L’Italia, secondo dati Istat-GeoDemo, ha 60.795.612 di abitanti, di cui 8,3 milioni con un’età inferiore a 14 anni. Ci sono però 60 milioni di animali domestici: 14 milioni tra cani – che rappresentano il 48,2% – e gatti – che sono il 51,8% – e altri 46 milioni mettendo insieme tutte le altre specie da compagnia (Fonte: Assalco, l’Associazione nazionale tra le imprese per l’alimentazione e la cura degli animali da compagnia).
Questi numeri ci dicono già una cosa importante. Quello degli animali domestici si è andato definendo in questi anni come un megatrend trasversale alla società italiana. Non solo perché il lineare medio dedicato a cani e gatti di un qualunque supermercato è prossimo (o superiore) a quello dedicato agli alimenti per bambini, ma perché il numero medio di figli per donna è sceso in questi anni a 1,39 (rispetto a 1,46 del 2010), e perché le donne hanno in media 31,5 anni alla nascita dei figli, (29,8 anni nel 1995). Insomma le culle vuote potrebbero essere l’altro volto dei giardinetti affollati di pensionati con cane al seguito.