «New York Times» ha recentemente dedicato a Trame, il festival di libri sulle mafie organizzato a Lamezia Terme a fine giugno e che Aie ha sostenuto fin dalla prima edizione.
Se le condizioni sono difficili, continuare ad opporsi e magari con lo strumento per eccellenza della formazione, della conoscenza, dell’approfondimento, diventa un segno di libertà, e l’organizzazione del festival in una «zona a rischio » come Lamezia Terme assume il valore simbolico di un gesto di coraggio.
Tutti per uno
di Paola Sereni
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Si fa presto a dire University press ma non è sempre facile orientarsi all’interno della vasta produzione che proviene o è collegata al mondo universitario, Ecco che allora un consorzio come quello delle Upi – University press italiane può rivelarsi un’utile bussola, per docenti e studenti, per valutare la qualità delle pubblicazioni in commercio. Fondato nel 2009, l’obiettivo primario dell’attività del consorzio è infatti proprio quello di rafforzare la conoscenza, la diffusione e l’impatto di pubblicazioni di qualità. A comporlo sono 14 realtà dislocate equamente in tutta la Penisola alle quali da quest’anno si è aggiunta la Pavia UP.
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