Oggi anche in Italia si fa tanto parlare di nuovi format e modelli di business per i contenuti editoriali, tra iPod, mobile tv, tv on demand e chissà quale altra sorpresa ci riserverà a breve l’inarrestabile progresso tecnologico. E finalmente, come evidenziato anche nella ricerca sulla Digital Generation dell’Aie, questi temi non sono più un tabù per gli editori. Non sorprende dunque che parallelamente alla riflessione su come progettare e distribuire contenuti editoriali per questo scenario, si cominci a parlare – e sfruttare – queste stesse tecnologie per pensare a nuovi modelli per promuovere il libro e la lettura e, diciamolo senza timori, fare pubblicità ai libri.