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Ediser

Classifiche

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2015

di Giovanni Peresson

Le novità di marzo non stanno nella classifica «generalista» dei Top 20 ma in quella Ragazzi. E in certa misura rappresentano due dei poli verso cui questo settore ha saputo e sa continuamente reinventarsi. Perché poi è questo il tema attorno a cui bisognerebbe interrogarsi: le ragioni (imprenditoriali) di un settore che tengono assieme una crescita «zero» della popolazione e performance di vendite stabilmente al di sopra alla media. Una parte delle motivazioni sta nella parola «innovazione», prima di tutto di characters. Anche se i personaggi di Masha e Orso – un’animazione risalente al 2009 ispirata a personaggi del folklore russo – arrivano nella Tv italiana nel 2011 per essere poi riproposti di recente su Rai YoYo, ben prima di diventare, con i marchi Fabbri e Liscianigiochi, una serie di libri e giochi rivolti alla prima infanzia che scalano le classifiche con 4 titoli nella Top 15 di marzo. Dunque un character non nuovissimo in assoluto, che è passato in televisione, che proviene da un’area editoriale e da una tradizione che non è quella da cui siamo abituati veder spuntare i personaggi per l’infanzia. Ma che curiosamente funziona. L’innovazione però è anche di prodotto. Qui è la collana fantasy di Adam Blade a darci alcune indicazioni. Undici titoli complessivamente pubblicati in Italia da Salani (in UK da Orchard Books e negli Stati Uniti da Scholastic: dice qualcosa?) di una serie dove, dietro al nome dell’autore, si nasconde la Working Partners Limited una società che produce serie narrative per editori: dal 1994 hanno creato quasi 100 serie e 1.400 titoli complessivi. Il prezzo della collana è di 5,90 euro, ma il primo titolo, per invogliare il lettore, è venduto a un euro. Il pricing, secondo le buone abitudini del passaparola e del «vecchio» marketing, ha iniziato a trascinare anche gli altri titoli della collana tanto che ben tre sono entrati nella Top 15 del mese.

Colorando colorando...

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2015

di Antonio Lolli

Colorare è una delle attività che accompagnano l’infanzia: permette ai più piccoli di liberare la propria fantasia e di divertirsi, sia da soli che in compagnia. Questo passatempo però può contagiare anche gli adulti, spingendoli a riprendere in mano pastelli e matite colorate, come antidoto contro lo stress e i problemi di tutti i giorni. Ecco allora che dal mondo editoriale è arrivata la risposta a questa richiesta: il libro da colorare dedicato ai più grandi, un prodotto che è diventato una vera e propria tendenza. «Da sempre le attività manuali sono considerate un buon modo per rilassare la mente e ritrovare l’equilibrio psichico – spiega Natascia Pennacchietti, direttore editoriale di Ultra, la casa editrice che pubblica la serie ArtActivity - Libri per adulti che vogliono colorare. Gli album da colorare per adulti si inseriscono in questa tradizione: sono divertenti e ci regalano un momento di creatività e di libertà dagli impegni del quotidiano.

Diritto d'autore: cosa succede in Ue?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2015

di Piero Attanasio

Eravamo abituati al fatto che il diritto d’autore fosse materia per specialisti, lontano dalle pagine dei giornali o dai programmi politici. Persino nelle università era difficile trovare corsi dedicati: qualche opzionale degli ultimi anni, un modulo nei corsi di diritto industriale, poco altro. Come in ogni comunità di specialisti, noi tutti – giuristi, economisti o rappresentanti di interessi – ci siamo cullati sull’esclusività delle nostre competenze, esplorando i più nascosti meandri di una materia complessa, spaccando in quattro ogni capello e dando per scontati i fondamenti. Dall’altro lato, fuori dalle nostre chiuse stanze, il diritto d’autore restava uno sconosciuto, irrilevante e talvolta fastidioso. Eravamo impreparati quando d’improvviso il diritto d’autore è divenuto una breaking news, trasformato in protagonista da chi muoveva all’attacco del suo impianto. Chi avrebbe immaginato, solo dieci anni or sono, che ci sarebbe stata in Parlamento europeo una rappresentante del Partito pirata? La reazione è stata finora – riconosciamolo – non adeguata: elitista, appunto. Un’alzata di sopracciglio di fronte alle imprecisioni tecnico-giuridiche (che a volte erano vere bestialità) dei nuovi interlocutori e il tentativo di riportare la discussione sui nostri terreni preferiti, da altri percepiti come cavilli. Era sui fondamenti del diritto d’autore, sul suo ruolo nella società digitale che eravamo invece chiamati a rispondere, senza dare nulla per scontato. È in questo quadro che si inserisce la cronistoria europea che si vuole qui raccontare.

