La rivista«Buy local!»
di Redazione
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Varcare la soglia di Moe’s, a Berkeley, significa entrare in una leggenda. Fondata nel 1959 da Moe Moscowitz e dalla moglie Barbara, all’inizio «The paperback bookstore» (così si chiamava) aveva soltanto una vetrina che dava su Shattuck avenue e oltre ad offrire tascabili ad un prezzo onesto ospitava anche la produzione di cornici per fotografie nel retrobottega («Giusto per sentirsi
più sicuri», dice oggi Doris, la figlia).
Nel 1963 la libreria viene spostata sulla Telegraph Avenue, fulcro delle nascenti proteste contro la guerra nel Vietnam e per la libertà di parola (nate nel campus dell’Università di Berkeley, a pochi isolati da lì), e assume il suo nome attuale, concentrandosi soltanto sulla vendita di libri (e, più tardi, dischi) usati.
Andata & ritorno
di Paola Sereni
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La collaborazione tra università e case editrici deve essere un valido strumento per favorire l’innovazione delle imprese è un assunto abbastanza scontato. Molto meno lo è però con quali modalità queste partnership possano nascere, crescere e dare i propri frutti soprattutto tenendo presente il problema oggettivo che riguarda le agevolazioni a disposizione delle imprese.
Di seguito trova spazio l’esperienza di tre importanti editori nazionali che, a partire dall’esperienza più recente del progetto Diderot (Data-oriented system Integrato per la Definizione Rapida di Oggetti multimediali e Testuali), hanno concretamente lavorato con alcuni dei più avanzati atenei
italiani.
Bilanci e prospettive
di Sara Speciani
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Quello che si sta chiudendo sembra essere stato a tutti gli effetti un anno difficile: la crisi internazionale non ha risparmiato l’Italia e la contrazione dei consumi ha impattato anche il mercato editoriale, che ha dovuto fare i conti – più del solito – con difficoltà economiche e finanziarie.
Come se non bastasse, l’approvazione della tanto auspicata legge sul libro ha imposto un ripensamento delle modalità di comunicazione e promozione tradizionali. Molte speranze di risollevare i bilanci sono riposte nell’ultimo trimestre dell’anno (tutto senza sconti), ma le incognite rimangono.Ne abbiamo parlato con i responsabili commerciali e marketing di alcune case editrici medio-piccole e, soprattutto, indipendenti per conoscere il loro punto di vista.
Dentro il paesaggio
di Laura Novati
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Nella letteratura spagnola, fu il critico e poeta Damaso Alonso a coniare la definizione «generazione del ‘27» per riunire in qualche modo, anche se sotto una sigla cronologica più che di sostanziale affinità, un gruppo eccezionale di poeti che la Spagna mai più aveva avuto dopo il «siglo de oro»: sono poeti in fondo accomunati dalla comune ammirazione per Luis de Gongora
e fu in realtà nel 1927, in occasione del terzo centenario della morte del poeta, che si organizzò una cerimonia funebre in suo onore.
A firmare l’invito furono proprio Jorge Guillén, Pedro Salinas, Damaso Alonso, Federico Garcia Lorca e Rafael Alberti, per citare anche solo i più noti da noi.
Di fiera in fiera
di Elisa Molinari
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Fiera di Francoforte, fine del XV secolo: viavai della folla, autori venuti a sorvegliare la vendita del proprio libro e desiderosi di farsi stampare un’opera, letterati in cerca di lavoro, correzioni di bozze. A distanza di più di cinquecento anni, non molto sembra essere cambiato. Le fiere del libro hanno rappresentato (e continuano a essere) il momento d’incontro ideale per gli addetti ai lavori: la negoziazione dei diritti, il lancio di nuovi autori, dense occasioni di aggiornamento e di approfondimento e l’allacciamento di rapporti di collaborazione con i rappresentanti delle editorie degli altri paesi. Questi non sono che alcuni dei motivi per cui le fiere del libro continuano a attrarre i professioni del settore di tutto il mondo e a rappresentare un momento «fondativo» del lavoro editoriale e dell’essere editore.
Gioco di troni
di Lorenza Biava
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«Winter is coming», l’inverno sta arrivando. Così, con un motto araldico che sembra quasi un cupo presagio, si apre il primo dei cinque volumi (o forse sarebbe più giusto dire tomi, vista la mole di ogni titolo mai inferiore alle 700 pagine) della saga fantasy A Song on Ice and Fire, edita
da Mondadori con il titolo Le cronache del ghiaccio e del fuoco.
