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Biblioteche

Biblioteche d'eccellenza

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2013

di Interviste a cura di P. Sereni

Una recente indagine AIE disponibile nell’e-book La costellazione dei buchi neri. Rapporto sulle biblioteche scolastiche in Italia (2013), ha messo in luce lo stato delle infrastrutture per la lettura nella scuola italiana, con risultati spesso desolanti: una disponibilità pari a 0,1 libri nuovi per studente e una spesa media annua per acquisto di libri per alunno si assesta attorno a 0,68 euro. Troppo poco per formare i lettori di domani. All’interno di un panorama poco incoraggiante, ci sono anche situazioni di eccellenza. Ne abbiamo individuate quattro.

Biblioteche dimenticate

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2013

di Emilio Sarno

Maggio è, da tre anni, mese della «lettura» e dei «libri». Il problema, però, sembra essere cosa succede negli altri undici mesi dell’anno. Come è noto viviamo in un Paese in cui la lettura è cresciuta sì, ma dal 1995 al 2012 con una media dell’1,4%. Troppo, troppo lentamente (290mila nuovi lettori «prodotti» all’anno!) per stare al passo con le altre economie avanzate che possono vantare indici di partenza della diffusione della lettura ben più elevati. Se lo stacco con altri Paesi/mercati arriva a toccare i venti punti percentuali, è anche perché negli ultimi vent’anni ci si è completamente disinteressati allo sviluppo e al rinnovamento delle infrastrutture per la lettura: le biblioteche pubbliche e, soprattutto, quelle scolastiche. La questione investe, come è evidente, da un lato le politiche d’impresa (case editrici e librerie) che hanno un mercato domestico piccolo e di scarsa qualità con i suoi troppi lettori occasionali, per potersi sviluppare e competere sui mercati internazionali, dall’altro – anche qui cose note – tocca lo sviluppo economico del Paese.

Il futuro in biblioteca

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2013

di Antonello Scorcu

Qual è il ruolo di una biblioteca al tempo della digitalizzazione e della trasmissione istantanea dell’informazione? Come affrontare le mutevoli esigenze dei tanti utenti di una biblioteca? Al tradizionale prestito esterno aggiunge ormai anche la fruizione di spazi per la lettura di libri e periodici, l’ascolto di musica, l’utilizzo di Internet e la pura socializzazione. Cambiano quindi contenuti e modi di appropriazione delle conoscenze e cresce il rischio che le biblioteche non riescano a rispondere appieno al loro ruolo di supporto e indirizzo nell’accumulazione di conoscenza ma anche di svago. Se una biblioteca non può guardare al passato, privilegiando valori che diventano rapidamente obsoleti, non può neppure seguire passivamente le mode diventando un supermercato della conoscenza-spettacolo. Un caso di studio importante nel contesto italiano è costituito dalla biblioteca Salaborsa (SB) di inaugurata nel dicembre 2001 e collocata nel centro di Bologna. SB, in primo luogo, è il suo patrimonio. Il patrimonio netto (tenuto conto degli scarti) alla fine del 2012 è costituito da 222,986 oggetti, l’8,7% video (per la maggior parte Dvd), l’11,9% Cd musicali e il resto libri, audiolibri, periodici e altri contenuti. Il patrimonio netto di SB, aumenta a tassi di crescita elevati ma decrescenti e, dal 2005, le nuove acquisizioni annue si stabilizzano attorno alle 11,000 unità. Contestualmente, si evolve la struttura del patrimonio stesso: i libri, comunque sempre largamente maggioritari in termini assoluti (costituiscono circa l’80% degli oggetti di SB), in termini relativi si riducono, dapprima a favore dei Cd musicali e poi dei Dvd.

Giocare controvento

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2012

di Pierdomenico Baccalario e Davide Morosinotto

Ho recentemente fotografato due scaffali di letteratura per ragazzi alla Waterstone di Reading, una cittadina universitaria a Ovest di Londra e a Sud di Oxford. Mi ha colpito l’intuizione di offrire al lettore una selezione di romanzi classici e moderni, di fumetti e fantascienza, che avessero come tema comune quello della distopia e dell’utopia: utopie immaginarie, cercate, fallite, per bambini. Distopie a fumetti, televisive, teatrali e romanzesche. Vi si diceva che è distopico un mondo alternativo dove qualcosa è andato diversamente rispetto al nostro, mentre è utopico un mondo più distante, ma in qualche modo immaginato.

Biblioteche più tech

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2012

di Elena Refraschini

Non è un periodo facile per le biblioteche nel mondo: in un’epoca in cui il mercato librario è destinato ad essere sempre più popolato da contenuti digitali, non sono in pochi a chiedersi se le biblioteche riusciranno a ritagliarsi un loro posto nel futuro. I professionisti del settore sono chiamati a rispondere a domande cruciali: come preservare l’importanza delle biblioteche? Come far sì che incontrino – oggi e domani – i bisogni in costante evoluzione dei propri utenti? Si cercano risposte in seminari, conferenze, incontri e progetti. L’attenzione degli stakeholder è concentrata, naturalmente, sull’evoluzione della digitalizzazione del patrimonio fisico – culturale, artistico – mondiale: un panorama in continuo movimento, animato da diversi progetti nazionali e internazionali. In principio, a dominare il settore delle digitalizzazioni fu Google che, grazie alla vastità delle proprie risorse, iniziò nel 2004 a scannerizzare e indicizzare milioni di libri; in seguito, si implementarono svariati progetti, in nazioni diverse e con obiettivi differenti, legati anche a istituzioni pubbliche. Uno sforzo comunitario, da questa parte dell’oceano, è rappresentato dal portale Europeana (operativo dal 2009), che mira a conservare digitalmente il patrimonio librario e artistico europeo. L’onda del cambiamento, tuttavia, non si esaurisce qui. Anche le biblioteche fisiche dovranno cambiare: nella loro architettura, nei loro servizi, nella loro offerta e immagine. Le modalità di consumo delle informazioni cambiano repentinamente, e bisogna che le biblioteche restino al passo per continuare ad essere un luogo repositorio di conoscenza.