Expo nel piatto

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2015

di Paola Sereni

L’alimentazione naturale è una delle tendenze più attuali per l’editoria di cucina. Per rendersene conto basta uno sguardo ai dati della produzione libraria di Informazioni editoriali raccolti nella sezione Numeri (pp. 10-11): negli ultimi tre anni il numero di titoli dedicati alla cucina salutistica e integrale è infatti cresciuto del 60,3%. Ma quali sono le nuove tendenze che stanno emergendo a livello internazionale? Lo abbiamo chiesto a Eluard Cointreau, presidente della Paris Cookbook Fair e promotore dei Gourmand World Cookbook Awards.

I numeri della produzione

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2015

di Emilio Sarno

L’andamento consolidato della produzione libraria a febbraio 2015 vede 316 nuovi titoli di libri pubblicati rispetto al mese precedente. La produzione, mese su mese, cresce così del 7,8%. Sul fronte e-book, nel secondo mese dell’anno sono stati pubblicati 3.945 titoli.

Il mercato tedesco

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2015

di Antonio Lolli

La Germania quest’anno è il Paese ospite d’onore del Salone internazionale del libro di Torino. Per l’occasione, come testimonial è stato scelto il grande scrittore tedesco Goethe, che nell’immagine-guida della kermesse viene rappresentato in una rivisitazione contemporanea del celebre quadro di Wilhelm Tischbein, Goethe nella campagna romana. Da sempre gli editori e i librai italiani guardano con attenzione al mercato tedesco che nella percezione comune è considerato un passo avanti al nostro. Abbiamo chiesto, allora, ad Alexander Skipis, Managing director della Börsenverein des Deutschen Buchhandels, l’associazione degli editori e dei librai tedeschi, di fare con noi il punto sulla situazione del mercato editoriale in Germania.

Il potere del Web

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2015

di Andrea Boscaro

Molti di noi ricorderanno l’immagine di Sergiy Stakhovsky, il tennista russo che, di fronte a una chiamata controversa dell’arbitro, riprese l’impronta della palla sulla linea per dimostrarne l’errore e la diffuse via Twitter. Che ci piaccia o no, siamo entrati nell’era della trasparenza e le aziende sono alle prese con una sfida senza precedenti, al punto che sindaci apprezzati come Bloomberg hanno confessato di essere spinti a scelte di breve periodo e di «populismo digitale» proprio per non incorrere nella perdita di consenso. È evidente che gli editori e gli autori non sono affrancati da questa tendenza, tanto più che esistono ambienti come Goodreads che aggregano informazioni e commenti su opere e scrittori. Di fronte alla trasparenza, non è però lo streaming elevato a sistema che serve. Ciò che può proteggere un autore o una casa editrice è innanzitutto la reputazione, creata dal valore delle azioni che vengono portate avanti sul Web e nel mondo fisico.

