La rivistaE se parlassimo di processi distributivi?
di Giovanni Peresson
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Ragionare sulle trasformazioni in corso nella filiera distributiva – dalla logistica, alla distribuzione informativa e bibliografica permessa dalle nuove tecnologie, l’evoluzione dell’ingrosso, lo sviluppo di diversi format commerciali, ecc. – non rappresenta solo un problema che attiene al trade ma è sempre più un problema di politiche editoriali e di marketing.
Ma, e questo è un primo problema, i dati e le informazioni a nostra disposizione permettono oggi, al più, di formulare più o meno correttamente degli interrogativi. Non già trovare delle indicazioni.
L’altro fenomeno riguarda la «natura» delle catene distributive, da Feltrinelli ad Arion: soggetti che puntano a una focalizzazione sull’efficienza, sul miglioramento delle condizioni commerciali e di fornitura, sull’appeal dell’offerta.
Editoria e innovazione
di Arnoud de Kemp
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La conferenza APE 2007(23-24 gennaio) si dipanerà invece intorno al tema chiave dell’innovazione tecnologica nelle strategie di business delle imprese editoriali: dal digital content management agli standard internazionali, dalle possibilità del web semantico al ruolo dei motori di ricerca, dai repository di contenuti all’Open Access, dalle biblioteche digitali alla tutela del diritto d’autore, dai blog ai wiki. La prima giornata affronterà i temi più strettamente legati alla strategia delle imprese editoriali; la seconda giornata invece sarà focalizzata su temi inerenti il rapporto tra mondo bibliotecario, tecnologie e contenuti editoriali.
Gli usi del libro
di Valerio Concari
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Sotto il titolo generale di Testi, forme e usi del libro, si è svolta nei giorni 13 e 14 dello scorso novembre la prima edizione delle giornate di studio del Centro Apice (Archivi della parola, dell’immagine e della comunicazione editoriale), dell’Università degli studi di Milano, edizione che aveva come titolo specifico «Teoria e pratiche della cultura editoriale». Le giornate di studio di Apice – che vorrebbero avere, a partire da questa edizione, una cadenza annuale – portano sin dal titolo complessivo un richiamo alle forme materiali dei testi e alle pratiche della lettura che sono parole chiave della ricerca dello studioso oggi al centro della nostra attenzione.
L'importanza dell'informazione
di Redazione
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Sia quello che sia, il crescente numero di titoli pubblicati impone al libraio scelte e strategie in grado di coniugare ampiezza di assortimento con la gestione quotidiana dell’operatività della libreria. E certamente questi nuovi scenari non possono che influire e contribuire a riconfigurare anche il ruolo della distribuzione. Ne abbiamo parlato con Gabriele Panimolle, presidente del Consorzio Egaf, da quesi vent’anni specializzato nell’offrire servizi ai punti vendita specializzati in libri professionali.
La rivoluzione della lettura
di Alberto Cadioli
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Inscrivere e cancellare. Cultura scritta e letteratura dal XI al XVIII secolo è, come tutte le opere di Roger Chartier, uno studio ricco anzitutto di sollecitazioni per coloro che pongono al centro dei propri interessi la storia del libro e la storia delle edizioni.
Quale promozione per quale lettore?
di Giovanni Peresson
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Non c’è media o grande città italiana che non abbia oggi un proprio festival letterario o filosofico, una fiera o un salone del libro, grande o piccolo, specializzato o generalista, in gazebi installati nella piazza principale o sul lungomare o in un edificio adattato allo scopo.
Come sempre da tre anni a questa parte è a Bari che nel Forum di Passaparola si finisce per avere un quadro puntuale e dettagliato di quello che si muove su questo fronte nel nostro Paese. Lo si ha attraverso le numerose e sintetiche comunicazioni (mai più di 10’ a testa) di chi in Italia inventa e gestisce alcune esperienze originali di promozione della lettura. Quest’anno, per fare alcuni nomi, Irene Scarpati del Coordinamento genitori democratici di Roma, Renata Gorgani del Castoro di Milano con il Festival Tuttestorie (che è anche l’unico che si svolge nella città di Milano!), Rosella D’Amato della Biblioteca Acquaviva delle Fonti, padre Fabrizio Valetti del Centro Hurtado di Scampia, Emanuela Angioli della Libreria Tuttestorie di Cagliari, Paola Gagliarone del Progetto circoli di lettura in biblioteca del Comune di Roma, Luca Ferrieri con le sue maratone di lettura (ma non solo) della biblioteca di Cologno Monzese, Antonella Saja della Biblioteca comunale di Barcellona Pozzo di Gotto, Stefano Fracasso sindaco di Arzignano, ecc.
