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Tecnologie

Stop! ai siti archeologici

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2007

di Paola Mazzucchi

Importanti novità in materia di presenza Internet per l’Aie. Dalla metà di giugno è infatti on line il nuovo sito dell’Associazione, completamente rinnovato sia dal punto di vista della grafica sia per quanto riguarda l’architettura dell’informazione. Questo articolo fornisce una breve guida all’utilizzo del nuovo sito, alla scoperta delle sue funzionalità e contenuti. Ma prima un breve excursus estetico. Un look and feel discreto ed elegante è il segno distintivo del nuovo sito. Tradizionale ma insieme innovativa, la grafica si ispira all’oggetto principe del regno dell’editoria: il libro, di cui reintepreta la struttura (le pagine che vengono sfogliate come struttura portante dell’interfaccia), i contenuti (le parole che ne costituiscono l’unità elementare come motivo cardine della testata), le modalità di fruizione (i segnalibri come menù di navigazione delle sezioni principali).

Quando l'Avatar va in fiera

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2007

Autori vari

In un panorama editoriale in cui cresce il numero, e la concorrenza, di fiere del libro, prolificano i festival e gli eventi legati al mondo del libro, ecco arrivare una nuova fiera, che sin dalla prima edizione si è fatta notare nell’ambiente per l’innovatività della formula proposta. Una fiera veramente diversa da tutte le altre. L’acronimo è SLBF, si è svolta in aprile in una singolare venue: Second Life. E ha grandi progetti per il futuro. La nostra inviata Pulke Pfeffer ne ha parlato con Selina Greene, anima e organizzatrice della SLBF, davanti a una tazza di caffè bollente al nuovissimo Cafè di Book Island. Per informazioni su Book Island: Sheena Dewan Vision, Vision Paperbacks and Fusion Press 101 Southwark Street, London SE1 0JF - UK tel. +44 (0) 207 928 5599 fax +44 (0) 207 928 8822 sheenadewan@visionpaperbacks.co.uk www.visionpaperbacks.co.uk http://slurl.com/secondlife/MediaWorld/177/198/36

Digital generation 2.0

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2007

di Cristina Mussinelli

Sono stati pubblicati negli ultimi mesi i dati di diverse ricerche condotte a livello internazionale che descrivono le modalità con cui i giovani utilizzando le tecnologie digitali, e l’influenza che il loro uso esercita, modificando i loro rapporti con lo studio e l’apprendimento in generale. Secondo una recente indagine francese, se la popolazione degli internauti è il 52% del totale, si passa a più del 75% se si prendono in esame i giovani tra i 12 e i 24 anni. Negli Stati Uniti tra i 12 e i 17 anni è connesso l’87%, con un trend di crescita del 24% rispetto al 2000. Per i ragazzi nati tra il 1990 e il 1996 (oggi tra gli 11 e i 17 anni) Internet è sempre esistita, e quelli tra i 18 e i 24 l’hanno conosciuta durante la loro infanzia. Quando compiono i 21 anni, questi ragazzi in media hanno già speso 10.000 ore della loro vita giocando con i videogame, 200.000 usando la posta elettronica, 20.000 guardando la tv, 10.000 parlando al cellulare, e solo 5.000 leggendo (Fonte Bonamici et al., 2005).

Se il libraio è presente e lo standard assente

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2007

di Redazione

In quasi tutti i comparti – di produzione e di servizi – la costante innovazione tecnologica ha favorito in questi anni processi i cui obiettivi sono efficienza economica, efficacia organizzativa, una gestione migliore dei flussi fisici e dei relativi flussi informativi e finanziari. Fin qui niente di nuovo, ma se ci soffermiamo sulle specificità del comparto editoriale- librario emerge chiaramente che, senza una corretta gestione delle informazioni e senza strumenti e formati standard di gestione e veicolazione dei dati lungo tutta la filiera editoriale (editore, distributore e libreria), non serve a molto parlare di efficienza. Nel numero di aprile del Giornale della Libreria abbiamo parlato di tecnologie, standard e del loro corretto utilizzo con alcuni operatori del settore. Riprendiamo il discorso coinvolgendo questa volta i produttori dei più importanti e diffusi gestionali per libreria: Maurizio Piana (Decalibro); Davide Viatore (BooksManager); Giorgio Pignotti (MacBook); Renzo Sbalchiero (Powerbookshop); Antonino Romano (Programma Romano); Maurizio Dalla Gassa (WinVaria).

Turisti nella rete o turisti della rete?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2007

di Paola Mazzucchi

Nessun settore come quello del turismo, al centro del quale c’è l’esperienza del viaggio, potrebbe sfruttare al meglio le opportunità aperte dal Web 2.0 per creare sinergie e nuovi servizi a valore aggiunto. In questo articolo affrontiamo il tema del viaggio e del viaggiare proprio da questa prospettiva, scoprendo gli strumenti a disposizione dei viaggiatori, ma anche degli editori, e le frontiere più estreme del turismo.