Speak up for libraries

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2012

di Elisa Molinari

13 marzo, Parlamento di Londra: sono state oltre trecento le persone riunitesi per difendere le biblioteche inglesi minacciate dal piano di austerità del governo, imposto nel 2010 alle collettività locali. L’obiettivo della giornata? Incontrare i membri del Parlamento e presentare un’istanza per la causa delle biblioteche. Professionisti e militanti hanno risposto all’appello della coalizione di sei organismi che avevano deciso per la prima volta di unire le forze e organizzare per il 13 marzo questa mobilitazione sotto lo slogan di «Speak up for libraries». Nonostante la delusione di fine giornata, la petizione depositata portava la firma di oltre 70.000 persone. Essa elenca i punti sui quali gli aderenti all’appello si augurano di vedere il governo impegnarsi, in particolare il rafforzamento della legge che obbliga le collettività locali a fornire un servizio bibliotecario completo ed efficace e l’elaborazione di un piano nazionale a lungo termine. Nell’ottobre 2010 era stato infatti pubblicato il Comprehensive spending review, il rapporto nel quale il governo britannico fissava per quattro anni la ripartizione delle spese pubbliche e annunciava la riduzione dei crediti attribuiti alle collettività locali (ormai limitate al 8,9% del loro bilancio). I dati forniti dalla Cipfa (Chartered Institute of Public Finance and Accountancy) sulle biblioteche per il 2010/2011 parlano chiaro: il 10% delle biblioteche pubbliche britanniche hanno chiuso o sono prossime alla chiusura.

39 centesimi

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2012

di Giovanni Peresson

Maggio mese della «lettura» e dei «libri». In un Paese in cui la lettura è cresciuta dal 1998 al 2011 con media annua dell’1,04%. Troppo lentamente (241 mila nuovi lettori prodotti all’anno!) per stare al passo con le altre economie avanzate che possono vantare indici di diffusione della lettura ben più elevati (Spagna 61,4 %, Francia 70,5%, Usa 72,0% ecc.). La questione investe da un lato le politiche d’impresa (case editrici e librerie) che hanno un mercato domestico troppo piccolo e di scarsa qualità (troppi lettori occasionali) per potersi sviluppare e competere sui mercati internazionali. Dall’altro tocca lo sviluppo economico del sistema Paese. Maggio mese della lettura e dei libri, dicevamo. Dal 23 aprile al 23 maggio coordinate da Aie e in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura sono state sviluppate una serie di iniziative, avendo ben chiara la necessità che oggi non si può fare una (generica) promozione della lettura, ma vanno individuati strumenti di comunicazione e campagne capaci ognuna di intercettare un pubblico diverso: nel linguaggio e negli strumenti. Bambini e ragazzi con «Ama chi legge»; «è-book» che ha come riferimento il mondo dell’università; «Leggere fa crescere» – una campagna promozionale (sconto 20% sui libri acquistati) dal 19 al 23 maggio – che ha come destinatario il pubblico più indistinto e più mass-market dei canali di vendita. Da un lato il lavoro sulle nuove generazioni di lettori, dall’altro su chi lettore (magari occasionale) già lo è e fatica a entrare in libreria. Quest’ultimo ha bisogno di una campagna di comunicazione che ponga al centro dell’attenzione mediatica il connubio libri/lettura unito a un vantaggio economico.

Il prestito digitale

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2011

di Redazione

Ideata nel 2009, Media-LibraryOnLine è il primo network italiano di biblioteche pubbliche per la gestione di contenuti digitali. Oggi, con oltre 2.000 biblioteche aderenti di 10 regioni italiane, una popolazione di riferimento di circa 10 milioni di abitanti e una collezione digitale di oltre 200.000 item (tra cui e-book, file audio, video), MediaLibraryOnLine (Mlol) si può definire come «la piattaforma italiana per il prestito digitale (digital lending)», ovvero un portale di Digital Asset Management per gestire tutti i problemi di licensing e copyright nei servizi di prestito digitale; oltre che un network nazionale di biblioteche, sistemi bibliotecari e altri enti che collaborano e condividono i costi per la gestione di risorse digitali, formalizzato da una convenzione con un sistema capofila nominato dagli altri enti aderenti (il capofila è il Consorzio Sistema BibliotecarioNord-Ovest di Milano). Ne abbiamo parlato con Giulio Blasi, amministratore unico di Horizons Unlimited, la società che ha sviluppato MediaLibraryOnLine (www.medialibrary.it).

La notte delle biblioteche

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2011

di Redazione

Nelle settimane scorse l’Associazione italiana biblioteche (Aib) ha reso pubblico un appello dal titolo suggestivo (e buio): La notte delle biblioteche. «Questo appello – spiega Stefano Parise all’inizio di questa conversazione – nasce da un episodio preciso. Quello che è successo alla Biblioteca nazionale centrale di Roma martedì 11 ottobre scorso. Quel giorno abbiamo trovato la biblioteca sbarrata dalla polizia in assetto antisommossa perché un gruppo di scrittori del Gruppo TQ, assieme agli occupanti del Teatro Valle, avevano individuato le biblioteche come il luogo simbolo di ciò che si dovrebbe iniziare a fare per rilanciare le politiche culturali nel nostro Paese».

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