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Ediser

Professioni creative

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2013

di Intervista a cura di E. Vergine

Il digitale ha cambiato la filiera editoriale. I processi produttivi stanno mutando profondamente e con essi le competenze necessarie per lavorare in casa editrice. I concetti chiave per aprire le porte del futuro sembrano essere creatività, innovazione e puntare ad attirare giovani promesse. E allora quali caratteristiche devono sviluppare le professionalità che già lavorano nell’editoria e in che direzione devono andare le aziende editoriali per attirare a sé nuove e interessanti risorse? Ne abbiamo parlato con Jo Howard, relatrice ad Editech 2013 nella sezione «Innovazione nell’organizzazione». Consulente per l’executive search nel settore editoriale per Mosaic Search and Selection la Howard si occupa anche di consulenza e coaching per dirigenti a livello internazionale. Da lungo tempo attiva nel cuore della comunità editoriale inglese, dispone di una profonda e vasta conoscenza di questo mondo a livello produttivo e distributivo e di un’impareggiabile rete di contatti.

Editoria in rosa

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Aprile 2012

di Elisa Molinari

Cosa hanno in comune Meryl Streep e Renée Zellweger? A parte il fatto di avere entrambe vinto un Oscar hanno preso parte a film ambientati all’interno di una redazione. La prima, ne Il diavolo veste Prada, nei panni della redattrice della rivista «Vogue», intenta a tiranneggiare la povera assistente Andy e il mondo dell’editoria a colpi di «La verità è che non c’è nessuno che sappia fare il mio lavoro». La seconda come goffa assistente dell’editore Hugh Grant. Se a Hollywood il binomio donne/casa editrice piace molto, qual è in realtà il numero delle donne impiegate in Italia nel settore? A questa e ad altre domande ha risposto una recente indagine dell’Ufficio Studi dell’Aie che ha fotografato il rapporto tra donne ed editoria in tutte le sue sfaccettature, a cominciare dalla lettura. Nel 2011 erano ben 18 i punti che distanziavano uomini e donne nella lettura di libri (38,5% contro il 51,6%), divario triplicato rispetto al 1988 dove la forbice era di soli sei punti (33,7% contro il 39,3%). A colpire, oltre alla crescita femminile, il sostanziale stallo della controparte maschile. Se si restringe il campo ai ragazzi, il divario è ancora più evidente. Tra i 18-19enni la distanza è di 19 punti percentuali: legge il 63,8% delle ragazze contro il 44,5% dei ragazzi. Nella fascia inferiore, dei 15-17enni, si arriva a un eloquente distacco di 29 punti. Il pensiero corre subito ai vari fenomeni editoriali con protagoniste le vicende di vampiri, streghe e lupi mannari (Twilight in primis) che negli scorsi anni hanno avvicinato migliaia di ragazzine alla lettura.

Siamo partiti. E adesso?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Febbraio 2011

di Ilaria Barbisan

Mai come lo scorso dicembre le aspettative e i rumor relativamente al boom del mercato degli e-book – sia per quanto riguarda le vendite di titoli e di e-reader, sia per l’offerta di libri elettronici – sono stati così alti. Nonostante tale fermento, ad oggi non esistono ancora dati ufficiali che permettano di comprovare le entusiastiche affermazioni di taluni e le pacate allusioni di altri sull’andamento della propria azienda.

Desing only

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2009

di Redazione

Non poteva essere una città diversa da Milano, capitale indiscussa del design nostrano, sede del Salone del Mobile e di tanti altri eventi correlati, a ospitare quella che è la prima biblioteca italiana dedicata al mondo del design, la Design Library (via Savona 11, Milano): un luogo unico nel suo genere per il catalogo di libri e riviste del settore, che si propone anche di stimolare il confronto tra gli operatori professionali e di estendere la cultura del design attraverso incontri, conferenze, esposizioni e uno spazio conviviale aperto a tutti adiacente alla biblioteca, il Design Library Café. Una struttura con obiettivi ben precisi che si è inserita in un vuoto tutto italiano e che ha l’ambizioso scopo di creare un network globale di biblioteche specializzate, con altre due sedi già operative a Shangai e Istanbul.

Quando l'offerta non basta

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Marzo 2008

di Giovanni Peresson

La lettura nelle fasce comprese tra i 6 e i 19 anni mostra nel 2007 un calo. Titoli, rinnovamenti nel layout delle librerie (ma anche delle biblioteche di pubblica lettura) non bastano a invertire fenomeni che affondano le loro radici in fattori strutturali.

Tecnologie oltre i confini del libro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2006

di Paola Mazzucchi

Per gli editori potrebbe essere un vantaggio competitivo - e in ogni caso la chance di non essere esclusi da un mercato, quale quello dei contenuti digitali al cui interno operano soggetti economicamente e tecnologicamente molto forti - fare parte degli early adopter di standard e tecnologie che possono essere adottate anche da altri comparti e anzi che è nell’interesse degli editori lo siano. Soprattutto quando l’adozione di tali standard e tecnologie non pongono particolari barriere all’ingresso e sono dunque accessibili anche a quel tessuto di piccole case editrici che caratterizza il nostro mercato editoriale.

