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Ediser

Coffee table apps

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2011

di Raffaele Cardone

Una premessa necessaria. Le previsioni dei più convinti sostenitori del tablet come device unico per gli e-book non si sono per ora avverate. Un'indagine dell’istituto di ricerca Pew dello scorso giugno, e riferita al solo mercato statunitense, rileva che i possessori di un e-book reader sono cresciuti dal 6% al 12% tra novembre 2010 e maggio 2011, mentre i possessori di tablet sono passati dal 6% del gennaio 2011 al 7% dello scorso maggio. Se è vero che in queste circostanze è la tecnologia che guida il mercato, ovvero che, più che l'offerta di e-book, è la diffusione dei reader a far crescere i consumi di editoria digitale (va da sé, le due cose sono correlate), è anche vero che bisogna prendere in considerazione altri fattori.

Dalle scintille al fuoco

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2011

di Redazione

Nel XXI secolo la digitalizzazione svincola i contenuti dal supporto e determina una maggiore convergenza tra i media. Le case editrici divengono sempre più centri multimediali, mentre gli editori di videogame pubblicano libri (ne è un esempio l'islandese CCP) e le emittenti televisive creano dalle loro storie nuovi mondi narrativi, come la BBC con Tracey Beaker. Così i contenuti non sono più materia prima solo per settori economici come l'editoria e i mass media, ma un bene sempre più ambito da chi opera nel mercato delle nuove tecnologie.

Fermo immagine

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2011

di Redazione

«La fotografia non mostra la realtà, mostra l’idea che se ne ha». Neil Leifer ha ragione, ciò che rappresenta una foto è condizionato dalla nostra percezione della realtà. Ma cosa sarebbe il mondo senza fotografia? Senza la possibilità di fissare nella memoria (e nella storia) momenti, luoghi, persone, emozioni che altrimenti andrebbero facilmente perduti? La creazione di un archivio fotografico e la sua conservazione, sia per motivi personali sia professionali, costituisce un rifugio sicuro di una parte di vita e di storia, e ciò è ancor più vero quanto più lungo è l’arco di tempo ricoperto.

Il futuro della libreria

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2011

di Raffaele Cardone

La vendita di Waterstone's a A&NN Group, una società controllata dal tycoon russo Alexander Mamut, scrive un nuovo capitolo nel movimentato panorama delle grandi catene librarie. Barnes & Noble in vendita, Borders in fallimento, dopo aver chiuso due anni fa la filiale inglese, sono i segnali più visibili del declino e della scomparsa di molte grandi catene nei due principali mercati a prezzo libero, quello statunitense e quello del Regno Unito. Ogni fallimento, cessione, acquisizione fa in realtà storia a sé. Ma i nemici del retail librario «tradizionale» sono gli stessi per tutti: Amazon e il commercio on line, la concorrenza dei supermercati, il crollo di cd e dvd e, più recentemente, gli e-book e la crisi dei consumi.

Integrazione 2.0

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2011

di Andrea Angiolini

Quando parliamo di editoria universitaria ci troviamo di fronte a due universi paralleli, sia pure con alcuni punti di contatto: quello della produzione per la ricerca (monografie e riviste) e quello della produzione di manualistica. Questi due segmenti hanno alcuni tratti in comune ma anche molte differenze sostanziali che si riverberano sull’offerta digitale. Ciò che condividono è il cambio di paradigma che ha investito il mondo universitario: la trasformazione della comunicazione accademica, della lettura e dello studio, che tendono sempre più a spostarsi e completarsi in rete. Qui, per la spinta della tecnologia, anche il testo si modifica: diventa interattivo, acquisisce possibilità di aggiornamenti rapidi e continui, comporta nuove modalità di utilizzo. Tra l’altro, in questo scenario, gli editori sono costretti a confrontarsi con attori nuovi, innanzitutto tecnologici, che assumono un ruolo nella filiera editoriale, modificandone le regole.  

