Un Cupolone di libri alto otto metri, sarà questo lo stand del Vaticano, Paese ospite della 27esima edizione del Salone internazionale del libro di Torino, un’occasione di grande visibilità anche per tutta l’editoria religiosa italiana.
Messa a dura prova dalla crisi, come del resto tutta la produzione editoriale, ma attenta al cambiamento e con una rinnovata vivacità di proposte e di tematiche attuali, l’editoria religiosa – che da noi diventa sinonimo di cattolica – coglie gli stimoli provenienti dai vertici della Chiesa declinandoli in cataloghi ricchi di novità.
Se infatti il nuovo pontefice ha saputo guadagnare le attenzioni anche del mercato editoriale laico insistendo sulla necessità di instaurare un dialogo tra cattolici e realtà distanti, la sua figura è stata di ispirazione per la stessa editoria religiosa, portando al centro dell’attenzione mediatica e del dibattito ecclesiale temi e valori nuovi: le emergenze sociali, le questioni familiari, i pilastri della vocazione e della missione cristiana e la teologia stessa con alcuni suoi esponenti.
La stessa importanza attribuita da papa Francesco ad Internet, definito «un dono di Dio», e alle opportunità del digitale si rispecchia nella corsa verso l’innovazione e nell’apertura verso il digitale delle case editrici religiose.
Dunque, anche in virtù della presenza del Vaticano al prossimo Salone internazionale del libro di Torino, il segmento dell’editoria religiosa si prepara ad accendere i riflettori sulla propria produzione.