Pubblicata a partire dal 1996, la saga ambientata nei Sette Regni del continente occidentale di Westeros è cresciuta nel tempo guadagnandosi l’affetto di milioni di fan in tutto il mondo e passando da un progetto originario che prevedeva lo sviluppo della trama in tre volumi alla dimensione di un’eptalogia.
Il mondo di Harry Potter
di Elisa Molinari
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«Questo piccino diventerà famoso: su di lui scriveranno volumi, non ci sarà bambino nel nostro mondo che non conoscerà il suo nome» si legge profeticamente all’inizio di Harry Potter e la Pietra Filosofale, il primo volume della serie, datato 1997.
Con 7 libri e 400 milioni di copie vendute (in 69 lingue diverse) si può affermare che l’austera professoressa McGranitt, autrice della profezia, oltre alla cattedra di Trasfigurazione alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, potesse ambire anche a quella di Divinazione.
Quattordici anni dopo la pubblicazione del primo volume della saga, Harry Potter è diventato un fenomeno globale, un blockbuster capace di polverizzare ogni record.
Il prestito digitale
di Redazione
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Ideata nel 2009, Media-LibraryOnLine è il primo network italiano di biblioteche pubbliche per la
gestione di contenuti digitali.
Oggi, con oltre 2.000 biblioteche aderenti di 10 regioni italiane, una popolazione di riferimento di circa 10 milioni di abitanti e una collezione digitale di oltre 200.000 item (tra cui e-book, file
audio, video), MediaLibraryOnLine (Mlol) si può definire come «la piattaforma italiana per il prestito digitale (digital lending)», ovvero un portale di Digital Asset Management per gestire tutti i problemi di licensing e copyright nei servizi di prestito digitale; oltre che un network nazionale di
biblioteche, sistemi bibliotecari e altri enti che collaborano e condividono i costi per la gestione di risorse digitali, formalizzato da una convenzione con un sistema capofila nominato dagli altri enti aderenti (il capofila è il Consorzio Sistema BibliotecarioNord-Ovest di Milano).
Ne abbiamo parlato con Giulio Blasi, amministratore unico di Horizons Unlimited, la società che ha sviluppato MediaLibraryOnLine (www.medialibrary.it).
Impaginare il futuro
di Giulio Passerini
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L’organizzazione editoriale dei contenuti (testuali, grafici, fotografici, video, interattivi) nello spazio della pagina si dimostra giorno dopo giorno come la chiave decisiva per progettare testi che siano quanto più adatti possibile alla natura della percezione umana; testi a cui il fruitore non abbia bisogno di abituarsi per avere un’esperienza naturale; si tratta insomma di andare alla ricerca di un’ergonomia dello sguardo, o meglio, della conoscenza.
Tutto ciò influisce non poco sul processo di sviluppo di un contenuto librario digitale rendendo il percorso attraverso la filiera tradizionale notevolmente più complesso. A differenza della maggior parte dei tradizionali oggetti librari, la progettazione non si dà al di fuori di una forma grafica e
concettuale che coinvolga direttamente la direzione artistica e il marketing; la distribuzione
è monitorabile in tempo reale tanto dall’amministrazione quanto dal comparto marketing che deve rendersi pronto ad intervenire rapidamente sui feedback coordinandosi con la direzione editoriale
per l’eventuale rilascio di nuovi contenuti.
L'arte in rivista
di Interviste a Claudio Pescio e Umberto
Allemandi
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Basta un giro in una libreria ben fornita per accorgersi di quali e quante siano le riviste d’arte diffuse nel nostro Paese. Dall’architettura al design, da Michelangelo a Cattelan non c’è artista o corrente artistica che non abbia almeno un numero dedicato. Un’offerta che negli ultimi anni è cresciuta in maniera importante. Merito della qualità dei contenuti certo, ma anche della capacità delle riviste di rispondere ai bisogni di un pubblico molto segmentato: dai semplici appassionati curiosi di conoscere meglio le opere dei loro artisti preferiti, agli operatori di settore alla ricerca
di dati, stime, quotazioni di mercato, dai neofiti del mondo dell’arte fino agli studenti.
