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Ediser

L’Italia criminale che piace ai giallisti

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di Lorenza Biava

Se è vero che in Italia un italiano su due ha un libro nel cassetto, è molto probabile che il libro in questione sia un giallo. Un tempo considerata una letteratura di «serie b», oggi gialli, noir e thriller (perché le differenze, anche se sottili, ci sono!) rappresentano circa il 3% dei libri pubblicati in Italia nell’ultimo anno. In prevalenza si tratta di gialli e noir (in totale nel 2014 parliamo di 1.127 titoli) ma anche il genere thriller-suspence se la cava con gli oltre 760 titoli che sono finiti sugli scaffali delle librerie l’anno scorso.

La versione di Marta Baroni: l'Italia dei festival

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di Marta Baroni

Marta Baroni propone una simpatica carrellata dei visitatori più comuni in cui ci si può imbattere visitando festival letterari e fiere del libro: dai fan di Zerocalcare ai compratori compulsivi.

Oltre la siepe: essere librai nel Profondo Sud

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di Elena Refraschini

«Il Giornale della libreria», questo mese, si immerge nell’atmosfera calda e umida del Sud degli Stati Uniti: la terra del blues, del jazz, ma anche di alcune delle librerie indipendenti più antiche e ammirate del Paese. Abbiamo infatti chiacchierato con due tra gli imprenditori più apprezzati del settore: Emöke B’Racz, fondatrice di Malaprop’s ad Ashville, nella Carolina del Nord, e Richard Howorth, fondatore di Square Books a Oxford. Entrambe le librerie sono state nominate Bookstore of the Year dal magazine on line «Publishers Weekly», rispettivamente nell’anno 2000 e nel 2013.

Parascolastica: la parola agli editori

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di Marco Pondrelli

Dopo aver ascoltato il punto di vista degli insegnanti, abbiamo chiesto ad alcuni editori attivi nel settore di fare con noi il punto sulla situazione e sull’andamento dei principali prodotti parascolastici. Abbiamo quindi intervistato tre importanti protagonisti del settore – De Agostini Scuola, Mondadori Education e Il Capitello – che ci hanno fornito un quadro approfondito delle peculiarità e delle condizioni di mercato di questo particolare segmento dell’editoria scolastica raccontandoci le criticità e le previsioni per gli sviluppi futuri di questi prodotti editoriali.

Parascolastica: la parola agli insegnanti

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di Antonio Lolli

Dizionari, libri per le vacanze, eserciziari, ma non solo: la parascolastica è un settore particolarmente vario in cui rientrano strumenti anche molto diversi tra di loro. Con l’introduzione delle prove Invalsi per la valutazione del livello di apprendimento degli studenti, inoltre, sono nate nuove esigenze didattiche a cui gli operatori della formazione hanno dovuto dare una risposta. Abbiamo così chiesto a tre docenti, attivi in differenti realtà educative, di mettere in luce la loro considerazione sugli strumenti che costituiscono questo segmento di mercato e le esperienze che derivano dall’utilizzo di tali prodotti.

Primi segnali dal 2015

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di Giovanni Peresson

Come si è chiuso il 2014 per il mondo del libro lo sappiamo: -3,8% a valore (1,191 miliardi di euro nei canali trade) e -6,6% a volume (92,798 milioni di copie vendute). Si stima, inoltre, che gli e-book abbiano raggiunto circa 40 milioni di euro a valore (il 3,3% delle vendite trade), un po’ sotto rispetto alle attese (ma ricordiamoci che d’altra parte i «lettori forti» sono il 4,4% della popolazione con più di sei anni d’età pari a 3,4 milioni di persone, di cui il 29,7% sono over 55). I dati di chiusura dello scorso anno lasciavano già intravedere una prima fase di rallentamento nel restringimento del mercato che aveva contraddistinto il 2011 e gli anni successivi (da -1,1% del 2011 a -8,1% del 2012 a -6,0% del 2013 a -3,8% del 2014). Per accorgersene basta provare a fare un calcolo, forse poco ortodosso, ma comunque efficace: aggiungendo le vendite del nascente mercato e-book a quelle dei canali fisici, si nota come il calo del 2014 si riduceva a un -2,9%.

