Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Mercato

Attualità o futuro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2011

di Giovanni Peresson

Rappresenta uno dei segmenti editoriali dove maggiore risulta essere la crescita. È quello dell’«attualità», dei libri di inchiesta sulle tante vicende oscure italiane, gli scandali, le caste, i delitti oscuri e mediatizzati che hanno affollato pagine di giornali e serate televisive del nostro Paese. Come pure legate a vicende internazionali. Crescita dei titoli e delle copie distribuite, marchi (o collane) e case editrici che si posizionano su questo nuovo settore che – grazie anche ad alcune azzeccate impostazioni grafiche di copertina – hanno potuto sfruttare anche una migliore visibilità sugli scaffali e sui banchi della libreria.

Comprare on line

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2011

di Redazione

Tra 2009 e 2010 il commercio on line di libri è cresciuto del 25,0%. Da una quota di mercato del 3,5% (sui canali trade) è passato al 4,3%. A metà 2011 il valore raggiungeva il 5,5% e non è difficile immaginare a fine anno una quota di mercato – relativa ai soli libri di varia – del 6%. Per di più non considerando tutte quelle vendite che derivano da parti di assortimento che non sono la «varia nuova ». E quindi: usato (scolastico + varia usata), cinema, cartoleria, elettronica di consumo e/o telefonia, ecc. Assortimenti che sono speculari a quelli che troviamo oggi in una moderna libreria di catena e non. Ma da cosa dipende la crescita di questo canale di vendita dei libri, che a sua volta probabilmente trainerà – sia detto per inciso – il futuro mercato degli e-book? E che rapporto c’è tra questa crescita degli ultimi anni (e mesi) e il più generale fenomeno di sviluppo dell’e-commerce? Lo abbiamo chiesto a Roberto Liscia, presidente di Netcomm, il quale afferma che tale crescita, tra 2009 e 2010 «ha sorpreso anche noi per dimensione ed entità».

I nuovi re sole

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2011

di Raffaele Cardone

Giunto alla quinta edizione, «Le classement Livres Hebdo de l'édition mondiale» stila la classifica di tutte le aziende editoriali che, indipendentemente dalle aree linguistiche, geografiche o dai mercati in cui sono presenti, superano i 150 milioni di euro di fatturato. Dal punto di vista del «campionato», non è cambiato molto dall'anno scorso: i mogul dell'editoria, i primi dodici conglomerati del publishing, restano gli stessi, con piccole variazioni nella parte alta della classifica e un manipolo di nuovi protagonisti da Cina, Corea e Brasile; in tutto 87 società riconducibili a 58 gruppi editoriali di 17 Paesi.

Più piccoli, più liberi

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2011

di Federico Vergari

Sono al Nord, al Centro e al Sud. Pubblicano gialli, noir, fumetti, narrativa, saggistica e hanno un comune denominatore: sono case editrici fondate negli ultimi cinque anni, tutte con alle spalle almeno un’edizione di Più libri più liberi. Ogni giorno i titolari delle cosiddette case editrici indipendenti, non appartenenti cioè a un grande gruppo editoriale, sanno che dovranno impegnarsi più di chiunque altro per far sì che i propri sforzi nella gestione dei rapporti con la filiera del libro possano produrre dei risultati, portando i propri titoli (spesso non più di una o due novità al mese) ad ottenere quella tanto agognata visibilità tra gli scaffali delle librerie.

Pubblicare il presente

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2011

di Lorenza Biava

All’inizio fu Gomorra (Mondadori), opera prima di un semisconosciuto Roberto Saviano che nel 2006 denunciava eroicamente il «sistema» camorra. Un anno dopo è la volta di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, due giornalisti del Corriere della Sera, che con La casta (Rizzoli) mettevano a nudo sprechi e i privilegi della classe politica italiana. Due casi editoriali per molti aspetti diversi tra loro ma accomunati se non dalla riscoperta dell’attualità, di per se da sempre oggetto di attenzione da parte di pubblico ed editori, almeno dall’aver inaugurato una nuova, ricca, stagione per la produzione di saggi, inchieste e approfondimenti su temi e fatti della contemporaneità. Per tentare di comprendere quali siano i fattori alla base del rinato interesse del pubblico per questa branca della produzione editoriale, ma anche per capirne le frammentazioni, i meccanismi e le prospettive abbiamo raccolto i pareri di sei tra le maggiori case editrici italiane specializzate nel settore: Aliberti Editore, chiarelettere, Fandango Libri, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Lantana, BUR-Rizzoli e Rubbettino.  