Dall'osservatore all'operatore

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Aprile 2007

Autori vari

Insomma, pare proprio che siamo arrivati al passaggio «da un’editoria di oggetti a un’editoria di contenuti». Questa prospettiva implica una seria riflessione sul contesto tecnologico in cui ci troviamo oggi e sulle condizioni «abilitanti» a tale «epocale passaggio». Infatti, la globalità del mercato dei contenuti editoriali – globalità nel senso di superamento delle barriere territoriali e in quello di convergenza tra piattaforme, contesti e media – richiede in primo luogo che lo scambio di informazioni avvenga in modo automatizzato e standardizzato, ma attraverso sistemi che permettano l’interoperabilità tra standard differenti. Tutto ciò presuppone una gestione (e valorizzazione) digitale degli asset (i contenuti) lungo tutta la filiera. Ne abbiamo parlato con alcuni player del mercato editoriale, posizionati in punti diversi, e tutti strategici, della catena del valore, chiedendo, in primo luogo, la loro personale definizione» dell’espressione «utilizzare le NT in azienda», ma soprattutto quale sarebbe il flusso ottimale delle informazioni tra i diversi anelli della catena nel migliore dei mondi possibili e quali invece le criticità che ancora permangono.

Osservare l'industria dei contenuti

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Aprile 2007

di Giovanni Peresson

Negli ultimi anni sono state condotte diverse indagini su come il pubblico degli utenti accede, attraverso le nuove tecnologie, ai contenuti editoriali attraverso Internet, e più di recente attraverso la telefonia mobile. Poco invece conosciamo, se non attraverso la presentazione di alcuni casi aziendali, sul modo in cui le imprese che producono contenuti si sono attrezzate per rispondere a questo tipo di esigenza. Cioè, di come l’innovazione tecnologica sta favorendo i processi volti all’ottenimento di incrementi di efficienza economica, efficacia organizzativa e una gestione migliore dei flussi fisici e dei relativi flussi informativi e finanziari.

Libri dell'altro mondo

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Marzo 2007

di Redazione

Se la vita su SL assomiglia dunque a quella reale – a parte che i residenti hanno avuto il privilegio, utopia dell’umanità, di poter volare – ci sarà allora anche spazio per i libri… anzi chissà se a qualcuno verrà mai in mente di fare un’indagine sulla lettura in SL, e chissà se i risultati sarebbero così sconfortanti come da noi? In attesa di una tale iniziativa, abbiamo fatto quattro chiacchiere con un forte lettore di SL, Gottlob Freund, che ci racconta della sua passione per la lettura e dei suoi luoghi preferiti per trascorrere un po’ di tempo «con un buon libro in mano».

Schermi di famiglia

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Febbraio 2007

di Emilio Sarno

Poco prima di Natale sono stati resi noti da Istat i dati relativi alla presenza e all’utilizzo delle tecnologie informatiche ed elettroniche – a casa, al lavoro, a scuola – da parte degli individui e delle famiglie italiane. Si tratta di Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione: disponibilità nelle famiglie e utilizzo degli individui, una delle sezioni che compongono l’annuale indagine Multiscopo. Più o meno negli stessi giorni è stato anche pubblicato in volume, da Franco Angeli, il Quinto rapporto sulla comunicazione in Italia a cura di Censis (sottotitolo: 2001-2005 Cinque anni di evoluzione e rivoluzione nell’uso dei media) che raccoglie e sistematizza i report annuali di ricerca dell’istituto romano.

Editoria e innovazione

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2007

di Arnoud de Kemp

La conferenza APE 2007(23-24 gennaio) si dipanerà invece intorno al tema chiave dell’innovazione tecnologica nelle strategie di business delle imprese editoriali: dal digital content management agli standard internazionali, dalle possibilità del web semantico al ruolo dei motori di ricerca, dai repository di contenuti all’Open Access, dalle biblioteche digitali alla tutela del diritto d’autore, dai blog ai wiki. La prima giornata affronterà i temi più strettamente legati alla strategia delle imprese editoriali; la seconda giornata invece sarà focalizzata su temi inerenti il rapporto tra mondo bibliotecario, tecnologie e contenuti editoriali.

Strategie produttive in cambiamento

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2007

di Paola Dubini e Carlo Emanuele Bona

Le tecnologie digitali permettono una gestione più efficiente e personalizzata dei processi, in risposta alla necessità crescente di flessibilità e integrazione in ambiti competitivi con caratteristiche molto diverse fra loro. A oggi, applicazioni legate alla gestione delle informazioni in formato digitale consentono da un lato un completamento e un arricchimento dell’offerta editoriale e dall’altro uno snellimento e una velocizzazione dei processi editoriali, produttivi, distributivi, di promozione e relazione con il cliente. Inoltre, la gestione integrata ai flussi produttivi e amministrativi consente un ulteriore aumento di efficienza.

Visioni di ieri, scenari di oggi

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2007

di Cristina Mussinelli

La stampa digitale prevede l’utilizzo di macchine da stampa digitali, che permettono di produrre un numero ridotto di copie con costi complessivi minori rispetto alla tradizionale stampa offset. Per l’editore in questo caso si tratta di fare una valutazione economica tra le due diverse modalità di produzione. La scelta di solito avviene perché la stampa digitale permette di ridurre il magazzino e di calibrare meglio gli investimenti. I canali distributivi dei libri prodotti con la stampa digitale sono gli stessi di quelli prodotti con i tradizionali sistemi di stampa. L’utilizzo del print on demand (PoD) invece prevede la stampa di poche (a volte anche una sola) copie di un libro sulla base delle specifiche richieste dei clienti e in molti casi è una delle possibili opzioni offerte dai siti Internet delle case editrici. In questo caso l’obiettivo principale non è tanto o solo il risparmio economico, quanto proporre nuovi servizi ai propri clienti.

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