L'editoria diventa museo

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2011

di Laura Re Fraschini

Nel nostro Paese assai ricco di arte e cultura c’è una categoria di musei, quelli dedicati alla storia del libro e dell’editoria o all’arte tipografica in genere, di cui non si sente spesso parlare. Il primo libro, la Bibbia delle 42 linee, si sa, ha visto i suoi natali a Magonza dove infatti lo celebra uno dei più importanti musei di storia del libro europei e, forse, mondiali. Ma dalla Germania, l’arte della stampa si è presto diffusa anche nel Belpaese dove si attesta, a Subiaco, vicino Roma, già dal 1464. Oggi nel luogo in cui i pionieri Pannartz e Sweynheym hanno dato inizio alla storia tipografica del nostro Paese sorge il Museo della Carta e della Stampa, uno dei 34 tra archivi, fondazioni e musei censiti dall’Associazione italiana musei della stampa e della carta che tramandano la fama dei mastri cartai e tipografi che per cinque secoli hanno permesso con la loro arte di trasmettere la cultura italiana nel nostro Paese e nel mondo.  

La legge sul prezzo

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2011

di Giovanni Peresson

È stato approvato il 14 luglio scorso il nuovo disegno di legge che regolamenta il prezzo dei libri. Il nuovo testo interviene a sanare le crepe che si erano aperte nel precedente provvedimento (l’art. 11 della legge 7 marzo 2001).

La seconda vita della 121

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2011

di Redazione

Questione di «più» e di «ex». Basterebbe questa sintetica definizione per dare l'idea di cosa sia accaduto al temporary shop Corraini di via Savona, passato nel giro di due anni da pop up store alla moda a libreria a tutti gli effetti consolidata nel tessuto culturale milanese. Ma se l'«ex» a cui dice addio è proprio la sua (es)temporaneità, il «più» che guadagna è tutto declinato in professionalità, vivacità culturale e attenzione all'utenza che, con la piccola libreria nata nel cuore del quartiere del design – i suoi 90 metri quadri ospitano circa 1500 titoli –, ha intessuto un rapporto strettissimo e a tratti, si direbbe, quasi simbiotico.

Libro fai da te

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2011

di Pasquale Falco e Paolo Ortelli

«It's also hard to ignore the writing on the wall, or, rather, the gigantic words written in the sky. Publishing is changing. Soon the main audience will be reading digitally. The reasons not to self-publish have rapidly dropped away. I am in control of my manuscript. I am in control of my cover. I am in control of the entire process, and as the creator of the work, I've got to think that's the way it should be» (Brett Battles, jakonrath.blogspot.com, 7 aprile 2011). Le parole di Brett Battles esprimono l’atteggiamento di una nuova generazione di autori anglofoni che prefigurano – e intendono interpretare – un vero e proprio cambio di paradigma per l’editoria.

Più simile del facsimile

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2011

di Emilio Sarno

Nel 2009, nel presentare ad Artelibro un progetto di indagine sul settore dell’editoria d’arte, l’Ufficio studi dell’Aie propose un modello che dimostrava la complessa articolazione che aveva assunto questo settore nel tempo (i materiali del report sono disponibili qui). L’ipotesi che stava dietro quel piano di ricerca – aggiornato e ampliato nell’edizione dello scorso anno di Artelibro (scaricabili liberamente) – era proporre da un lato l’aggiornamento annuale dei dati presentati nel 2009 (valore della produzione e del mercato, ecc.) e via via di comporre le parti mancanti della matrice.

Quale modello vincerà?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2011

di Lucia Folli

Sembra di ripetere lo stesso ritornello da tempo, e ogni anno la situazione appare più grave: l’editoria universitaria, nelle sue diverse ramificazioni (soprattutto nell’ambito professionale, ma anche nella varia), continua a vivere in uno stato di crisi. Non ha aiutato peraltro l’attuale riforma che, se da un lato si è sforzata di ridurre la proliferazione dei corsi, dall’altro ha ulteriormente tagliato le risorse messe a disposizione per l’acquisto di collezioni e testi da parte delle biblioteche universitarie da un lato, e per lo sviluppo di University Press dall’altro, realtà di rilievo in tutti i Paesi occidentali più evoluti. Senza dimenticare le fotocopie….

Sconto & servizio

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2011

di Redazione

Nel 2010 due sono i fatti che hanno segnato il mercato italiano del libro. Il primo è la nascita di un mercato degli e-book. Magari è ancora piccolo (o più piccolo rispetto a quello che molti si attendevano). Ma è un mercato che c’è, esiste, e non può che crescere; in cui è inevitabile stabilire accordi con i player globali (ne è un esempio il recente accordo Mondadori-Amazon per rendere disponibili i titoli del gruppo su Kindle).

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