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Libri di Serena Baccarin

La chiave di volta

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2013

di Serena Baccarin

Dai palazzi dei centri storici cittadini alle stazioni, architettura, arredamento e design d’interni, sono da sempre elementi qualificanti fondamentali per le librerie. Numerosi sono gli esempi di catene e di librai indipendenti, che hanno saputo valorizzare gli elementi storico-artistici degli edifici ospitanti, trasformandoli nello scenario ideale per l’esperienza d’acquisto. Tuttavia l’ampliarsi dell’assortimento e dei servizi hanno spinto a rivedere l’impianto della libreria. Ne abbiamo discusso con Giovanni Galla, architetto del Gruppo Galla 1880, e con Miguel Sal, progettista e brand consultant per le Librerie Feltrinelli.

Eventisti e Bookjokey

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Febbraio 2013

di Serena Baccarin

Presentazioni di libri, mostre, spettacoli musicali, ma anche giochi letterari. Con l’affermarsi della libreria come luogo d’incontro, le attività che si svolgono all’interno dello spazio commerciale si sono arricchite, conquistando una rinnovata importanza. L’evento è ormai un aspetto caratterizzante del lavoro in libreria, un servizio offerto con continuità dai librai indipendenti e di catena, che con passione propongono iniziative volte a saziare gli appetiti culturali del pubblico. Se da un lato si assiste all’istituzione di una figura preposta all’interno dei megastore, e alla nascita di agenzie specializzate in eventi letterari, dall’altro si incontrano librai indipendenti sempre a caccia di nuove idee, pronti a mettersi in gioco e a giocare con i libri. Dall’esperienza di Librerie Feltrinelli, passeremo a indagare due realtà indipendenti virtuose, che si contraddistinguono per vivacità e intraprendenza: Piazza Repubblica Libri di Cagliari e Libreria Giufà di Roma.

Neonate in provincia

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Marzo 2013

di Serena Baccarin

Nonostante il mondo editoriale sia stato attraversato da una profonda contrazione dei consumi, registrando una diminuzione dell’8,7% degli acquisti nei canali trade (fonte Ufficio Studi AIE, ottobre 2012), l’anno appena concluso ha visto nascere nuovi punti vendita. Tra le librerie indipendenti che hanno avuto il coraggio di sfidare le prospettive poco rosee del mercato, emergono le librerie per ragazzi, che lungo tutta la penisola si sono lanciate alla conquista delle zone periferiche.

Non-book a scaffale

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2013

di Serena Baccarin

A fronte di un mercato sempre più in sofferenza, che ha registrato una flessione del 4,4% nei primi quattro mesi del 2013 (fonte Nielsen), le librerie muovono in altre direzioni nel tentativo di tamponare l’emorragia generata dal libro fisico e trovando nel non-book una delle possibili fonti di fatturato sostitutivo. L’introduzione di fasce merceologiche diverse dal libro diventa sempre più strutturata, grazie anche ai grandi gruppi editoriali che nel corso dell’ultimo anno ne hanno organizzato la distribuzione, commercializzando brand di non-book nei canali trade. Tuttavia in corrispondenza di più invitanti margini di guadagno, il prodotto extra editoriale è spesso sinonimo di indici di rotazione molto elevati e di rimanenze a magazzino. Nell’abbracciare questo fenomeno le librerie si confrontano con temi che superano la selezione dell’assortimento, quali la scelta del layout e la necessità di acquisire nuove mentalità e competenze. Ne abbiamo discusso con quattro librai che da qualche tempo hanno deciso di dedicare spazio al non-book all’interno delle loro librerie: Alberto Galla (Gruppo Galla 1880, Vicenza), Paola Fioretti (Libreria Scuola e Cultura, Roma), Alessandra De Alessandri (Libreria Mercurio, Torino) ed Enrico Fassi (Libreria Articolo 21, Bergamo.)

Libraie doc

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2013

di Serena Baccarin

Le donne ad oggi rappresentano il 72% del personale librario (Ufficio Studi Aie, marzo 2012) e il loro peso cresce anche nei ruoli direttivi. Dal rapporto con gli editori alla clientela, ci siamo interrogati sulla natura e sul valore aggiunto della gestione femminile nelle librerie. Ne abbiamo discusso con Pieranna Margaroli, che gestisce con la sorella la Libreria Margaroli di Verbania; Tamara Guazzini, presidente della Libreria Rinascita di Empoli; Lorenza Manfrotto, titolare con le sorelle Veronica e Lavinia della Libreria Palazzo Roberti di Bassano Del Grappa; Sabina Borri, a capo di Borribooks di Roma e con Daniela Bonanzinga dell’omonima libreria messinese.

Effetto festival

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2013

di Serena Baccarin

Sono più di 1.200 i festival a carattere culturale che ogni anno si svolgono lungo tutta la penisola, kermesse che da gennaio al periodo natalizio animano capoluoghi e piccole città di provincia, trasformandoli in spazi di confronto e condivisione privilegiati. Manifestazioni che rappresentano non solo un’occasione d’incontro per lettori, autori ed editori, ma che costituiscono scenari e atmosfere ideali per ridare slancio al prodotto culturale. Qual è l’indotto dei festival sul territorio, come cambiano i comportamenti d’acquisto e quali effetti si registrano sulle vendite in libreria? L’abbiamo chiesto a quattro librai che, da soli o in collaborazione con i colleghi delle altre librerie cittadine, gestiscono la vendita dei libri durante i festival delle loro città: Marco Tasin (titolare della Rivisteria di Trento), Marialuisa De Marco, (responsabile de L’altra Libreria di Perugia), Raffaele Casula (della Libreria Novecento di Nuoro), e Luca Nicolini (che con la moglie Carla gestisce la Libreria Coop Nautilus di Mantova).