L’ergonomia di Engaging
di Giulio Passerini
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Si è tenuto il 14 novembre scorso, presso la sede di Largo Gemelli, la seconda edizione di Engaging the reader, workshop del Master in professione editoria dell’Università Cattolica di Milano; temi della giornata sono stati editoria digitale ed ergonomia della conoscenza.
C’è vita oltre l’ebook. Non solo testi lineari e prevalentemente tipografici, cioè quanto abbiamo visto fino a questo momento e che non rappresentano che una piccola parte delle potenzialità che il digitale è in grado di dispiegare
La crisi del decimo anno?
di Federico Vergari
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600.000 titoli venduti; + mezzo milione di visitatori; + alcune decine di migliaia di libri prestati; +8.000 relatori; +2.500 eventi; +400 editori presenti e oltre 300 stand montati nel corso dell’ultima edizione; +120 editori in lista d’attesa; +4.000 editori partecipanti provenienti da tutte
regioni d’Italia = 10 anni di Più libri più liberi. In sintesi sono questi i risultati del primo decennio di Più libri più liberi, la Fiera nazionale dedicata alla piccola e media editoria organizzata dall’Associazione Italiana Editori che quest’anno si appresta a spegnere le sue prime dieci candeline.
La fiducia nel libro
di Redazione
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In questi due anni di crisi economica in cui a sua volta il mercato del libro si è caratterizzato per incertezze sul futuro della «carta», dall’apertura al nuovo mercato digitale, caratterizzato da fortissime componenti di innovazione e quindi anche da forme di instabilità il Gruppo GeMS si è contraddistinto per un indiscutibile exploit editoriale nell’attività più caratteristica: quella della vendita di libri nel mercato della varia. «Non abbiamo smesso di aver fiducia nel mercato del libro – afferma Stefano Mauri in questa intervista. - Non ci siamo allontanati troppo da quello che è il "vecchio" lavoro dell’editore: cercare nuovi autori, scommettere su di essi, promuoverli, far crescere quelli già consolidati e presenti nei nostri cataloghi. Obiettivi tradizionali, ma aggiornando metodi e processi. Internet da questo punto di vista non è indifferente: meno comunicazione promozione nei punti vendita, più sul Web. Al di là del fatto che ogni azienda si adatta ai cambiamenti esterni, il lavoro editoriale rimane, al fondo, lo stesso».
La notte delle biblioteche
di Redazione
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Nelle settimane scorse l’Associazione italiana biblioteche (Aib) ha reso pubblico un appello dal titolo suggestivo (e buio): La notte delle biblioteche. «Questo appello – spiega Stefano Parise all’inizio di questa conversazione – nasce da un episodio preciso. Quello che è successo alla Biblioteca nazionale centrale di Roma martedì 11 ottobre scorso. Quel giorno abbiamo trovato la biblioteca sbarrata dalla polizia in assetto antisommossa perché un gruppo di scrittori del Gruppo TQ, assieme agli occupanti del Teatro Valle, avevano individuato le biblioteche come il luogo simbolo di ciò che si dovrebbe iniziare a fare per rilanciare le politiche culturali nel nostro Paese».
Le storie di domani
di Pierdomenico Baccalario
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Sul tavolo ci sono due copie di Alice nel paese delle meraviglie. La prima è un’edizione rara di fine ‘800. La seconda è su iPad, e oltre a leggere si può girare lo schermo sottosopra e vedere Alice che si allunga o, al contrario, diventa più piccola.
Per me, e per qualsiasi lettore adulto, le due versioni del libro sono molto diverse. Sono un appassionato di nuove tecnologie, ma ho comunque maggiore dimestichezza con l’oggetto-libro che con la sua controparte in e-book. E molti direbbero che la carta ha più fascino, più storia (questo è senz’altro vero), e sconfigge sotto ogni altro punto di vista il libro digitale.
Libri sotto l'albero
di Emilio Sarno
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Quando questa introduzione all’ultimo Scenari & Trend dell’anno è stata scritta le temperature erano ancora miti, il sole splendeva e il Natale era ancora lontano.
Ma questo 2011 che si sta concludendo con il gran botto di Natale – che (ci auguriamo) rianimerà un’annata piuttosto fiacca – segna almeno due punti di svolta rispetto al passato immediatamente recente.
È nato nel 2011 un reale mercato di e-book all’interno di quello digitale. Ancora trascurabile in termini di spesa domestica: ma quanto comprano i lettori italiani di e-book dallo store di Kindleche
ha già almeno 20.000 titoli italiani?
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