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Ediser

Tutto inizia dalla rete

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2011

di Redazione

Prima di intervistare Paco Simone in via S. Orsola a Milano, dove Arpanet ha sede, leggo on line la «vision» della casa editrice: «Arpanet ricerca narrazioni che esaltino la contaminazione tra innumerevoli dimensioni creative. La contaminazione creativa – che rappresenta certamente una delle caratteristiche del nostro tempo – è da Arpanet intesa in ogni sua sfaccettatura [...]. Tutte le pubblicazioni derivano da un coinvolgimento diretto del lettore, invitato ad essere parte attiva nel processo di selezione dei testi mediante il format esclusivo dell'iniziativa editoriale». Arpanet è una società che gestisce e veicola contenuti, partendo dalla rete e arrivando alle librerie, ma non solo. Ne abbiamo parlato con il presidente e fondatore, Paco Simone.

Attenzione alle lettrici!

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2011

di Laura Novati

La ricerca iconografica dona sempre sorprese e non finisce mai di arricchire la comprensione del tempo in cui l’immagine si colloca oppure nel tempo in cui dialoga con noi; ci fosse bisogno di conferma, basta prendere il saggio di Stefan Bollmann, docente all’Università di Monaco di Baviera, intitolato Le donne che leggono sono sempre più pericolose, edito da Rizzoli e con prefazione della scrittrice emergente Silvia Avallone. Il titoletto che apre il primo capitolo peraltro parla chiaro: Chi sa leggere ci vede due volte.

Geoeditorie

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2011

di Giovanni Peresson

Nel 2000 erano 599 i titoli pubblicati dalle case editrici italiane e tradotti da lingue (ed editorie) che non fossero quelle di lingua inglese, tedesca, spagnola o francese. Dieci anni dopo questo valore si attesta attorno ai 700 titoli/anno (696, ma 709 nel 2005). Numeri che sintetizzano, meglio di molti discorsi, quello che è avvenuto in questi anni in una parte non piccola dell’editoria italiana: la scoperta e l’esplorazione di editorie e letterature diverse da quelle con cui le case editrici italiane si erano storicamente interfacciate tra fine ‘800 e per tutto il ‘900, secondo ben precisi e ampi cicli storici.  

Il diritto alla lettura

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2011

di Renato Esposito

Lo scorso 25 maggio si è svolto in Trento un interessante convegno sul tema Tutela del diritto d’autore e diritto di leggere delle persone con disabilità visive, organizzato dal Dipartimento di scienze giuridiche della locale Università. Un tavolo di relatori composto da giuristi e da rappresentanti del mondo delle biblioteche e dei disabili, con la moderazione di Simonetta Vezzoso dell'Università di Trento, ha svolto un’approfondita analisi delle esigenze delle persone con handicap della vista nel momento in cui si rapportano all’offerta editoriale italiana (e straniera) e, più in generale, ai contenuti a cui è necessario accedere per motivi di istruzione e formazione personale e professionale.  

Il lettore di e-book

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2011

di Emilio Sarno

Cosa sappiamo oggi del lettore di e-book? Qual è il suo profilo socio demografico, il rapporto che ha con i libri (e la lettura) tradizionale, o con i canali di vendita, fisici o di e-commerce? Interrogativi a cui non è semplice rispondere in quanto siamo – soprattutto in Italia – nelle primissime fasi di sviluppo di questo mercato, e i numeri «piccoli» rendono arduo procedere alla creazione di campioni sufficientemente solidi per indagare e articolare meglio il profilo del lettore. Ma procediamo con ordine.  

Il nuovo che avanza...

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2011

di Raffaele Cardone

Il primo catalogo di Amazon Publishing distribuito alla Book Expo America non ha niente di minaccioso, nessun autore blockbuster, né offerte commerciali imbattibili, né idee innovative. Eppure, non è necessario leggere tra le righe: l'ingresso di Amazon nel publishing è uno di quegli avvenimenti che potrebbe entrare nei libri di storia. Di storia dell'editoria americana, ma anche di storia della cultura, visto che Amazon è, insieme a Google, Apple e Facebook uno degli attori principali dell'industria dei contenuti, globalizzata e digitale, del commercio elettronico, della convergenza sui nuovi media, ed espressione di una capacità imprenditoriale che ha saputo creare un modello di business imbattibile, almeno fino ad adesso.

Imparare il cinese

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2011

di Redazione

È stato ripetuto più volte: la manualistica e le opere di reference sono tra i prodotti editoriali più adatti a essere trasferiti e consultati sui dispositivi di lettura digitali, specialmente su smartphone e tablet. Non a caso, i primi e-book e le prime applicazioni sono state dizionari, guide turistiche, manuali di cucina. Anche nel campo della parascolastica sono ormai diversi gli esempi di esperimenti multimediali di vari editori che hanno trasformato i propri prodotti cartacei in versione digitale, talvolta simile, talvolta completamente diversa dal formato libro

Incontrare l'altro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2011

di Lorenza Biava

Capire l’altro e saper interpretare usi e culture un tempo lontane e oggi a pochi passi da noi nelle nostre città, nelle scuole e in televisione, non sembra più essere solo il frutto di una sana curiosità verso l’altro ma anche e soprattutto una priorità dettata dal bisogno di saper decodificare correttamente il presente. A partire da fenomeni sociali ma anche seguendo la rotta di temi e vicende che affollano le pagine dei quotidiani – dall’esodo dei migranti libici a quello delle popolazioni est europee – il bisogno di adattare vecchie chiavi di lettura e di trovarne delle nuove ha sempre più una risposta nella proposta culturale formulata dalle case editrici focalizzate sull’interculturalità.  

L'elefante in salotto

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2011

di Redazione

È una verità universalmente nota che quando qualcosa scombina equilibri consolidati si tende naturalmente a comportarsi come se questa non esistesse. E per il più lungo tempo possibile, se ci si riesce. Ricadiamo, insomma, nel più classico dei teoremi, quello dell'elefante in salotto: tutti sono consapevoli della sua ingombrante presenza ma ognuno lo ignora. Sostituiamo ora al nostro elefante il libro elettronico e immaginiamo che al posto di divani e tappeti ci siano libri e scaffali: ecco comporsi il rebus (in)solubile dell'e-book in libreria. Come risolverlo?

Libri e vino a Bruxelles

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2011

di Redazione

Sapessi quant'è strano a Bruxelles vendere libri in italiano... Ma non «troppo» strano, devono aver pensato Jacopo Panizza e Nicola Taricco, rispettivamente 37 e 40 anni, quando hanno deciso di aprire una libreria nella capitale belga nel 2007. Bruxelles, in effetti, può contare su di un indotto di giovani italiani in perenne rinnovamento (gli stages della Comunità Europea, in primo luogo), oltre ad una comunità di italiani di seconda e terza generazione che – almeno con la lingua degli avi – non hanno tagliato i ponti.  

Luoghi di cultura?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2011

di Martina Gonano

Le librerie suscitano nel lettore un'attrazione irresistibile: davanti a una vetrina non riesce a resistere alla tentazione di entrare e curiosare tra i volumi, analizzare gli scaffali, sfiorare le copertine; ma non solo: il lettore si guarda intorno, cerca lo sguardo di altri lettori, l'approvazione del libraio, il comune biasimo verso l'ennesimo instant-book. Se c'è un sogno che accomuna lettori e librai è che la libreria diventi uno spazio di incontro e di dialogo intorno ai libri, amore condiviso.  

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