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Normativa e diritto d'autore

Deposito legale: si moltiplicano le copie

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Aprile 2008

di Gianmarco Senatore

Con l'emanazione del decreto ministeriale 28 dicembre 2007 si è verificata una vera moltiplicazione e duplicazione delle copie da depositare e delle strutture preposte a riceverle. In base a una logica difficile da comprendere, ma sicuramente con aggravi di costi per le imprese editoriali.

Come ti gestisco un diritto

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2008

di Piero Attanasio

548 milioni di euro: è questa la raccolta complessiva nel 2006 delle RRO (Reproduction Rights Organisations, le società collettive specializzate nella gestione dei diritti di fotocopia) aderenti ad IFRRO, che si sono riunite a Dublino il 18 e il 19 ottobre scorso, Pressoché in tutto il mondo il pagamento dei diritti reprografici è una pratica diffussima e in crescita. A eccezione dell'Italia.

Il bollino, se lo vuoi

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2008

di Giovanni Peresson

Nell'ormai lontano febbraio 2004 un neonato sindacato scrittori (Uil Unsa) decide di denunziare dinnanzi al Tribunale di Roma, Sezione specializzata in materia di proprietà intellettuale, l'Aie, la Siae e l'Associazione italiana librai. la ragione per cui Uil Unsa decideva di far convenire in giudizio tutti assieme Aie, Siae e librai? Per aver lasciato la maggior parte dei libri posti in commercio privi del bollino Siae. Anzi, perché Siae di concerto con Aie, gestendo unilateralmente e autonomamente la controsegnatura degli esemplari delle opere, hanno di fatto posto in essere una illecita distribuzione di opere. Da qui anche la chiamata in causa dei librai che avrebbero posto in commercio esemplari d'opera contraffatti. Ma....

L'impresa di trovare i libri

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2008

di Laura Novati

L'articolo di Alberto Cadioli, direttore di un corso di laurea e docente di filologia italiana all'Università degli studi di Milano, in cui lamentava la difficoltà di trovare libri o parti di libri necessari allo svolgimento dei suoi corsi, ha spinto l'Aidro e alcuni editori universitari a tenere un incontro proprio su questo tema, per vedere come si può interrompere un sistema perverso che impedisce a chi deve studiare al livello più alto di incrociare gli strumenti di studio. Alla tavola rotonda hanno partecipato Alberto Cadioli, Roberto Gamba (casa editrice Egea), Ivan Cecchini, Piero Attanasio e Cristina Mussinelli.

Censura preventiva

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2007

di Laura Novati

A Francoforte i non molti editori albanesi presenti e i rappresentanti della loro Associazione hanno denunciato le gravi conseguenze di una legge sul libro in Albania (la n. 616, pubblicata il 27 settembre 2006) e di una legge sul diritto di autore uscita nel 2007 che hanno messo a repentaglio la libertà di pubblicazione, sottoponendo la produzione libraria a una censura preventiva che, in un revival di vecchi vizi e inveterate abitudini, sta condizionando anche direttamente la professione di editore.

Largo ai killer

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2007

di Laura Novati

Il 12 giugno sarà ricordato come una pagina nera per l’industria del libro: in un colpo solo alla Camera passano due proposte: niente più tutela e rispetto del diritto d’autore, ma libera riproduzione «per uso personale »; e poi, si passi al prezzo libero, venda chi può. Vediamo in dettaglio cosa è successo e le giuste e indignate prese di posizione degli editori, di fronte alla leggerezza e alla incapacità di comprendere le ricadute di posizioni apparentemente aperte, disponibili, accoglienti nei confronti della diffusione della cultura; peccato che queste nobili aperture avvengano a spese di altri.

Diritti di copia

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2007

di Lucia Piani

Il principio per cui le fotocopie di parti di libro o rivista effettuate all’interno dell’università sono legittime solo in presenza di una remunerazione a favore degli aventi diritto, e la gestione collettiva di tali diritti, sono riconosciuti in tutta Europa, sia pure secondo modalità diverse. Aidro, l’Associazione Italiana per i diritti di riproduzione delle opere dell’ingegno, in collaborazione con Ifrro – l’organizzazione internazionale che raggruppa tutte le Società di raccolta di diritti per fotocopie –, ha radunato alcuni dati sulle modalità di funzionamento dei sistemi di pagamento delle fotocopie negli altri Paesi europei che hanno sistemi comparabili a quello italiano. Vale a dire, Paesi in cui le copie effettuate all’interno delle università sono coperte da sistemi di pagamento diretto delle stesse attraverso tariffe a forfait calcolate sulla base del numero degli studenti iscritti o di simili variabili.

