«La detrazione per i libri scolastici è un intervento non più rinviabile ed è un bene che le istituzioni siano al lavoro per inserire la misura nella legge di Bilancio. La detrazione, per altro, è già prevista per le spese per la salute, lo sport, l’istruzione universitaria e gli animali da compagnia. Anche per questo, oltre che per la necessità di ridurre il peso sulle famiglie in un ambito così cruciale come quello del diritto allo studio, andrebbe estesa all’acquisto dei libri di testo». È questo il commento di Giorgio Riva, presidente del Gruppo educativo dell’Associazione Italiana Editori sull’ipotesi allo studio del Governo per la prossima legge di Bilancio di rendere detraibili dalle tasse le spese per i testi scolastici.