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Libri di Raffaele Cardone

Harry Potter e il Principe al 50%

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2005

di Raffaele Cardone

Record di vendite polverizzati, un brand planetario che è diventato più che una serie di libri un fenomeno di costume. E ancora film, merchandising, edizioni piratata, e non, tradotte nelle lingue più strane. Harry Potter sembra trasformare in oro tutto ciò che tocca, ma proprio per il giro d'affari che è capace di creare genera anche sconquassi nelle fragile e sempre più concentrata filiera editoriale. Ai primi di settembre naviga ancora nella top ten delle classifiche mondiali, specialmente di quelle dei Paesi di lingua inglese, ma Harry Potter and the Half-Blood Prince ha battuto anche altri, preoccupanti record.

Barcellona contro Madrid

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2006

di Raffaele Cardone

Lo storico testa a testa che oppone l’editoria madrilegna a quella di Barcellona non ha equivalenti in Europa. I due poli editoriali spagnoli si contendono diversi primati che lasciano in secondo piano le coordinate linguistico-culturali, per quanto «l’irridentismo» catalano sia ancora molto forte e faccia sentire la propria presenza nella vita sociale e politica di tutta la Spagna. Solo per fare alcuni esempi, Madrid è la casa del gruppo Anaya (secondo gruppo spagnolo, partecipato da Hachette) e di Santillana (con sigle importanti come Alfaguara e Taurus); a Barcellona sono i quartieri generali dei gruppi Planeta, RandomHouse Mondadori, Ediciones B, così come di altre sigle e gruppi più piccoli ognuno a suo modo protagonista della scena libraria.

Francia: le evoluzioni del mercato

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2006

di Raffaele Cardone

L’editoria francese vue de haut è molto differente da quella che era fino al 2000. All’epoca, Havas e Hachette si contendevano la leadership assoluta (rispettivamente, con il 25,1% e il 17,1% del mercato) e, insieme a sei altri gruppi più piccoli – France Loisirs (il club del libro di Bertelsmann), Albin Michel, Gallimard, Flammarion (acquisita da Rcs alla fine del 2000), Le Seuil e Reed Elsevier – rappresentavano i più importanti attori del mercato. In poco più di cinque anni la situazione è cambiata radicalmente, sia per il differente peso dei grandi gruppi sul mercato interno e internazionale, sia per la nascita o la forte espansione di nuovi soggetti editoriali.

Festival, se li conosci non li eviti

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2007

di Raffaele Cardone

Dovrebbe essere confortante sapere che l’Italia è riuscita a costruire in dieci anni – dalla nascita di Festivaletteratura a Mantova e di Chiaroscuro ad Asti, estate 1996 – un calendario di festival culturali (in qualche modo vicini all’editoria libraria) che non sfigura nel più ampio scenario europeo. Ma non è così. Le polemiche, in genere, trovano spazio nelle terze pagine e nei supplementi all’inizio e alla fine della «stagione», che si apre in tarda primavera e si chiude a metà autunno. Agli strali contro la spettacolarizzazione della cultura si è aggiunta, più recentemente, l’insofferenza per la crescita del numero dei festival, responsabili, secondo alcuni tra librai, intellettuali e giornalisti, di sottrarre risorse economiche alla promozione della lettura, o al sostegno delle piccole e medie librerie o delle biblioteche.

I mogul del libro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2007

di Raffaele Cardone

Comporre una mappa dell'editoria mondiale è molto più che compilare una semplice classifica. E questo perché l'industria libraria è per molti aspetti lo specchio dei consumi di prodotti culturali di una nazione; nella fotografia dei mercati si può leggere anche l'investimento in cultura e formazione, e tanto altro ancora.

Internazionale a Ferrara

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2007

di Raffaele Cardone

La rassegna - una tre giorni con i giornalisti di tutto il mondo - nasce dall'incontro di menti illuminate, a partire dalla sua genesi, che ha seguito un percorso inverso rispetto a quello praticato da tutti i festival....

Alla fiera della creatività

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2007

di Raffaele Cardone

Difficile da inviduare, alla seconda edizione del festival della creatività, la coerenza interna di una manifestazione che accumula protagonisti, eventi, settori espositivi in un'intenzione che appare più fieristica che festivaliera.

Sistema «Internazionale»

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Febbraio 2008

di Raffaele Cardone

Terzo compleanno per Fusi Orari. La casa editrice libraria nata da una costola di «Internazionale», il settimanale che porta in edicola «Ogni settimana il meglio dei giornali di tutto il mondo», è tra le realtà più interessanti della piccola editoria italiana. Innanzitutto perché, pur essendo un marchio autonomo e riconoscibile non è un corpo separato dalla rivista ma, anzi, vive una sorta di armoniosa relazione simbiotica.

Quattro domande sull'e-book

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Marzo 2008

di Raffaele Cardone

Alcune considerazioni su che cosa promette e che cosa può ragionevolmente mantenere l'e-book di seconda generazione tra nuovi dispositivi, formati differenti e convergenze strategiche. Ma il lettore ne avrà davvero bisogno?

I mogul del libro. Un anno dopo

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2008

di Raffaele Cardone

La nuova indagine offre diversi piani di lettura: permette di capire quanto vale e dove sta andando l'industria mondiale del libro, verso quali settori si stanno orientando le grandi holding dell'editoria e, non ultimo, chi ha in mano l'universo dell'editoria professionale e chi il mondo dell'educational.

Prezzo fisso e prezzo magico

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2008

di Raffaele Cardone

Dalle acque agitate dei mercati inglese e francese qualche buono spunto per pensare al futuro.

I persuasori occulti del viral marketing

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2008

Autori vari

Le iniziative legate al marketing virale si sono moltiplicate in ogni angolo del pianeta libro (e non), accelerate dalla diffusione esponenziale dei social network e dalle potenzialità attribuite a quelle che sono, in buona parte, la versione telegrafica proprio di quelle chiacchiere da aperitivo, ma deprivate sia della componente socializzante, sia di cocktail e salatini.

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