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Ediser

Alla ricerca di Oceani blu

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di Redazione

In un mare pieno di pesci, nessuno può crescere se non a danno dell’altro. Cosa fare quando il mercato di riferimento è troppo affollato? Secondo W. Chan Kim e Renée Mauborgne, autori di un testo classico del marketing Strategia oceano blu. Vincere senza competer, l’unica cosa che ha senso fare è cercare un mercato inesplorato, un nuovo oceano, blu appunto, dove la competizione si riduce a qualcosa di irrilevante in quanto la nostra azienda è l’unica a offrire un determinato prodotto o servizio. Giocare sulla diversificazione per cercare nuovi orizzonti e ridurre la pressione di una competizione che non porta veri margini a nessuno è proprio la strategia che le aziende del comparto grafico stanno cercando di portare avanti grazie a una profonda riflessione sui temi dell’innovazione promossa dall’omonimo gruppo di Assografici. Ne abbiamo parlato con Carlo Emanuele Bona, vicepresidente di Assografici con delega al tema dell’innovazione.

C’erano una volta i collaterali...

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di Emilio Sarno

C’era una volta… Potrebbe cominciare così un articolo dedicato ai collaterali, ovvero quei prodotti editoriali – che sono stati poi affiancati da Cd e Dvd – che nei primi anni del decennio scorso apparvero a molti come la strada maestra per contenere il calo delle vendite di quotidiani e periodici, l’emorragia di lettori e la concorrenza nella raccolta pubblicitaria da parte delle televisioni. «Prima comunicazione» li indicò allora come la «terza gamba» della stampa giornalistica: accanto alle vendite in edicola o in abbonamento e alla pubblicità. Gli stessi bilanci degli editori di libri enfatizzavano in quegli anni il contributo che la vendita di diritti – di narrativa prima, e di reference poi – o la fornitura di servizi di packaging editoriale portavano ai bilanci delle loro aziende.

Classifiche

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di Lorenza Biava

Nelle classifiche di questo mese accanto alle tante novità uscite in aprile – dal nuovo di Carlotto allo zibaldone di Sellerio, fino all’ultimo capitolo della saga di Percy Jackson – spiccano alcuni titoli di varia che, un po’ a sorpresa, accendono i riflettori sullo scaffale del self help. Il primo è Il magico potere del riordino. Il metodo giapponese che trasforma i vostri spazi e la vostra vita di Marie Kondo (Vallardi) che dallo scorso ottobre ha macinato posizioni sia nella classifica generale (dove ora è al quarto posto) sia in quella di varia (dove è primo) arrivando a vendere più di 2 milioni di copie in tutto il mondo e più di 150 mila solo in Italia. Più che un metodo, quello proposto dalla giapponese è una vera e propria fede, tanto che Kondo gira il mondo tenendo corsi per disordinati cronici e per uomini d’affari, mentre su Twitter e Instagram cresce la schiera di adepti che pubblicano foto delle proprie calze riposte sullo scaffale come Marie Kondo comanda. Un successo sancito anche dal «Time» che l’ha recentemente inserita fra le cento personalità più influenti del 2015 insieme ad altri quattro scrittori: Thomas Piketty, Malala Yousafzai, Chimamanda Ngozi Adichie e Haruki Murakami. Dal riordino compulsivo dell’armadio alla regolarità delle funzioni corporali il passo è breve, almeno nella classifica di Informazioni editoriali che in aprile registra in 14esima posizione (ma sicuramente è destinato a crescere) L’intestino felice. I segreti dell’organo meno conosciuto del nostro corpo, della giovane Giulia Enders (Sonzogno). Si tratta, anche qui, di un caso editoriale che in Germania, con oltre un milione di copie vendute in pochissimo tempo, si è piazzato stabilmente ai piani alti delle classifiche. Tradotto in 30 lingue, l’opera è una simpatica, ma anche seria, analisi di quanto l’ultimo tratto del nostro apparato digerente sia fondamentale per il benessere del corpo.

Geopolitica dell'export

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di intervista a Fabio Del Giudice

Uno degli strumenti principali per favorire la diffusione della nostra editoria fuori dai confini nazionali è rappresentato dagli incentivi alle traduzioni, una prassi largamente diffusa nelle principali editorie mondiali che, coprendo in tutto o in parte uno dei maggiori costi editoriali per l’edizione di testi di autori stranieri, aiuta gli editori esteri che ne fanno richiesta con la traduzione. I dati diffusi dal Ministero degli Affari esteri per l’ultimo biennio consentono di tracciare una mappa geo-editoriale dei Paesi da cui provengono le richieste e verso i quali sono stati destinati i contributi.

I numeri della produzione

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di Emilio Sarno

L’andamento consolidato della produzione libraria a marzo 2015 conferma la flessione della produzione rispetto all’analogo periodo del 2014: -3,4%. I prezzi risultano invece in leggera crescita, pari a +0,4%. Sul versante degli e-book i numeri sono radicalmente opposti: +66,5%. Da 7.427 titoli a 12.366.