Pronti per Editech?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di Cristina Mussinelli

Nel 2014, secondo i dati Nielsen presentati al Salone, le vendite di libri on line hanno quasi raggiunto quelle della Gdo. Gli e-book non sono più un fenomeno separato ma fanno parte integrante del mercato e delle politiche editoriali delle case editrici. Il mercato dei libri per bambini è quello in maggiore crescita. Sempre più persone, ma soprattutto i millennials, che comprendono anche una vasta fascia di genitori, usano i social e i servizi on line per informarsi, scambiare informazioni e pareri e per acquistare prodotti culturali. L’edizione 2015 di Editech, dal titolo «Digital Marketing Day», si concentrerà quindi sulle nuove possibilità offerte dalle tecnologie per la promozione, la distribuzione e la vendita sia dei prodotti editoriali digitali sia di quelli cartacei, per poter permettere alle persone che in casa editrice operano nell’ambito della comunicazione e del marketing, nel commerciale, nell’ufficio stampa, ma anche ai librai e promotori, di comprendere meglio come sta cambiando il mercato.

Un aiuto per lo studio

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di Lorenza Biava e Antonio Lolli

Si fa presto a dire parascolastica, ma dietro a questa etichetta – come abbiamo visto – trova spazio una grandissima varietà di prodotti: supporti per lo studio individuale, materiali consigliati dagli insegnanti, dizionari, eserciziari, varie tipologie di strumenti per la didattica delle lingue, libri per le vacanze e così via, come ci raccontano, nelle pagine che seguono, alcune delle principali realtà editoriali attive in questo campo. Molti prodotti, anche per venire incontro alle esigenze della scuola, hanno iniziato ad affiancare alla carta piattaforme e strumenti digitali, ma per tutto ciò che rimane fisico, la libreria si conferma il luogo d’acquisto d’elezione. Qui si compra la maggior parte di ciò che consiglia l’insegnante, anche se i librai non riescono a garantire gli sconti proposti dalla Gdo e dai negozi on line.

W il bigino... nonostante il Web

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di Serena Baccarin

L’anno scolastico sta per volgere al termine e migliaia di studenti si preparano ad affrontare esami di stato e interrogazioni utili a difendere o a salvare la media. Un periodo certamente faticoso, ma di ampio respiro per i librai che hanno deciso di investire nel settore della scolastica e della parascolastica, con sensibili benefici in termini di fatturato. Librai che non leggono una minaccia nel proliferare di applicazioni e siti Internet dedicati, che entrano solo parzialmente in concorrenza con il segmento editoriale da loro trattato. In un orizzonte digitale in cui le fonti non sono sempre rintracciabili o verificabili, ciò che offre la rete oggi è un mondo ricco di informazioni all’interno del quale orientarsi può risultare particolarmente difficile. Anche in ragione di ciò, nell’ambito degli strumenti di supporto allo studio, il cartaceo sembra mantenere una posizione di preminenza, sostenuta da un’ampia offerta editoriale che spazia dal sunto al formulario, passando per i testi di preparazione alle prove Invalsi e alla maturità. Come ottimizzare la gestione della parascolastica in libreria? A parlarcene è Gianpiero Cillario, titolare con la moglie Paola della Libreria Essai di Torino, che a partire dalla sua esperienza ci propone cinque buoni suggerimenti.

A prova di e-book

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2015

di Gabriele Pepi

Si fa presto a dire contratto di edizione, ma l’avvento di e-book ed enhanced e-book ha evidenziato l’inadeguatezza della struttura del classico contratto per le stampe quando si tratta dei nuovi formati digitali. Come è naturale, in mancanza di un contratto tipico aggiornato, gli editori hanno individuato una serie di alternative. Ma quali sono le più valide? Lo abbiamo chiesto a Ivan Cecchini, esperto di diritto d’autore e contrattualistica editoriale, che ha fatto per noi il punto della situazione.

Amazon non è Godzilla

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2015

di Mark Piesing

«Amazon non è più così potente come sembrava e sta vivendo un momento di crisi» afferma Charles Arthur, ex technology editor del «Guardian». Se si dovesse pensare al luogo migliore dove annunciare l’inizio della fine di Amazon, la nemesi di questa industria editoriale, non potrebbe che essere la London Book Fair. Ed è proprio lì che Charles Arthur ha tenuto un illuminante intervento alla conferenza Publishing for Digital Minds. Secondo Arthur, Amazon non è più come Godzilla, l’enorme e violenta creatura anfibia distruttrice della civiltà, ma «piuttosto assomiglia a Ozymandias, il re dei re» del poema di Shelley, le cui parole «Ammirate, voi potenti, la mia opera e disperate!» sono rese ironiche dal passare del tempo e dal crollo del suo impero.

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