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Le cifre della fede

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Le cifre della fede
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Il mercato 2012 perde il 5,9% in termini di fatturato e tiene in termini di copie con un dato negativo limitato a 0,6%. Tuttavia la tenuta delle copie vendute risulta una magra consolazione perché, confrontandola con il dato a valore, evidenzia la costante diminuzione del prezzo medio del libro acquistato in libreria, arrivato a quota 7,70 euro (erano 7,78 euro nel 2011 e 8,18 nel 2010). Queste sono le prime valutazioni sintetiche sul 2012 che si possono trarre dai dati di sell out rilevati dai 1.800 punti vendita del circuito Arianna e in attesa di poter esaminare il terzo Rapporto sull’editoria cattolica e le librerie religiose in Italia 2012, in corso di redazione da parte dell’Osservatorio dell’editoria religiosa italiana, iniziativa promossa dall’Unione editori e librai cattolici italiani (Uelci) in collaborazione con il Consorzio editoria cattolica (Cec) ed l’Ufficio studi Aie. Purtroppo sono lontani i dati del 2011 quando l’editoria cattolica aveva ancora un andamento anticiclico e le vendite dell’anno avevano ancora il segno positivo (+1,4% a valore e +3,7% a copie), anche per il traino del libro del papa pubblicato da Lev (il secondo sulla Vita di Gesù). Già, perché nel 2012 il terzo volume della trilogia di Benedetto XVI è stato pubblicato da Rizzoli e del suo impatto non ha beneficiato il comparto dell’editoria cattolica. Considerando che dicembre per l’editoria religiosa rappresenta quasi il 12% del volume delle vendite annue, gli editori confidavano in un recupero di fatturato per lenire il dato negativo. Speranze deluse da un dicembre 2012 chiuso in territorio ampiamente negativo a -10,9%.
 

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