Quanto conta il Natale?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2011

di interviste a cura di Lucia Folli

Natale in libreria: un momento strategico per recuperare il fatturato in un anno difficile, con la speranza che il libro possa essere un regalo intelligente e a un costo accessibile, in questo periodo di crisi economica. Ed è spesso in questi ultimi mesi dell’anno che si concentrano le novità editoriali più importanti, per il cui lancio vengono spesso studiate strategie e campagne ad hoc. Con un’importante variazione, almeno per quest’anno: con la nuova legge sul libro non sarà infatti più possibile – soprattutto a dicembre – far leva sullo sconto in alcun canale…. Forse un vantaggio per i marchi editoriali di piccole e medie dimensioni?

Coffee table apps

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2011

di Raffaele Cardone

Una premessa necessaria. Le previsioni dei più convinti sostenitori del tablet come device unico per gli e-book non si sono per ora avverate. Un'indagine dell’istituto di ricerca Pew dello scorso giugno, e riferita al solo mercato statunitense, rileva che i possessori di un e-book reader sono cresciuti dal 6% al 12% tra novembre 2010 e maggio 2011, mentre i possessori di tablet sono passati dal 6% del gennaio 2011 al 7% dello scorso maggio. Se è vero che in queste circostanze è la tecnologia che guida il mercato, ovvero che, più che l'offerta di e-book, è la diffusione dei reader a far crescere i consumi di editoria digitale (va da sé, le due cose sono correlate), è anche vero che bisogna prendere in considerazione altri fattori.

Il futuro della libreria

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2011

di Raffaele Cardone

La vendita di Waterstone's a A&NN Group, una società controllata dal tycoon russo Alexander Mamut, scrive un nuovo capitolo nel movimentato panorama delle grandi catene librarie. Barnes & Noble in vendita, Borders in fallimento, dopo aver chiuso due anni fa la filiale inglese, sono i segnali più visibili del declino e della scomparsa di molte grandi catene nei due principali mercati a prezzo libero, quello statunitense e quello del Regno Unito. Ogni fallimento, cessione, acquisizione fa in realtà storia a sé. Ma i nemici del retail librario «tradizionale» sono gli stessi per tutti: Amazon e il commercio on line, la concorrenza dei supermercati, il crollo di cd e dvd e, più recentemente, gli e-book e la crisi dei consumi.

L'editoria diventa museo

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2011

di Laura Re Fraschini

Nel nostro Paese assai ricco di arte e cultura c’è una categoria di musei, quelli dedicati alla storia del libro e dell’editoria o all’arte tipografica in genere, di cui non si sente spesso parlare. Il primo libro, la Bibbia delle 42 linee, si sa, ha visto i suoi natali a Magonza dove infatti lo celebra uno dei più importanti musei di storia del libro europei e, forse, mondiali. Ma dalla Germania, l’arte della stampa si è presto diffusa anche nel Belpaese dove si attesta, a Subiaco, vicino Roma, già dal 1464. Oggi nel luogo in cui i pionieri Pannartz e Sweynheym hanno dato inizio alla storia tipografica del nostro Paese sorge il Museo della Carta e della Stampa, uno dei 34 tra archivi, fondazioni e musei censiti dall’Associazione italiana musei della stampa e della carta che tramandano la fama dei mastri cartai e tipografi che per cinque secoli hanno permesso con la loro arte di trasmettere la cultura italiana nel nostro Paese e nel mondo.  

La legge sul prezzo

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2011

di Giovanni Peresson

È stato approvato il 14 luglio scorso il nuovo disegno di legge che regolamenta il prezzo dei libri. Il nuovo testo interviene a sanare le crepe che si erano aperte nel precedente provvedimento (l’art. 11 della legge 7 marzo 2001).

Libro fai da te

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2011

di Pasquale Falco e Paolo Ortelli

«It's also hard to ignore the writing on the wall, or, rather, the gigantic words written in the sky. Publishing is changing. Soon the main audience will be reading digitally. The reasons not to self-publish have rapidly dropped away. I am in control of my manuscript. I am in control of my cover. I am in control of the entire process, and as the creator of the work, I've got to think that's the way it should be» (Brett Battles, jakonrath.blogspot.com, 7 aprile 2011). Le parole di Brett Battles esprimono l’atteggiamento di una nuova generazione di autori anglofoni che prefigurano – e intendono interpretare – un vero e proprio cambio di paradigma per l’editoria.

Sconto & servizio

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2011

di Redazione

Nel 2010 due sono i fatti che hanno segnato il mercato italiano del libro. Il primo è la nascita di un mercato degli e-book. Magari è ancora piccolo (o più piccolo rispetto a quello che molti si attendevano). Ma è un mercato che c’è, esiste, e non può che crescere; in cui è inevitabile stabilire accordi con i player globali (ne è un esempio il recente accordo Mondadori-Amazon per rendere disponibili i titoli del gruppo su Kindle).

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.