La questione va avanti da anni, ma ha un inizio ufficiale nel 1992, con la Direttiva 92/100 Cee sul diritto di noleggio e di prestito delle opere dell’ingegno e una procedura di infrazione quasi alla fine: come si ricorderà, infatti («GdL», 11, 2006, p. 8 e «GdL», 12, 2006, p. 6), la Commissione Europea il 16 gennaio 2004 ha aperto una procedura di infrazione nei confronti di alcuni Paesi, tra i quali l’Italia, per non aver recepito esattamente la Direttiva citata. Ironia della sorte, proprio il giorno della «condanna», il Parlamento ha approvato la disposizione (comma 132) che recepisce il principio secondo il quale gli autori e gli editori hanno diritto a ricevere un compenso per i prestiti concessi dalle biblioteche pubbliche, limitando l’esenzione dal pagamento solo per le biblioteche universitarie e quelle scolastiche.
Ora, forse si può tirare un sospiro di sollievo: i segnali sono incoraggianti e al Ministero «si sta già lavorando fattivamente per l’emanazione del Decreto attuativo».