Qual è il ruolo di una biblioteca al tempo della digitalizzazione e della trasmissione istantanea dell’informazione? Come affrontare le mutevoli esigenze dei tanti utenti di una biblioteca? Al tradizionale prestito esterno aggiunge ormai anche la fruizione di spazi per la lettura di libri e periodici, l’ascolto di musica, l’utilizzo di Internet e la pura socializzazione. Cambiano quindi contenuti e modi di appropriazione delle conoscenze e cresce il rischio che le biblioteche non riescano a rispondere appieno al loro ruolo di supporto e indirizzo nell’accumulazione di conoscenza ma anche di svago. Se una biblioteca non può guardare al passato, privilegiando valori che diventano rapidamente obsoleti, non può neppure seguire passivamente le mode diventando un supermercato della conoscenza-spettacolo.
Un caso di studio importante nel contesto italiano è costituito dalla biblioteca Salaborsa (SB) di inaugurata nel dicembre 2001 e collocata nel centro di Bologna.
SB, in primo luogo, è il suo patrimonio. Il patrimonio netto (tenuto conto degli scarti) alla fine del 2012 è costituito da 222,986 oggetti, l’8,7% video (per la maggior parte Dvd), l’11,9% Cd musicali e il resto libri, audiolibri, periodici e altri contenuti.
Il patrimonio netto di SB, aumenta a tassi di crescita elevati ma decrescenti e, dal 2005, le nuove acquisizioni annue si stabilizzano attorno alle 11,000 unità. Contestualmente, si evolve la struttura del patrimonio stesso: i libri, comunque sempre largamente maggioritari in termini assoluti (costituiscono circa l’80% degli oggetti di SB), in termini relativi si riducono, dapprima a favore dei Cd musicali e poi dei Dvd.