L’ottava edizione della classifica dei più grandi gruppi editoriali del 2014, realizzata dalla Rudiger Wichenbart Content and Consulting e condotta da «Livre Hebdo» con la collaborazione di «Publishing Perspectives», «The Bookseller», «Buchreport» e «PublishNews Brazil» sulla base dei dati 2013, non presenta grandi novità soprattutto se guardiamo alle prime posizioni, presidiate, come lo scorso anno, da quattro gruppi che trattano editoria educativa e professionale: Pearson è ancora al primo posto, con 9,330 miliardi dollari di fatturato (erano 9,158 nel 2013), seguito da Reed Elsevier con 7,288 miliardi (in crescita rispetto ai 5,934 del 2013), da Thomson-Reuters (5,576 miliardi) e da Wolters Kluver (4,920 miliardi).
Random House, al quinto posto, è ancora il primo dei gruppi editoriali di libri trade.
Il marchio ha beneficiato degli effetti positivi della sua partecipazione del 53% in Penguin, nonché dell’assunzione, sul finire del 2012, del pieno controllo di Penguin Random House Grupo Editorial (già Random House Mondadori). Inoltre, nel 2014 dovrebbe concretizzarsi l’accordo tra Random House e Prisa (al 24esimo posto della classifica) per l’acquisizione del segmento trade del marchio Santillana Ediciones Generales, che andrà ad arricchire le fila del gruppo Random House.
A proposito di acquisizioni, lo scorso anno McGraw-Hill Education è stato comprato per 2,4 miliardi di dollari da una società di private equitiy, Apollo Global Management. MHE è ora gestito da due società di holding – McGraw-Hill Global Education Holdings e McGraw-Hill School Education Holdings.