Librerie d'ateneo

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2013

di Serena Baccarin

Dalle indipendenti alle realtà a sigla editoriale, il mondo librario che gravita attorno agli atenei si compone di librerie che si distinguono per storia, struttura, progetto imprenditoriale e rapporto con l’istituzione. Tra queste esistono librerie che per diversi fattori e con differenti costituzioni societarie, sono nate e operano in seno all’Università. Abbiamo indagato l’esperienza di tre «librerie d’ateneo», interrogandoci sul comportamento d’acquisto e sulle ripercussioni generate dalle riforme universitarie, dalla circolazione delle fotocopie e dall’avvento del digitale. Ne abbiamo discusso con Eleonora Salvatore, responsabile della Libreria Egea, presso l’Università Bocconi di Milano, Gianluigi Blengino, presidente della Clu di Genova, e con Patrizia Zamparo, titolare della Libreria Cluva presso lo Iuav di Venezia.

Libreria da museo

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2013

di Serena Baccarin

A vent’anni dalla Legge Ronchey, che introdusse la gestione privata dei servizi aggiuntivi nei musei italiani, i bookshop museali continuano a rappresentare una strada interessante per editori di settore e librai indipendenti. Dall’ampliamento della proposta alle sfide del digitale, i gestori dei bookshop si confrontano con la flessione dei consumi culturali e con logiche di mercato estranee al mondo librario tradizionale. Abbiamo indagato il mondo delle concessioni museali discutendone con Agave Barone, responsabile del Corraini MAMbo artbookshop (Museo d’Arte Moderna di Bologna), Fabio Ciccaglioni, direttore delle librerie del Gruppo Arion di Roma, Stefano Piantini, editore incaricato Skira e Laura Baini, responsabile dei bookshop museali per Electa.

Librai in viaggio

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2013

di Serena Baccarin

Sono trascorsi cinque secoli da quando i primi librai partirono da Pontremoli con le gerle colme di libri da vendere in tutta Europa. Una tradizione antica che in un periodo avverso suggerisce ai librai indipendenti un modello di business percorribile. Una formula che costituisce non soltanto un’autentica possibilità di sopravvivenza, ma soprattutto un’opportunità di rintracciare nuovi segmenti di mercato. A bordo di un furgone d’epoca o di un Ape Piaggio, quattro librai itineranti accomunati dall’intento di promuovere la lettura e dalla proposta di un consumo culturale che sia improntato allo «slow-book», ci raccontano i percorsi che li hanno portati ad abbattere le pareti e a mettersi in viaggio alla ricerca di nuovi lettori nei luoghi in cui l’offerta culturale è assente. Librai itineranti che – usando le parole di Achille Mauri (GdL, 1,2013, pp. 26-27) – «reinventano ciò che manca. Presidiare ciò che manca, avendo nella gerla, come i vecchi pontremolesi, il libro che è la nostra passione». Esempi di come, di fronte alla crisi si possa riorganizzare il proprio business e raggiungere nuovi potenziali mercati.

Lo scaffale dell'editore

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2013

di Serena Baccarin

Editore e libraio sono figure complementari dello stesso mondo professionale e accade non di rado che i due profili si sovrappongano. Accanto alle catene dei grandi gruppi editoriali e le librerie show-room dei piccoli editori, molte case editrici indipendenti hanno deciso di aprire o di rilevare una libreria di varia. Come si presentano queste librerie in termini di assortimento e quali sono le opportunità che nascono dall’acquisizione di un canale fisico? Ne abbiamo discusso con Ilaria Rodella (Libreria Corraini ExTemporanea 121+ di Milano), e con tre rappresentanti del circuito librario-editoriale indipendente romano: Vincenzo Gallico (responsabile di Fandango Incontro), Romano Castellani (direttore delle Libreria Fanucci) e con Andrea Esposito (socio della Libreria Minimum Fax).

La vetrina Facebook

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2014

di Serena Baccarin

I social network costituiscono da anni un aspetto preponderante della comunicazione in campo editoriale. Se gli editori iniziano a mostrare di sapersi mettere in luce disquisendo sui topic a suon di «twittate» (ma si veda l’indagine presentata al Salone di Torino nel maggio scorso sul reale uso di Twitter a indicare la strada ancora da fare), il mezzo preferito dai librai si conferma essere Facebook, il social che per sua natura si rivela il più adatto alle strategie promozionali attuate dalle librerie non di catena. Dalla riproposizione della vetrina, ai concorsi a premi, in che misura la comunicazione social produce un ritorno per le librerie?

L'«effetto Natale»

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Febbraio 2014

di Serena Baccarin

Il Natale è il momento dell’anno in cui tradizionalmente in libreria si registra il picco più alto per il fatturato annuale. Per le librerie indipendenti e di catena è l’occasione per tamponare l’emorragia di un mercato che, per il terzo anno consecutivo, perde sul precedente. Tra gadget, titoli di catalogo e di secondo mercato, fino alla vendita in negozio di e-book ed e-reader, i librai oggi hanno sviluppato e affinato una sensibilità sempre maggiore nei confronti di quelle fasce merceologiche che consentono loro di far fronte alla riduzione dello scontrino medio senza perdere importanti margini di guadagno. Come è stato quindi il Natale 2013 per i librai? Ne abbiamo discusso con Edoardo Scioscia, presidente della catena Libraccio, con Luca Domeniconi, vicedirettore generale di Ibs, con Paolo Soraci, ufficio stampa Feltrinelli e con Marcello Ciccaglioni, a capo del Gruppo Arion.

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