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Varie

Libri e vino a Bruxelles

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2011

di Redazione

Sapessi quant'è strano a Bruxelles vendere libri in italiano... Ma non «troppo» strano, devono aver pensato Jacopo Panizza e Nicola Taricco, rispettivamente 37 e 40 anni, quando hanno deciso di aprire una libreria nella capitale belga nel 2007. Bruxelles, in effetti, può contare su di un indotto di giovani italiani in perenne rinnovamento (gli stages della Comunità Europea, in primo luogo), oltre ad una comunità di italiani di seconda e terza generazione che – almeno con la lingua degli avi – non hanno tagliato i ponti.  

Luoghi di cultura?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2011

di Martina Gonano

Le librerie suscitano nel lettore un'attrazione irresistibile: davanti a una vetrina non riesce a resistere alla tentazione di entrare e curiosare tra i volumi, analizzare gli scaffali, sfiorare le copertine; ma non solo: il lettore si guarda intorno, cerca lo sguardo di altri lettori, l'approvazione del libraio, il comune biasimo verso l'ennesimo instant-book. Se c'è un sogno che accomuna lettori e librai è che la libreria diventi uno spazio di incontro e di dialogo intorno ai libri, amore condiviso.  

Creare l'app

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2011

di Ilaria Barbisan

Il mercato dell’editoria italiana è stato in questi ultimi anni «travolto» dalla possibilità di declinare (e commercializzare) in modo differente i propri contenuti, a seguito dello sviluppo del digitale, sia in termini di sviluppo software e applicativi, sia come diffusione di supporti hardware. Gli editori hanno dovuto ripensare quindi a tutto il proprio processo produttivo, in modo da creare contenuti che potessero essere facilmente resi nell’abituale formato cartaceo del libro piuttosto che come e-book (nei più diffusi formati di ePub e pdf).  

Il fumetto e il nucleare

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2011

di Laura Novati

Molti tra i più famosi manga, come ad esempio Ken il guerriero di Tetsuo Hara e Buronson, nato negli anni ’80, sono ambientati in paesaggi apocalittici, in mondi in cui la devastazione nucleare ha prodotto desolazione deserto e morte; ma anche la serie più famosa di anime, o film d’animazione, dedicata a Godzilla (di cui esistono 29 versioni, più un remake Usa del 1998 e un altro annunciato per il 2012) ha avuto origine da una tragedia: un incidente nucleare avvenuto nel 1954, quando gli Usa fecero esplodere una bomba all’idrogeno e un marinaio di un peschereccio giapponese fu ucciso dalle radiazioni.

La volontà di contare di più

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2011

di Marco Polillo

L’occasione del rinnovo delle cariche sociali dell’Associazione per il biennio 2011-2013, è un momento per ricordare alcuni punti relativi all’attività svolta nei due anni della mia presidenza. Quattro erano i temi che avevo indicato come prioritari nel momento in cui avevo assunto due anni fa la carica: difesa del diritto d’autore, interazione con il mondo digitale, miglioramento dei rapporti tra grandi e piccoli editori e sviluppo dell’attività di lobby nei confronti degli organi istituzionali con l’obiettivo che avevo sintetizzato nelle parole «contare di più».

La fine non è nota

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2009

di Laura Novati

Nella quarta di copertina di La fine è nota, si legge: «In occasione dei 40 anni dalla fondazione della casa editrice ci piace riproporre alcuni titoli che, a nostro giudizio, hanno rappresentato dei punti cruciali della nostra storia editoriale». La casa editrice è la Sellerio e il volume viene riproposto come numero 10 della collana La rosa dei venti, una collana che appare quasi un palmarès di autori che hanno appunto fatto la storia della casa editrice.

Manuali per tutto/i

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2009

di Redazione

«Libro di formato agevole e di facile consultazione contenente la trattazione compiuta, esauriente e sistematica di un determinato argomento»: questa la definizione che alla parola manuale da il Grande Dizionario Hoepli. Insomma, un libro in cui cercare informazioni, consigli e suggerimenti se si vuole, ad esempio, imparare a usare un programma per il pc, riuscire a cucinare un piatto ricercato, sapere qual è la stagione in cui piantare le rose e molto altro.

