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Editoria professionale

I numeri della produzione

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2015

di Emilio Sarno

Un numero dedicato alla piccola editoria non può che considerarne anche i Numeri. Rilevando, così, un mix produttivo diverso dalla media: i piccoli editori sono più forti nel settore bambini e ragazzi, nella saggistica, nella manualistica pratica. I dati con le serie mensili sono consultabili su www.giornaledellalibreria.it

I libri dei professionisti

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2015

di Gabriele Pepi

Il cambiamento dei bisogni formativi e di aggiornamento di avvocati e praticanti, ma anche dei professionisti che, a livelli diversi, hanno a che fare nel lavoro di tutti i giorni con la materia, unitamente alla crescente diffusione delle banche dati di dottrina e giurisprudenza, ha imposto agli editori specializzati una risposta veloce e coerente rispetto alle nuove esigenze della propria utenza. Ecco perché, come commenta Valentina Patimo, Neldiritto Editore, «il mercato dell’editoria giuridica è sempre più orientato verso l’espansione di un’offerta in grado di raggiungere l’utente a basso costo e ovunque si trovi, quindi anche al di fuori del proprio studio professionale o sede lavorativa». Il professionista, che in precedenza non aveva altra possibilità se non quella di procedere all’acquisto del singolo prodotto editoriale di riferimento che conteneva gli aggiornamenti di cui aveva bisogno, ora si rivolge ai prodotti on line per immediatezza e convenienza.

Professione avvocato

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2015

di Lorenza Biava

La manualistica professionale dedicata al mondo giuridico è un evergreen sugli scaffali delle librerie italiane. Capire perché è semplice visto che, secondo gli ultimi dati diramati dall’Ordine degli avvocati iscritti agli albi, nel 2013 erano 230.435 con una proporzione di 3,8 avvocati (sino a 6,7% per la regione Calabria!) per ogni 1.000 residenti e un tasso annuo di crescita dell’1,6% (nel 1995, quando però gli avvocati erano solo 83.090, era l’11,6%). Dato forse ancor più interessante, anche se aggiornato al 2012, è il reddito medio di questi professionisti che si aggirava, due anni fa, attorno ai 46.921 euro annui, in costante decremento però anno su anno. A questi si aggiungono gli oltre 30.000 aspiranti che hanno sostenuto la prova scritta per l’esame di avvocatura nel 2014 e che, almeno in parte, sono entrati nel novero di coloro che per mestiere devono essere costantemente aggiornati sulle ultime novità che interessano l’esercizio della professione. Quali sono i bisogni di questa schiera di professionisti e come può rispondervi la libreria? Lo abbiamo chiesto a Fabio Barlassina, libraio con più di trent’anni di esperienza nel settore della manualistica e, dal 1980, alla libreria Hoepli di Milano.

L'altra faccia del professionale

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2014

di Emilio Sarno

Professionale! E subito si pensa all’editoria giuridica, fiscale, tecnica. A lettori e clienti che svolgono attività come notai, avvocati, giuslavoristi, amministratori, fiscalisti. A un’editoria che sta sempre meno nei canali fisici, e sempre più in servizi e prodotti – banche dati, applicazioni, software per uffici e amministrazioni, e-book – distribuiti e resi accessibili (in un mix tra carta e digitale) attraverso il Web. Certo una parte importante del professionale (giuridico fiscale) sta evolvendo da anni verso questo tipo di soluzioni. Fin dai tempi dei primi cd-rom (poi Dvd-rom) che contenevano le banche dati iuridicofiscali. Non a caso un Ceo di uno dei maggiori gruppi internazionali che operano in questo settore, già qualche anno fa, alla domanda su come «vedeva» la sua azienda, non faceva fatica a rispondere, che «l’editore (che opera nel settore professionale) è un produttore di informazioni, prodotti e servizi per un pubblico di utenti professionali, che usano sempre più le diverse tecnologie e sempre più in mobilità» (Simba Global Professional Publishing, 2009-2010). Un produttore e organizzatori di informazioni, contenuti e soluzioni per un pubblico professionale che li vuole usare sempre più anche fuori dall’ufficio o dallo studio. A prescindere dal supporto e dal luogo in cui il contenuto viene utilizzato. Lo stesso mondo professionale che ha visto negli anni diminuire il peso della carta (-22% nella tiratura media) o orientarsi a una larga disponibilità di dotazioni mobili da parte del professionista per leggere newsletter direttamente da pc o tablet (65%), accedere a banche dati (90%), ecc. continua a conservare un forte rapporto con la «carta». «I materiali preferisco stamparmeli» indica il 27% dei professionisti (più gli avvocati che i commercialisti perché anche il mondo professionale non è tutto uguale), e l’82% afferma che comunque «continua a consultare e leggere i libri», il 65% comunque nell’affrontare un tema per un cliente «sottolinea le parti importanti e inserisce segnalibro e post-it».

