Sono al Nord, al Centro e al Sud. Pubblicano gialli, noir, fumetti, narrativa, saggistica e hanno un comune denominatore: sono case editrici fondate negli ultimi cinque anni, tutte con alle spalle almeno un’edizione di Più libri più liberi.
Ogni giorno i titolari delle cosiddette case editrici indipendenti, non appartenenti cioè a un grande gruppo editoriale, sanno che dovranno impegnarsi più di chiunque altro per far sì che i propri sforzi nella gestione dei rapporti con la filiera del libro possano produrre dei risultati, portando i propri titoli (spesso non più di una o due novità al mese) ad ottenere quella tanto agognata visibilità tra gli scaffali delle librerie.