Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Ediser

Bargain!

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2011

di Raffaele Cardone

Vendere libri usati, bargain e al 50% è un’opzione che il libro digitale spazzerà via. Ma finché c'è carta, libri usati, code di tiratura e librerie indipendenti il libro al 50% vive. Vive, contro tutte le contingenze dei mercati internazionali a prezzo libero, che hanno completamente alterato la percezione del prezzo, ma è sopravvissuto anche all'ondata dei collaterali, e prima ancora all'espansione dei formati mass market e, dopo, alla girandola del 3 x 2 in UK e all'offerta scontata di Amazon.

Catalogare gli e-book

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2011

di Redazione

Si chiama e-kitab (kitab in arabo significa «libro») ed è il catalogo degli e-book in commercio in Italia realizzato da Informazioni Editoriali. Si tratta di un nuovo database specifico per i libri elettronici che permette di gestire tutte le informazioni bibliografiche e commerciali peculiari per questa tipologia di prodotto.

Come nasce un fumetto?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2011

di Redazione

Come nasce un fumetto? Cosa succede dal momento in cui l'autore ha l'idea al momento in cui il lettore decide di comprare il libro? Ci aiuta a scoprirlo Omar Martini, il fondatore della casa editrice bolognese Black Velvet nata nel 1997 e che da circa un anno è entrata a far parte del gruppo editoriale Giunti.  

Comics digitali

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2011

di Redazione

Nel sempre più popolato mondo delle applicazioni, editoriali e non, si trovano ovviamente anche i fumetti. Ma cosa si intende quando si parla di fumetto digitale? Sono almeno due i significati che più o meno consapevolmente si attribuiscono al termine «digicomic»: il primo indica la fruizione digitale di un fumetto tradizionale su una o più piattaforme (dal Web alla Psp, a device di nuova generazione come l’iPad); il secondo si riferisce ad un prodotto nuovo e ibrido, più correttamente chiamato motion comics, dove oltre al consueto mix di disegno e racconto si affianca una parte interattiva che sfrutta le nuove potenzialità digitali fino a trasformare il fumetto in una forma di animazione.

Creare l'app

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2011

di Ilaria Barbisan

Il mercato dell’editoria italiana è stato in questi ultimi anni «travolto» dalla possibilità di declinare (e commercializzare) in modo differente i propri contenuti, a seguito dello sviluppo del digitale, sia in termini di sviluppo software e applicativi, sia come diffusione di supporti hardware. Gli editori hanno dovuto ripensare quindi a tutto il proprio processo produttivo, in modo da creare contenuti che potessero essere facilmente resi nell’abituale formato cartaceo del libro piuttosto che come e-book (nei più diffusi formati di ePub e pdf).  

Digital is the way

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2011

di Ilaria Barbisan

L’aver ripensato a una nuova formula di Editech, diversa da quella della prima edizione del 2008, è indicatore della velocità con cui, in appena tre anni, sia cambiato e stia cambiando il mondo editoriale. Un mutamento che si riflette nel continuo dibattere su tutti i media di editoria digitale e soprattutto di e-book, nonostante i diretti protagonisti del settore sappiano benissimo che il libro elettronico è solo una «sineddoche» del mondo digitale («GdL», 05, maggio 2011, pp. 12-14), che in Italia non ha ancora un mercato tale da giustificare tanto clamore e tanti rumors.

Fare i librai a Verbania

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2011

di Redazione

Undici. Diciotto. Ventitre. Numeri da giocare al lotto? Forse, assieme a «1968». Queste sono le età che hanno i tre fratelli Margaroli – Giovanni, Emilia e Pieranna – nell’anno in cui il loro papà li coinvolge nell’acquisto e l’avvio di una piccola bottega nel centro di Verbania, in quella che diventerà successivamente Piazza Aldo Moro. L’idea? Vendere libri.  

Gestire la casa editrice

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2011

di Dario Dati

Il digitale ha investito il mondo dell’editoria libraria italiana costringendo gli editori a rivedere e ripensare la propria offerta e il proprio flusso di produzione. Gli investimenti tecnologici necessari spesso alzano le richieste e le aspettative degli editori per quanto riguarda gli strumenti di gestione della propria casa editrice, che devono essere flessibili da una parte, ma quanto più automatici e integrati con le moderne tecnologie dall’altra.

Il fumetto e il nucleare

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2011

di Laura Novati

Molti tra i più famosi manga, come ad esempio Ken il guerriero di Tetsuo Hara e Buronson, nato negli anni ’80, sono ambientati in paesaggi apocalittici, in mondi in cui la devastazione nucleare ha prodotto desolazione deserto e morte; ma anche la serie più famosa di anime, o film d’animazione, dedicata a Godzilla (di cui esistono 29 versioni, più un remake Usa del 1998 e un altro annunciato per il 2012) ha avuto origine da una tragedia: un incidente nucleare avvenuto nel 1954, quando gli Usa fecero esplodere una bomba all’idrogeno e un marinaio di un peschereccio giapponese fu ucciso dalle radiazioni.

Il modello delle licenze

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2011

di Beatrice Cunegatti

Gli editori sono ormai esperti nell’usare Internet come vetrina globale: da lungo tempo nei siti web sono esposti i più diversi prodotti editoriali (variamente corredati di schede illustrative, link e commenti) che possono essere ordinati dai lettori / clienti con procedure completamente on line. Fino a qualche tempo fa, per altro, una volta effettuato via rete l’ordine, al cliente del negozio «virtuale» continuava ad essere recapitato un libro «materiale», stampato su carta; la vera innovazione consiste invece oggi nella messa a disposizione del lettore di contenuti editoriali, quali gli e-book, tramite operazioni di downloading esclusivamente on line.

Il non book cambia

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2011

di Sandro Pacioli

Sul sito dell’Istituto Luce ci si può imbattere in un filmato dal titolo Libri calze e pop corn. Le librerie diventano luoghi di ritrovo (http://www.archivioluce.com/archivio/, a pagina 14). Un cinegiornale (7G numero 50020, 2’58”) presentava un fenomeno che aveva incuriosito i cineoperatori di questa nota rubrica cinematografica (veniva proiettata in sala assieme alla pubblicità e ai prossimamente, prima del film). Alcune librerie di Roma – la Feltrinelli di via del Babbuino, La libreria dell’Oca – assieme ai libri avevano iniziato a vendere anche tazze, cravatte, adesivi, manifesti, ecc. Oppure offrire tazze fumanti di vin brulé: anno 1966.

Il tempo di un caffè

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2011

di Redazione

Se n’era già parlato, quando il progetto era partito negli Stati Uniti. Ora, per la prima volta, anche il nostro Paese si trova all’avanguardia e può definirsi pioniere in una tecnologia innovativa per quanto riguarda la distribuzione dei contenuti editoriali. Ciò grazie ad un accordo siglato tra Promedia solutions – società appartenente al Gruppo Vincenzo Bona, che lavora da oltre 30 anni con gli editori di libri e che fornisce i servizi che occorrono loro in quest’era digitale – e On Demand Books, società americana che la stessa Promedia rappresenta in Italia.

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.