Ibf: il rights center del Salone di Torino

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di Redazione

Lunedì 18 maggio ha chiuso i battenti la XXVIII edizione del Salone internazionale del libro di Torino con risultati molto positivi, anche confrontati con il 2014. All’interno della kermesse sta assumendo sempre maggiore importanza l’International book forum (Ibf), ovvero il rights center della Fiera, creato per favorire gli incontri mirati tra gli editori italiani e stranieri, gli agenti letterari e i produttori cinematografici e televisivi, provenienti da tutto il mondo. Gli editori italiani presenti al Salone hanno così la possibilità di accedere gratuitamente all’area e di creare una propria agenda di appuntamenti attraverso il profilo on line presente sul sito. L’ibf si inserisce in un progetto integrato più ampio dedicato all’internazionalizzazione della filiera dell’editoria, della grafica e della cartotecnica realizzato da Ceipiemonte (Centro estero per l’internazionalizzazione). Nel 2015, inoltre, è stato confermato il supporto e la collaborazione anche da parte di Ice, l’agenzia governativa finalizzata alla promozione all’estero e all’internazionalizzazione delle imprese italiane. Abbiamo chiesto a Emanuela Riccio, event manager dell’International book forum, di avere un quadro generale su questa attività sempre più fondamentale della manifestazione torinese.

Il Brasile non fa più boom

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di Pasi Loman

Negli ultimi anni, i professionisti del settore editoriale, presenti alle fiere internazionali di settore, hanno esaltato il boom del mercato editoriale in Brasile. Il Paese sudamericano è stato infatti invitato come ospite d’onore alle più importanti fiere internazionali, tra cui quelle di Francoforte, Bologna, Göteborg e Parigi. Storie riguardanti incredibili offerte a sei cifre negoziate in tempi rapidissimi e di dati di vendita dell’ordine delle centinaia di migliaia o addirittura milioni di copie hanno tenuto banco nei bar e negli uffici, da New York a Oslo. Malauguratamente, però, sembra che alla London Book Fair di quest’anno siano stati i risultati dei Paesi sudamericani di lingua spagnola a suscitare scalpore tra agenti e editori, non quelli del Brasile.

Il cantone delle librerie

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di di Valeria Pallotta

Pur contando solo 300 mila abitanti – praticamente la metà di una piccola provincia italiana come Como – il Canton Ticino conta più di 20 librerie distribuite per lo più tra Mendrisio, Lugano, Bellinzona e Locarno. L’assortimento di questi centri è vario e composito, dai libri pubblicati in Svizzera, in lingua italiana, francese o tedesca, a quelli editi in Italia o provenienti da altri Paesi, specchio di un Paese suddiviso in ben 26 cantoni per 8 milioni di abitanti, crogiuolo di immigrazione italiana (16%), tedesca (15%), portoghese (13%), francese (5,6%), serba e turca.

L’ecosistema Tolino e la sfida delle librerie

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di Redazione

Tutto nasce a Darmstadt, in Germania, nel campus Ricerca e sviluppo di Deutsche Telekom. È qui, infatti, la sede della grande azienda di telecomunicazioni in cui vengono concepiti i prodotti non strettamente legati alla telefonia, tra cui l’e-reader Tolino, uno dei pochi dispositivi in grado di competere con il Kindle di Amazon e commercializzato in Italia da Ibs. Tolino è stato lanciato in Germania l’8 marzo 2013, frutto dell’alleanza tra quattro dei principali player del mercato librario tedesco(Thalia, Weltbild, Hugendubel e Club Bertelsmann) e appunto Deutsche Telekom. Questa alleanza ha consentito alle librerie e agli editori di partecipare a un investimento che sarebbe stato impossibile da affrontare singolarmente, permettendo loro di focalizzare il lavoro sulla vendita e ed esternalizzando a Deutsche Telekom solo la gestione della componente tecnologica. Tolino si propone come un ecosistema, un insieme di funzionalità, dispositivi e servizi connessi tra loro e destinati a soddisfare le diverse esigenze della lettura.

L’Italia criminale che piace ai giallisti

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di Lorenza Biava

Se è vero che in Italia un italiano su due ha un libro nel cassetto, è molto probabile che il libro in questione sia un giallo. Un tempo considerata una letteratura di «serie b», oggi gialli, noir e thriller (perché le differenze, anche se sottili, ci sono!) rappresentano circa il 3% dei libri pubblicati in Italia nell’ultimo anno. In prevalenza si tratta di gialli e noir (in totale nel 2014 parliamo di 1.127 titoli) ma anche il genere thriller-suspence se la cava con gli oltre 760 titoli che sono finiti sugli scaffali delle librerie l’anno scorso.

La versione di Marta Baroni: l'Italia dei festival

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2015

di Marta Baroni

Marta Baroni propone una simpatica carrellata dei visitatori più comuni in cui ci si può imbattere visitando festival letterari e fiere del libro: dai fan di Zerocalcare ai compratori compulsivi.

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