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Ediser

Come si evitano i filtri antispam?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2015

di Alessandro Merloi Grazioli

L’e-mail ha cambiato in maniera definitiva e radicale il nostro modo di lavorare tanto che le potenzialità comunicative e di relazione di questo strumento non sono passate inosservate ai marketer: avere un punto di contatto diretto e personale al quale recapitare in tempo reale le proprie comunicazioni commerciali è un’opportunità alla quale è difficile rinunciare. Con l’avvento della comunicazione commerciale via e-mail si sono però palesati i primi problemi legati all’abuso di questa pratica. Le comunicazioni commerciali non richieste e invasive sono diventate spam e i grandi provider di servizi di posta elettronica si sono da tempo attrezzati per limitare i danni derivati dagli abusi perpetrati dagli «spammer» professionisti, creando degli automatismi in grado di individuare le potenziali e-mail non desiderate e agendo di conseguenza.

Diario da Readmagine

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2015

di Nicola Cavalli

Il 12 giugno a Madrid si è conclusa Readmagine, la settimana dell’innovazione digitale dei libri e della lettura, durante la quale i vari attori del mondo editoriale digitale hanno avuto la possibilità di dialogare sulle novità del settore. La manifestazione ha avuto luogo alla Casa del Lector, sede della Fondazione Germán Sánchez Ruipérez. Il programma di Readmagine ha previsto alcuni importanti eventi, come il meeting dei distributori digitali europei – uno degli appuntamenti del progetto Tisp – e il campus EmprendeLibro #4RTSE, dedicato alle startup culturali.

Fado, saudade e... librerie

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2015

di di Valeria Pallotta

Il 14 giugno si è conclusa l’85esima edizione della Fiera del libro di Lisbona che ha contato un totale di 271 padiglioni – 21 in più rispetto al 2014 – e più di 100 mila titoli. La Fiera, che ebbe origine nei primi anni Trenta, rappresenta uno dei più antichi eventi culturali del Portogallo. Organizzata dall’Associação portuguesa de editores e eivreiros, la Fiera assegna ciascun padiglione alle varie case editrici e una serie di isole dedicate a presentazioni di libri, letture di poesie, racconti per l’infanzia, maratone di lettura, workshop e sessioni di firmacopie. Novità di quest’anno sono state lo «show cooking» e lo riuscito accampamento per bambini con letture serali di storie.

I modelli di business di Aldo Manuzio

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2015

di Edoardo Barbieri

Chi cerca di fare storia dei fenomeni culturali – siano essi arte o letteratura, cucina o libri – è posto spesso di fronte a un’alternativa interpretativa: meglio pigiare il piede sul tema della discontinuità e della rottura o su quello della continuità e della progressiva trasformazione? Nel primo caso si rischia di misconoscere i cosiddetti fenomeni di lunga durata, nell’altro di appiattire ogni novità. Pur non confondendo i dati (e le date!), è però sempre utile riconoscere l’identità o la somiglianza di determinate linee di tendenza che mostrano come certi fatti si ripetano in circostanze in qualche modo analoghe. Passano cioè i secoli, ma gli uomini non cambiano poi molto.

I numeri della produzione

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2015

di Emilio Sarno

L’andamento consolidato della produzione nel primo quadrimestre, tra segni mensili «+» e «–», resta sostanzialmente allineato a quello del 2014. Gli e-book oramai rappresentano l’81% dei titoli di carta usciti nel mese.

Il non book per le catene

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2015

di Paola Sereni

Il non book è ormai una risorsa imprescindibile per le librerie e non è un caso che, anche in virtù di margini che oscillano tra il 40% e il 50%, le principali catene librarie stiano progressivamente aumentando gli spazi dedicati alle merceologie alternative. Se fino a qualche anno fa a farla da padrone era la cartoleria – che per altro rimane la linea di maggior successo – oggi gli assortimenti sono molto più vari e per essere gestiti in maniera redditizia richiedono lo sviluppo di professionalità dedicate.