Strategie produttive in cambiamento
di Paola Dubini e Carlo Emanuele Bona
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Le tecnologie digitali permettono una gestione più efficiente e personalizzata dei processi, in risposta alla necessità crescente di flessibilità e integrazione in ambiti competitivi con caratteristiche molto diverse fra loro.
A oggi, applicazioni legate alla gestione delle informazioni in formato digitale consentono da un lato un completamento e un arricchimento dell’offerta editoriale e dall’altro uno snellimento e una velocizzazione dei processi editoriali, produttivi, distributivi, di promozione e relazione con il cliente. Inoltre, la gestione integrata ai flussi produttivi e amministrativi consente un ulteriore aumento di efficienza.
Troppi libri anche per i professionisti?
di Redazione
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Facciamo il punto degli scenari di sviluppo dell’editoria professionale, affrontando quest’anno il tema dell’innovazione di prodotto e di processo, di fronte a una domanda sempre più specializzata e a canali di vendita che devono fronteggiare l’aumento costante della produzione di titoli. Uno scenario che, in misura diversa, è toccato dall’evoluzione tecnologica che, come abbiamo visto nelle pagine precedenti, offre grandi opportunità, ma impone anche agli editori di entrare in nuove logiche di programmazione e produzione. Abbiamo parlato con Marco Regruto (Giappichelli); Gianluca Gatta (Experta); Massimo Esposti (RGB).
Una domanda non intercettata
di Massimo Gentili
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«Allo storico problema italiano del limitato numero di lettori, di individui cioè che cercano libri, si affianca oggi quello dei lettori che non trovano i libri che cercano; Ibs sta dando il suo contributo per migliorare l’incontro tra domanda e offerta di cultura».
Partirei da qui perché è interessante leggere in parallelo, incrociandoli tra loro, i dati sulla ripartizione territoriale dei lettori in rapporto alla popolazione italiana e quelli della ripartizione territoriale delle vendite Ibs in rapporto a quelli della distribuzione libraria.
In entrambe i casi, i dati del Mezzogiorno sono quelli che presentano segno opposto rispetto a quelli delle altre zone del Paese: segno negativo sulla domanda di lettura in rapporto alla popolazione, ma segno positivo sulle vendite di libri on line in rapporto a quelle della distribuzione delle librerie sul territorio.
Una rete di informazioni
di Redazione
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Dal 1° gennaio 2007 i titoli pubblicati da Tecniche Nuove (novità e catalogo) saranno promossi da una rete di agenti che fa direttamente capo alla casa editrice, uno sforzo e una sfida di non poco conto, ma di grande valore strategico, come ci spiega in questa intervista il responsabile dell’area libri, Giorgio Albonetti.
Visioni di ieri, scenari di oggi
di Cristina Mussinelli
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La stampa digitale prevede l’utilizzo di macchine da stampa digitali, che permettono di produrre un numero ridotto di copie con costi complessivi minori rispetto alla tradizionale stampa offset. Per l’editore in questo caso si tratta di fare una valutazione economica tra le due diverse modalità di produzione. La scelta di solito avviene perché la stampa digitale permette di ridurre il magazzino e di calibrare meglio gli investimenti. I canali distributivi dei libri prodotti con la stampa digitale sono gli stessi di quelli prodotti con i tradizionali sistemi di stampa.
L’utilizzo del print on demand (PoD) invece prevede la stampa di poche (a volte anche una sola) copie di un libro sulla base delle specifiche richieste dei clienti e in molti casi è una delle possibili opzioni offerte dai siti Internet delle case editrici. In questo caso l’obiettivo principale non è tanto o solo il risparmio economico, quanto proporre nuovi servizi ai propri clienti.
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