Eccellenza e futuro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2014

di Giovanni Peresson

«L’eccellenza è il futuro della libreria». È questo il titolo scelto per il 32esimo seminario della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri che si svolgerà a Venezia all’Isola di San Giorgio dal 27 al 30 gennaio 2015. «Eccellenza » (nell’assortimento, nel servizio al cliente, nell’uso degli strumenti e delle opportunità che offre Internet) e «futuro» sono le due parole chiave perchè, come ci dice Achille Mauri in questa intervista: «Dovessi dire oggi come si fa ad andare avanti, a cambiare la professione, direi che sarebbe necessario ricominciare da capo a fare il libraio. Molti degli elementi che erano importanti per me quando, all’inizio della mia carriera, lavoravo in libreria sono tornati a guadagnare valore, come quelle domande le cui risposte servono per andare avanti, cambiare, innovarci: chi sono i miei clienti? Da dove vengono? Cosa leggono? Sento che la libreria si deve costantemente rinnovare, oggi molto più di qualche anno fa. E rinnovare con grande velocità. Puntare su tutti, ma proprio tutti, gli strumenti del commercio. Il libraio non può contare più su un cliente diligente e bisognoso che varca una porta per cercare qualcosa che già sa e conosce. Dobbiamo, come Scuola, saper valorizzare e potenziare tutte le forme di sperimentazione: nella gestione come nel merchandising, nella comunicazione e nell’uso delle nuove tecnologie. È importantissimo per noi poter fornire al libraio gli strumenti per attivarsi in tutte le direzioni possibili – sempre coerenti con il suo modello, la sua idea di libreria e con i metri quadri a sua disposizione.

Pronti al lancio

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2013

di Ginevra Vassi

Tutti si somigliano ma ognuno è speciale a suo modo. No, non stiamo parlando dell’incipit di Anna Karenina ma della fase di lancio dei romanzi contemporanei. Il fine è lo stesso per tutti, la promozione, ma le modalità con cui ciò avviene sono diverse e peculiari. Certo, ci sono anche autori – ben pochi, a dirla tutta – che decidono di defilarsi in nome di maggiore tranquillità e minore pressione (chiedere a Robert Galbraith aka J. K. Rowling e il suo non lancio del giallo The Cuckoo’s Calling), ma non è questa la norma. Cos’hanno in comune i lanci editoriali? Esiste una ricetta? Gli ingredienti di base sono sostanzialmente gli stessi: un buon prodotto di partenza, un pizzico (forse anche due) di passaparola, due cucchiai di coinvolgimento emotivo dei lettori facendo attenzione a dosare attese e aspettative e tanto, tanto lavoro di squadra. Basta poi far cuocere a fuoco lento i lettori e il bestseller è (quasi) servito. Nel processo di lancio, «pianificazione» e «coordinamento» sono indubbiamente le parole chiave, sia nel rapporto con la casa editrice «madre» sia all’interno della propria casa editrice, soprattutto se si pensa che sempre più i lanci nei vari Paesi sono contemporanei. Ufficio stampa, marketing – sia tradizionale che digitale –, divisione digitale sono infatti tutti schierati per portare alla ribalta l’ultimo romanzo.

Google e i librai

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Aprile 2012

di Elena Refraschini

Nel dicembre 2010 Google annuncia un accordo con l’Aba (American Bookseller Association, che rappresenta circa 1.500 librerie) per consentire alle librerie indipendenti americane di entrare nel mercato della vendita di e-book. L’accordo prevedeva che dal sito Indie-Commerce della libreria «fisica» il cliente possa avere accesso al motore di ricerca e alla libreria virtuale Google eBookstore. «Il cliente della libreria non deve scegliere tra la lettura digitale e il sostegno alla propria libreria indipendente preferita», come si legge sul sito dell’organizzazione Indiebound che raccoglie e riunisce librai, lettori, negozianti e organizzazioni di commercio «local». Si tratta di un approccio estremamente innovativo nel confronto in atto oggi nel florido mercato digitale americano. Tra l’altro con la domanda che sorge spontanea: ma perché da noi queste formule e queste culture imprenditoriali non si sviluppano? E il massimo delle forme di cooperazione è impiantare uno stand in una fiera (per risparmiare) o un tendone in una piazza? E non sempre senza polemiche provinciali?

Sopravvivere da indipendenti

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Febbraio 2011

di Simona Argenti

Nonostante un’agguerrita concorrenza, la libreria si conferma come il maggior canale di distribuzione del libro, scelto da oltre il 70% degli italiani.

I materiali didattici: libri, dispense ecc.

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2009

di Danilo Ferrando

Oggigiorno l’accesso alle informazioni e le modalità di fruizione dei contenuti sono cambiati, viene da chiedersi allora come le università italiane sfruttino le nuove tecnologie nel rapporto con gli studenti per fornire le informazioni sui materiali didattici da utilizzare. Per dare una risposta a questa domanda abbiamo fatto ricorso naturalmente al Web, analizzando i siti degli atenei e le informazioni fornite dalle guide dello studente.

Quattro domande sull'e-book

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Marzo 2008

di Raffaele Cardone

Alcune considerazioni su che cosa promette e che cosa può ragionevolmente mantenere l'e-book di seconda generazione tra nuovi dispositivi, formati differenti e convergenze strategiche. Ma il lettore ne avrà davvero bisogno?

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