Il ritorno di Francesco. Potremmo commentare così la classifica generale relativa al mese di giugno. Su venti posizioni, infatti, ben cinque – tra cui le prime due – sono occupate da Laudato si’, l’enciclica «ambientalista» di Papa Francesco. Se consideriamo la classifica di varia, inoltre, questo effetto dirompente appare in modo ancora più chiaro ed evidente. Su 15 posizioni, sono addirittura otto quelle conquistate dal testo dell’enciclica papale, pubblicato da sette editori differenti e con altrettanti prezzi diversi.
Come già sottolineato all’interno del titolo completo, la finalità principale dell’opera è quella di mettere in luce l’esigenza sempre più urgente di una «cura della casa comune», della nostra Terra impoverita dall’uso irresponsabile delle sue ricchezze. All’interno dei sei capitoli dell’enciclica, il pontefice si sofferma sui problemi che oggi affliggono l’uomo e l’ambiente – la scarsità d’acqua, l’inquinamento, i cambiamenti climatici, il deterioramento della qualità della vita – e propone anche alcune linee di intervento e di azione per rispondere a queste criticità. Il documento, che rappresenta la seconda enciclica di Papa Francesco dopo Lumen fidei del 2013, porta la data del 24 maggio 2015, ma è stato reso pubblico il 18 giugno.
Abbiamo già avuto modo di parlare dell’effetto trainante che la figura dell’attuale pontefice è in grado di avere all’interno del mercato editoriale, andando a investire sia l’editoria cattolica che quella laica (si veda per esempio Papa Francesco, un ciclone in libreria, «GdL», aprile 2014). Se però all’inizio del pontificato questo si è manifestato soprattutto in un grande interesse verso gli aspetti biografici della figura di Bergoglio, con il passare del tempo l’attenzione si sta spostando verso contenuti e temi di interesse generale e il caso di Laudato si’ ne è un esempio evidente.