All’inizio fu Gomorra (Mondadori), opera prima di un semisconosciuto Roberto Saviano che nel 2006 denunciava eroicamente il «sistema» camorra. Un anno dopo è la volta di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, due giornalisti del Corriere della Sera, che con La casta (Rizzoli) mettevano a nudo sprechi e i privilegi della classe politica italiana. Due casi editoriali per molti aspetti diversi tra loro ma accomunati se non dalla riscoperta dell’attualità, di per se da sempre oggetto di attenzione da parte di pubblico ed editori, almeno dall’aver inaugurato una nuova, ricca, stagione per la produzione di saggi, inchieste e approfondimenti su temi e fatti della contemporaneità.
Per tentare di comprendere quali siano i fattori alla base del rinato interesse del pubblico per questa branca della produzione editoriale, ma anche per capirne le frammentazioni, i meccanismi e le prospettive abbiamo raccolto i pareri di sei tra le maggiori case editrici italiane specializzate nel settore: Aliberti Editore, chiarelettere, Fandango Libri, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Lantana, BUR-Rizzoli e Rubbettino.