Il rabbino e l’editore

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2015

di Giovanni Peresson

Il colpevole è il tempo. Se il numero di lettori tra 2010 e 2014 si è ridotto di 2,7 milioni di persone l’indiziato principale è il tempo: meno tempo per leggere un romanzo, maggiore concorrenza che proviene da App scaricate sul proprio smarthphone, da WhatsApp, dalla tv e da internet. Il tempo è una risorsa limitata per chiunque e all’interno dell’arena vince chi offre il modo migliore per occuparlo. I prodotti incorporano servizi che permettono di risparmiare tempo: dalle cialde dei caffè all’insalata già lavata. Soprattutto la concorrenza è in quella parte della giornata che una volta etichettavamo come «tempo libero». La lettura – di libri, ma lo stesso vale per l’informazione – si trova oggi a concorrere con altri mondi non meno narrativi: Facebook, WhatsApp, o Instagram sono vissute come grandi narrazioni dalle diverse «tribù» che affollano la modernità liquida.

Il visual merchandising per la libreria

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2015

di Beatrice Rizzi

Il comportamento d’acquisto del consumatore è in continua evoluzione: si è passati dall’acquisto programmato per soddisfare un bisogno, soprattutto quello primario, ad un acquisto più d’impulso che, per concretizzarsi, necessita di uno stimolo emozionale. A questi cambiamenti risponde il visual merchandising che unisce in sé estetica, marketing e psicologia con l’obiettivo di contribuire a migliorare la redditività dello spazio dei punti vendita. Molti brand famosi del mondo del fashion devono il loro successo all’applicazione dei criteri di visual merchandising che hanno contribuito a creare ambienti dove si può vivere una shopping experience emozionale. Questi stessi principi possono essere utili spunti anche per aiutare i librai a rinfrescare i propri punti vendita. Molti conosceranno i negozi monomarca di Ralph Lauren di New York. Dietro alla ricchezza di questi ambienti c’è il preciso obiettivo si indurre il cliente ad immaginare di appartenere al mondo dei vip, coccolandolo e facendolo sentire importante (anche se poi la maggior parte degli acquisti di chi vi entra si orienta verso i prodotti più basic, come per esempio la classica polo).

La difficile arte di leggere

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2015

di Michele Miozzo

Leggere è un’attività che ci accompagna da quando siamo bambini. Che si parli del nostro libro preferito, del menu del ristorante o di un sito Web, infatti, il nostro cervello è continuamente sollecitato da stimoli che, secondo le neuroscienze, sono in grado di modificarne il comportamento.

La versione di Marta Baroni:libri e vacanze

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2015

di Marta Baroni

Una divertente tavola firmata da Marta Baroni sul rapporto tra i libri e l'estate. Per i più piccoli, luglio e agosto sono anche i mesi dei compiti delle vacanze... ma c'è sempre la possibilità di rilassarsi con un libro di avventura!

Lessico digitale

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2015

di Lorenza Biava

Dalle tavolette d’argilla sumeriche ai tablet, i dizionari ne hanno fatta di strada eppure, nonostante le tradizioni che cambiano, continuano a rappresentare uno strumento autorevole per le nuove generazioni. Per raccontare il cambiamento in atto in questi prodotti ma anche nelle redazioni lessicografiche abbiamo intervistato Carlotta Biancani, John Johnson e Beata Lazzarini delle redazioni lessicografiche Zanichelli ed Elena De Leo, responsabile dell’area dizionari e dell’area multimediale di Loescher.

Perché i metadati fanno vendere più libri

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2015

di Anna Lionetti

Si dice che i metadati siano il libraio del Web. In apparenza una metafora forte, ma forse non troppo: già uno studio Nielsen del 2012 sottolineava con dovizia di dati statistici il legame virtuoso tra qualità dei metadati e incremento delle vendite. Tre anni dopo, il principio rimane valido e l’accento si pone ormai sulla necessità di diffondere metadati completi e accurati già a monte della filiera, a cominciare da chi produce i contenuti ed è (in teoria) il loro più affidabile messaggero, ossia l’editore. Nell’area del commercio digitale di libri (e-book e non) i metadati sono infatti il primo punto di contatto dell’editore con il suo pubblico.

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