La formazione è servita

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2014

di Elena Vergine

Lo scaffale professionale non ha mai smesso di reinventarsi per rispondere ai nuovi modi di informarsi di professionisti sempre più multilingue e multitasking con i loro iPad a portata di tap. Ma verso quale direzione ci stiamo muovendo in questo inizio di 2014? Ne abbiamo parlato con alcune delle sigle editoriali che presidiano il settore.

Mestieri a scaffale

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2014

di Serena Baccarin e Elena Vergine

Sebbene le nuove tecnologie, Internet e l’e-commerce stiano mettendo in crisi una parte dell’editoria professionale tradizionale, i clienti delle librerie evidenziano nuove esigenze di aggiornamento e di formazione professionale soprattutto per quanto riguarda le nuove tecnologie e l’approfondimento di tutti quegli aspetti inerenti la sfera relazionale e l’autoaffermazione sul luogo di lavoro. Avere uno scaffale profondo e completo di pubblicazioni rivolte ai professionisti aiuta la libreria, indipendente o di catena, a distinguersi rispetto alla concorrenza e a guadagnare prestigio. Saper rispondere e interpretare in maniera puntuale le esigenze di una clientela che deve mantenersi sempre al passo con i tempi è una prerogativa che aiuta a distinguere il proprio punto vendita sul territorio e a contrastare l’avanzata del digitale e dell’acquisto on line. Ma come si può gestire al meglio lo scaffale professionale nelle librerie? Provano a spiegarcelo cinque librai.

Professione distributore

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2014

di Ester Draghi

Il Consorzio Egaf è una struttura organizzativa specializzata nella distribuzione del settore editoriale giuridico fiscale, aziendale, tecnico-scientifico ed universitario. La capillarità del servizio unitamente alla puntualità delle visite effettuate dagli agenti fanno di Egaf una delle più significative realtà per la distribuzione specializzata sul territorio nazionale. «Dopo venticinque anni di storia la nostra organizzazione ha avuto contatti con quasi tutta la filiera editoriale, – spiega Gabriele Panimolle, presidente del Consorzio Egaf. – Anche se oggi, arallelamente al nostro core business giuridico, abbiamo avviato anche un servizio che ci consentirà di espanderci nel settore dell’editoria di varia». Ad oggi il Consorzio Egaf è composto da undici «distribuzioni» con una copertura capillare su tutto il territorio nazionale: «I nostri oltre trenta agenti visitano le librerie con periodicità settimanale o quindicinale, presentando le novità dei nostri editori e governando lo scaffale per tenere i librai sempre aggiornati sulle novità. Nel 2013 abbiamo toccato 2.624 punti vendita tra librerie generaliste, specializzate e cartolibrerie. Inoltre, oramai da un po’ di tempo, abbiamo attivato un servizio di depositi presso le librerie grazie al quale i nostri agenti operano continuamente la spunta del venduto sui depositi e aggiornano costantemente il libraio rispetto alle novità in uscita».

Manuali For Dummies

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2013

di Lorenza Biava

Negli ultimi anni il peso della manualistica si è mantenuto pressoché costante (era il 10,3% nel 2011 ed è sceso al 9,9% nel 2013, Fonte: Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2013). A fronte di ciò, come ricorda Andrea Sparacino, publisher per Hoepli, «la manualistica di tipo tecnico-professionale, soprattutto quella di carattere normativo, ha visto ridurre i suoi spazi di vendita, sia per una presenza di molti contenuti in rete sia per la riduzione in libreria degli spazi dedicati a questo tipo di volumi». Si tratta quindi di riuscire a trovare argomenti adatti al mercato italiano e più rapidi nel pubblicarli, come ci spiega parlandoci della nuova partnership con Wiley per la pubblicazione della storica collana For Dummies intrapresa nell’estate. Quali cambiamenti avete visto succedersi nel mercato della manualistica? Nel campo dell’informatica e del marketing abbiamo sviluppato il settore del Web marketing dove, nel giro di due anni e mezzo, con la collana Web & Marketing 2.0 siamo diventati market leader con 22 titoli pubblicati e numerosi volumi ristampati in due o tre edizioni. Nel campo più propriamente scientifico abbiamo lanciato «i libri che allenano la mente» come Algebra utile e divertente. Le avventure della x e della y. Ultimamente abbiamo tradotto i due bestseller internazionali di divulgazione scientifica Perché e=mc2 e L’universo quantistico svelato. Abbiamo infine sviluppato una manualistica già presente nel nostro catalogo storico e legata a settori come la montagna, l’outdoor o la nautica, cercando il connubio tra volumi ricchi di belle immagini ma anche utili, pratici e funzionali.