La lunga strada del prestito

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Febbraio 2007

di Laura Novati

La questione va avanti da anni, ma ha un inizio ufficiale nel 1992, con la Direttiva 92/100 Cee sul diritto di noleggio e di prestito delle opere dell’ingegno e una procedura di infrazione quasi alla fine: come si ricorderà, infatti («GdL», 11, 2006, p. 8 e «GdL», 12, 2006, p. 6), la Commissione Europea il 16 gennaio 2004 ha aperto una procedura di infrazione nei confronti di alcuni Paesi, tra i quali l’Italia, per non aver recepito esattamente la Direttiva citata. Ironia della sorte, proprio il giorno della «condanna», il Parlamento ha approvato la disposizione (comma 132) che recepisce il principio secondo il quale gli autori e gli editori hanno diritto a ricevere un compenso per i prestiti concessi dalle biblioteche pubbliche, limitando l’esenzione dal pagamento solo per le biblioteche universitarie e quelle scolastiche. Ora, forse si può tirare un sospiro di sollievo: i segnali sono incoraggianti e al Ministero «si sta già lavorando fattivamente per l’emanazione del Decreto attuativo».

Quando la fotocopia è legale

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2006

di Renato Esposito

Aidro sta per Associazione italiana per i diritti di riproduzione delle opere dell’ingegno ed è un’associazione alla quale aderiscono, oltre all’Aie in rappresentanza degli editori associati, i tre sindacati degli scrittori e direttamente oltre cento case editrici, e ha lo scopo di fornire protezione, assistenza e consulenza ai propri soci, ai fini della prevenzione e della repressione della pirateria delle opere dell’ingegno. Tre sono i principali ambiti di azione di Aidro: le indagini, la collaborazione con la Guardia di Finanza, in particolare in relazione alla repertazione dei materiali sequestrati, la rappresentazione in giudizio degli interessi degli associati.

A guardia del diritto d'autore

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2006

Autori vari

Come si svolge la lotta alla reprografia, una piaga che affligge il comparto editoriale, quello dell’editoria universitaria in particolare, ma sempre più anche narrativa, saggistica, manualistica di consumo? Come avviene un sequestro da parte della Guardia di Finanza? Che cosa succede a chi viene sorpreso in flagranza di reato o detiene materiale illecitamente riprodotto? Ne abbiamo parlato con il tenente Stefano Pietrosanto, comandante della 3a Sezione del gruppo servizi vari del Nucleo provinciale Polizia tributaria di Roma, che nel novembre scorso ha effettuato un’operazione su larga scala (un blitz si direbbe in linguaggio ex militare ora televisivo) tra le fotocopisterie di Tor Vergata.

Lo 0,3% della formazione

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2005

di Piero Attanasio

Il finanziamento della formazione per l’editoria ha sofferto negli ultimi anni per l’eccessiva enfasi data al livello regionale dell’intervento pubblico: pur con una certa prevalenza in alcune regioni, l’editoria è tipicamente un’industria con presenze significative su tutto il territorio italiano, così che le strategie di formazione non possono che essere sviluppate a livello nazionale. Uno strumento che può finalmente consentire la nascita di un sistema efficace di formazione per il nostro settore è quello dei Fondi interprofessionali. Fin dal 1993 si sperimentano forme innovative di collaborazione bilaterale fra le parti sociali che trovano un ascolto interessato nella maggior parte delle rappresentanze politiche, ascolto concretizzatosi in Parlamento dapprima con il varo della legge 196 del 1997, e successivamente con le misure previste dalle leggi finanziarie del 2000 e del 2002, fino all’approvazione unanime, in finanziaria 2005, dell’emendamento che trasferisce ai Fondi la totalità del contributo dello 0,30% del monte salari versato all’Inps dalle imprese.  

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