Paesaggio italiano con editori

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2009

di Giovanni Peresson

Una mappa per orientarsi e tracciare confini. Ma dove finisce oggi il «mondo del libro»? E ancora prima: dove finiscono i confini dell’editoria italiana. Quali «paesaggi » e quali aziende contiene? Dove cominciano (e dove terminano) gli altri settori dell’industria dei contenuti? O delle «tecnologie» che si intrecciano sempre più con quelli dell’industria dei contenuti editoriali? O della distribuzione? Sono state queste alcune delle domande che ci siamo posti su cosa rappresentare sulla mappa dell’editoria italiana 2009 che è allegata a questo numero di dicembre del «Giornale della Libreria».

La vita nascosta del cervello che legge

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2009

Autori vari

«Il cervello umano non è nato per leggere» scrive Maryanne Wolf in Proust e il calamaro (Vita & Pensiero, 2009), un libro imprescindibile per chi lavora in editoria, frutto di trent’anni di ricerche, di studi e di attività clinica su lettura e dislessia. «L’invenzione della scrittura ha riorganizzato il cervello e allargato i confini del nostro modo di pensare, mutando l’evoluzione intellettuale della nostra specie» prosegue la Wolf, neuroscienziata cognitivista della Tufts University del Massachusetts, dove dirige il Center for reading and language research ed insegna Child development. Per capire perché ci sono lettori forti e lettori deboli è necessario conoscere come si arriva alla «lettura profonda» mentre per delineare quali potrebbero essere i cambiamenti radicali dell’attività cognitiva imposti dalla lettura digitale, dal ruolo dell’enorme flusso di informazioni di Internet e dei social network servono ricerche specifiche che nessuno ha ancora messo in cantiere. Ne parliamo con Maryanne Wolf, ospite recente di Festivaletteratura di Mantova e della giornata di studio sulla lettura presso l’Università Cattolica di Milano.

Libri in formato futuro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2009

di Alberto Cadioli

Gli orizzonti del libro futurista non potevano essere ovviamente condivisi dagli editori dei libri più diffusi, né tanto meno dal pubblico dei lettori. Tuttavia la sperimentazione (con la sua buona dose di provocazione) indicava la possibilità che si potevano percorrere vie diverse da quelle consuete, e raggiungeva risultati che, come sempre accade con la ricerca, avrebbero poi avuto ricadute in forme diverse e in campi diversi, con prodotti dietro i quali sarebbe magari difficile riconoscere con immediatezza un legame con la scelte, tra il serio e il divertito, condotte dai futuristi a partire proprio da un secolo fa.

Riforma reale o recupero in corso?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2009

di Ethel Serravalle

Dopo decenni di confronti ideologici, culturali, politici e dopo innumerevoli tentativi parlamentari inesorabilmente naufragati,forse la riforma della scuola secondaria superiore partirà davvero il primo settembre 2010. Viene però il sospetto che il nuovo ordinamento finalmente varato, non sia proprio una riforma ma piuttosto il recupero attualizzato di assetti scolastici già visti, che avevano una solida ragione d’essere in un passato quasi remoto e che erano stati via via accantonati sull’onda di emozioni e contestazioni, giovanili e senili, con provvedimenti tampone, senza troppo preoccuparsi delle possibili nefaste conseguenze.

Dodici anni da presidente

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2009

Autori vari

Il Centro per il libro e la lettura resta uno dei grandi temi aperti - sostiene Federico Motta. Tanto che eravamo disposti a investire in questa attività – e continuiamo a esserlo – le risorse che provengono dal diritto di prestito e che ormai ammontano a qualche milione di euro; risorse, per inciso, che non ci sono ancora state erogate. Significava che quella per noi era, e resta, la vera priorità per il nostro settore e per il Paese...

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