Le dimissioni di Benedetto XVI, il Conclave, l’elezione al soglio pontificio di Francesco ma anche gli scandali, il Vatileaks e le carte segrete. La Chiesa è un’organizzazione pubblica e le vicende che la attraversano hanno un’eco mondiale. I giornali, la televisione, Internet e i social network sono i mezzi che l’opinione pubblica, non solo cristiana, utilizza per informarsi. Ma il ruolo dei libri come strumenti deputati all’approfondimento e alla riflessione più complessa, va oltre la semplice documentazione ed è quindi insostituibile. Se è vero infatti che i quotidiani sono, per eccellenza, deputati all’interpretazione dell’attualità, i libri religiosi (i cui dati sulla produzione sono reperibili a pp. 10-11 di questo «GdL») a loro volta intrattengono uno stretto legame con le vicende del mondo contemporaneo, diventando la chiave per rispondere agli interrogativi dei lettori. Che sia questa la formula per uscire dalla crisi? Tutti gli editori, non solo cristiani, con cui ci siamo confrontati, indipendentemente dal target cui si rivolgono, ci hanno confermato il loro impegno nell’affrontare i temi della contemporaneità con le loro pubblicazioni. Un dato interessante, tanto più che il settore è noto per essere un’editoria prevalentemente di catalogo, in cui il peso delle novità è maggiormente ridotto rispetto al mercato generale.
Un’altra tendenza, emersa già lo scorso anno, è sicuramente l’apertura dell’editoria religiosa verso generi in precedenza esplorati maggiormente dall’editoria «laica» come il romanzo o il manuale di uso pratico, libri che possono far presa anche su un pubblico non necessariamente credente, in risposta, forse, all’esplorazione di generi religiosi da parte dell’editoria generalista. Sicuramente è andata rafforzandosi l’attenzione riservata dalle case editrici specializzate in religione verso le possibilità offerte dalle nuove tecnologie.
Che si tratti di produrre e-book, rafforzare la presenza sulle varie piattaforme di e-commerce o curare il profilo del proprio brand sui social network gli editori religiosi non sono rimasti indietro.
Aggiornamento, attenzione all’attualità, apertura verso un pubblico più vasto, vendita di diritti all’estero, promozione dei propri titoli e digitale, sono solo alcuni dei temi di cui abbiamo discusso con dieci editori religiosi, di cui proponiamo l’esperienza nelle prossime pagine.