Gli interventi finalizzati all’internazionalizzazione hanno coinvolto in maggioranza le piccole e medie case editrici, in un’ottica, utilizzando un’espressione mutuata da altro contesto, di pari opportunità. La partecipazione alle fiere internazionali attraverso l’organizzazione di un Punto Italia o di uno stand collettivo, ad esempio, ha consentito negli anni e continua a consentire anche agli editori di piccole dimensioni di esplorare ed essere presenti su mercati europei importanti, come nel caso delle fiere di Londra, Francoforte o della Book Expo America o dell’Acftl, ma anche su mercati meno conosciuti, come quelli dell’est europeo (Budapest e Varsavia) e quest’anno della Cina.