Il comportamento d’acquisto del consumatore è in continua evoluzione: si è passati dall’acquisto programmato per soddisfare un bisogno, soprattutto quello primario, ad un acquisto più d’impulso che, per concretizzarsi, necessita di uno stimolo emozionale. A questi cambiamenti risponde il visual merchandising che unisce in sé estetica, marketing e psicologia con l’obiettivo di contribuire a migliorare la redditività dello spazio dei punti vendita.
Molti brand famosi del mondo del fashion devono il loro successo all’applicazione dei criteri di visual merchandising che hanno contribuito a creare ambienti dove si può vivere una shopping experience emozionale. Questi stessi principi possono essere utili spunti anche per aiutare i librai a rinfrescare i propri punti vendita. Molti conosceranno i negozi monomarca di Ralph Lauren di New York. Dietro alla ricchezza di questi ambienti c’è il preciso obiettivo si indurre il cliente ad immaginare di appartenere al mondo dei vip, coccolandolo e facendolo sentire importante (anche se poi la maggior parte degli acquisti di chi vi entra si orienta verso i prodotti più basic, come per esempio la classica polo).