«Ogni giorno gli editori italiani, in particolare quelli indipendenti, affrontano una sfida irrinunciabile per la visibilità dei loro titoli» racconta Luigi Bechini, responsabile marketing di Rotobook / Geca Industrie Grafiche. «In un mercato del libro che vede l’uscita di più di 80 mila novità l’anno e in cui esistono più di 1 milione e 400 mila titoli commercialmente vivi, si tratta di un’impresa particolarmente impegnativa».
Se la qualità del progetto editoriale è l’elemento essenziale per veder emergere i propri titoli nei canali di vendita e permettere che arrivino al lettore, «da sola potrebbe non bastare» riflette Bechini. Per fortuna gli editori hanno a disposizione una serie di risorse e soluzioni a cui poter attingere. Soluzioni che, specialmente gli editori indipendenti, sanno spesso sfruttare con intelligenza e creatività: «Lo constatiamo tutti i giorni e ancora ci sorprendiamo per la loro originalità, la loro capacità di generare sintonia con i lettori, di creare connessioni, di sviluppare nuovi modi per valorizzare il loro progetto in un contesto non sempre favorevole».
E c’è un’altra buona notizia, sottolinea Bechini: «Gli editori non sono soli in questo sforzo». Dalla sua nascita nel 2019, infatti, Rotobook è sempre stata una valida alleata, offrendo servizi che abbracciano tutto il ciclo di vita del libro: dalla preventivazione, alla produzione, alla distribuzione, fino alla promozione dei titoli e alla gestione delle ristampe.
Cosa può fare Rotobook per sostenere le case editrici nella sfida della visibilità?
Quella per essere visibili e riconoscibili è una sfida che coinvolge diversi aspetti del ciclo di vita di un libro: il progetto editoriale, quello grafico e tipografico, la promozione e il rapporto con le librerie, l’analisi dei gusti del pubblico e, prima ancora, l’individuazione del proprio pubblico ideale. E poi tutto quello che ruota attorno alla comunicazione del libro, sia online che offline.
Come stampatori crediamo che il nostro compito sia anche quello di affiancare le case editrici in questo sforzo, offrendo il nostro contributo per il pezzo di strada che facciamo insieme. Abbiamo quindi iniziato a ragionare e a confrontarci, non solo con gli editori, ma anche con i librai.
Per esempio, ci interessava capire con loro cosa cattura l’attenzione dei lettori quando entrano in libreria e quali sono i criteri con cui allestiscono la vetrina o il banco, in modo da poter offrire una consulenza più accurata e ragionata.
E cosa avete imparato dal confronto con le librerie?
Si parla spesso del fenomeno BookTok e della visibilità che i titoli – specialmente quelli afferenti ad alcuni generi o target anagrafici – raggiungono su TikTok e in generale sui social media. Come Geca abbiamo persino dedicato una tavola rotonda all’argomento, durante il Salone del libro 2023.
Eppure i dati ci confermano che le librerie conservano un ruolo cruciale nell’accesso e nell'acquisto di libri. Secondo il Rapporto sullo stato dell'editoria in Italia 2023 di AIE, il 53% delle vendite avviene nelle librerie fisiche, che si confermano un punto di riferimento essenziale per lettrici e lettori.
Una delle tendenze che è emersa dal confronto con libraie e librai è che i lettori non sono tutti uguali, e attribuiscono valori diversi ad aspetti diversi del libro. Alcuni, ad esempio, sono molto attenti all’estetica del libro: la grafica, certamente, ma anche la carta utilizzata e le nobilitazioni di copertina. Si tratta nella maggior parte dei casi di lettori forti e lettori giovani, che attribuiscono sempre più valore alla materialità del libro.
Un amore a prima vista, potremmo dire. E anche a primo tocco. Avete già sviluppato qualche soluzione per gli editori?
Abbiamo capito che potevamo dare il nostro contributo mettendo a punto soluzioni produttive per creare copertine di impatto, con carte particolari ed effetti capaci di catturare l’attenzione e la curiosità dei lettori. Ci siamo messi a studiare, a progettare, a fare i conti: il risultato è un cofanetto, che abbiamo presentato durante l’ultima edizione del Salone internazionale del libro di Torino, che abbiamo chiamato La Biblioteca dei Campioni. È composto da otto libri, ognuno con una copertina unica e memorabile, progettata insieme a Paper Paper Studio di Milano. I libri contenuti nella collana sono degli estratti di testi celebri per i quali abbiamo progettato copertine originali. Lo sforzo più grande è stato quello di individuare soluzioni che non impattassero sui costi di produzione. Nell’attività di ricerca e di selezione delle carte e delle lavorazioni siamo stati guidati da un criterio base: dovevamo mantenere i costi di produzione contenuti, o addirittura inferiori alle soluzioni più tradizionali. I titoli scelti spaziano tra diversi generi letterari, per offrire un’ampia casistica di applicazioni: narrativa, saggistica, letteratura per ragazzi, letteratura horror, romance, fantascienza.
Durante i prossimi appuntamenti di Pisa Book Festival e Book Pride Genova (di cui siamo partner tecnici) in programma per il primo weekend di ottobre, saremo felici di illustrare agli editori queste soluzioni e altre novità che abbiamo in serbo per i prossimi mesi.
Quindi, sì. Abbiamo sviluppato un catalogo di soluzioni alla portata di tutti gli editori e applicabili a tutte le tirature. E lo abbiamo fatto perseguendo la missione della visibilità sui canali di vendita: vogliamo che i titoli degli editori che si affidano a noi per la stampa siano capaci di emergere, di colpire il lettore, di conquistare i suoi occhi e le sue mani. Alla testa e al cuore, d’altronde, ci penseranno autrici e autori, guidati dallo straordinario lavoro delle case editrici.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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