In continua evoluzione

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2015

di Lorenza Biava

Dopo le grandi trasformazioni degli ultimi due decenni del secolo scorso, le librerie italiane si trovano a vivere una stagione di grande cambiamento dei paradigmi che fino ad oggi ne hanno regolato il modello commerciale. Non ci riferiamo (o per lo meno, non ci riferiamo esclusivamente) ai mutati equilibri nei pesi specifici dei diversi canali di vendita con il boom dell’e-commerce e la parallela riduzione degli acquisti nelle librerie fisiche, ma piuttosto alla ricerca di modelli identitari nei quali sia possibile per i librai riconoscersi e sviluppare, facendole crescere, idee nuove. Se altrove, e in particolare in America, le librerie sembrano essersi lasciate alle spalle il momento più difficile (cfr. E. Refraschini, American dream, pp.45-46), in Italia le indipendenti vivono ancora una stagione di stallo, sospese tra la voglia di lanciarsi verso nuovi orizzonti e la paura di cadere non riuscendo a sviluppare business sostenibili.

La versione di Marta Baroni: alimentazione

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2015

di Marta Baroni

Il primo maggio inaugura Expo Milano 2015, l'Esposizione universale che avrà come tema l'alimentazione. Per l'occasione, Marta Baroni ci offre un menu letterario tutto da gustare, a base di Tabucchi, James e Kerouac.

Le librerie di Torino

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2015

di di Valeria Pallotta

«Sai come fanno quattro elefanti ad entrare in una seicento?» Nella domanda di apertura e chiusura del film di Gianni Amelio, Così ridevano, sembra concentrarsi la complessità di risposte che la città di Torino ha cercato di trovare negli ultimi vent’anni, necessarie reazioni alla grande crisi che investì la città e il suo sistema economico nel decennio a cavallo degli anni Ottanta e Novanta. In quesgli anni chiusero, infatti, gli stabilimenti Fiat del Lingotto, di Chivasso, di Rivalta, si dimezzò il numero di lavoratori di Mirafiori (attualmente l’1,4% della popolazione di Torino) e di altri grandi insediamenti industriali. In quello stesso decennio Torino passò da 1,2 milioni a 900 mila abitanti. Fu un vero e proprio terremoto. Ma chi ha l’opportunità di visitare Torino oggi può constatare, non senza sorpresa, quanto la città abbia cambiato la sua identità e il suo profilo. Torino ha iniziato a investire sulla ricerca e sull’innovazione tecnologica, sulle start up, sulla formazione, sulla cultura e sul patrimonio artistico. Che conseguenza ha avuto questo processo? Torino è riuscita a diventare la città con la maggiore densità di librerie in Italia: fino al 2007 c’erano 150 librerie, il numero più alto di tutta Europa.

Libri italiani in Germania

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2015

di Piero Salabè

C’era una volta l’Italia che piaceva alla Germania. Erano gli anni Sessanta, Settanta e Ottanta. Era un’Italia più povera, più contadina, più comunista, più fantasiosa, più diversa socialmente e più vicina culturalmente, più «sorella» di quanto non lo sia ora. Era l’epoca in cui i Paesi al di qua della cortina di ferro erano forse più uniti, più ravvicinati. Per i tedeschi poi l’Italia era il primo «sud» a portata di mano, raggiungibile via terra in un tempo in cui si volava poco; la meta di evasione per antonomasia per generazioni di tedeschi colti che, oltre ai tesori culturali, cercavano il sole, il cibo e il temperamento mediterraneo.

Nuove tribù alimentari

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2015

di Gabriele Pepi

Gli stili alimentari degli italiani sono in rapida evoluzione, vuoi per la crisi, vuoi per le intolleranze emergenti, vuoi per scelte di consumo più consapevoli e sostenibili. Ciò di cui ci cibiamo dice molto sulla nostra personalità e sulla nostra visione del mondo, tanto che c’è chi ha coniato l’espressione tribù alimentari per identificare, fra etica e dietetica, il modello alimentare di riferimento. Secondo Nielsen, che ha creato dei panieri di prodotti specifici per valutare i trend di acquisto nella grande distribuzione, la spesa degli italiani si è decisamente spostata verso consumi legati al mondo della salute (+3,8% a valore tra l’ottobre 2013 e lo stesso mese del 2014) e del benessere personale connesso ad uno stile di vita più sano (+21,9%).

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