Imparare le lingue

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2013

di Ester Draghi

La crisi economica che rende il mercato del lavoro sempre più selettivo, le migrazioni e la conseguente lotta per l’integrazione, ma anche il bisogno da parte di professionisti di aggiornare continuamente il loro lessico e la «migrazione» dei giovani verso altri Paesi non necessariamente anglofoni, sono solo alcune delle principali motivazioni che spingono oggi ad imparare (o a perfezionare) una lingua. I manuali per l’apprendimento linguistico sono tra le pubblicazioni oggi più attuali, sia che essi vengano usati come supporto per l’insegnamento scolastico sia che siano oggetto di uno studio autonomo e individuale. Un fenomeno sociale che ha le sue ricadute anche sulla progettazione dell’offerta editoriale. Ne abbiamo parlato con Claudia Carancini (responsabile editoriale di Assimil) e Telis Marin (autore e direttore di Edizioni Edilingua).

La mappa dell’editoria

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2012

di Sandro Pacioli

La seconda parte del 2011 è stata, diciamola tutta, un po’ avara di vicende societariedi rilievo (prima avevamo avuto lo shopping Feltrinelli in Spagna e in Italia con Donzelli). Bisogna attendere la prima metà del 2012 per assistere a trasformazioni societarie importanti. È infatti a giugno che si è conclusa la vendita da parte di Rcs di Flammarion a Gallimard. I fili rossi che si dipartono dalla mappa che si può trovare nelle pagine successive, o che ne derivano, sono molteplici e diversi.

Carta e dintorni

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Febbraio 2012

di Emilio Sarno

Quello dell’editoria professionale è stato uno dei primi settori a credere e a investire – fin dagli anni Ottanta – nel digitale. Allora erano i cd-rom, poi vennero i Dvd e Internet e quindi le banche dati. Oggi sono tante piattaforme e i servizi su cui il professionista può andare alla ricerca di contenuti, trovare e acquistare on line libri e abbonamenti. Il tutto senza far scomparire la carta. La quale, anzi, viene a riposizionarsi in modo non meno strategico e complementare rispetto al «digitale». Ma cosa sappiamo oggi degli utenti professionali a cui le case editrici italiane si rivolgono? E cosa conosciamo, soprattutto, dei loro rapporti con nuove tecnologie e servizi? L’utilizzo dei moderni strumenti social non sembrerebbe ancora troppo diffuso. Sul totale della popolazione nelle fasce di età inserite nel mondo del lavoro ne fa uso il 10,9% dei 25-34enni, l’8,9% dei 35-44enni e appena il 6,3% dei 45-54enni. Poi si scende a valori compresi tra il 6% e il 3%. Paradossalmente coloro che dichiarano di partecipare (negli ultimi tre mesi) a un network professionale creandosi un profilo, postando messaggi o altri contributi su Linkedin, Xing, ecc. sono leggermente più alti nelle fasce di età più giovani: 9,9% sia tra i 18-19enni che tra i 20-24enni. Non sono comunque valori elevati – anche se andrebbero incrociati (cosa che Istat non fa) non con il totale della popolazione in età ma, più correttamente, con la popolazione inserita in situazioni occupazionali e professionali. Anche rispetto all’uso di servizi di e-learning (ma sempre riferiti alle fasce di età) i valori che troviamo tra i 25-54enni restano compresi tra il 2% e il 4%. Sale (ma siamo in presenza di ricollocazioni professionali) a un 5,2% tra i 55-59enni.

L'architettura in rivista

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Febbraio 2012

di Lorenza Biava

Dopo lo speciale dedicato al mondo dei facsimilari («GdL», 9, settembre 2011, pp. 18-19) e quello riservato alle riviste d’arte («GdL», 12, dicembre 2011, pp. 20-21), indaghiamo in queste pagine il variegato mondo delle pubblicazioni d’architettura. Dalle riviste storiche del settore a quelle d’avanguardia, le coordinate fondamentali per capire come e perchè sta cambiano il settore.

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