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E-book

Graphic novel e fiction transmediale

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2012

di Raffaele Cardone

Nel variegato mondo delle apps, almeno 500.000 per l’ecosistema Apple e 300.000 per Android (TechCrunch), le «book apps» non sono ancora propriamente un genere e neppure un segmento di mercato. Nella fiction invece l’idea di libri interattivi anima le sperimentazioni dell’avanguardia transmediale ma senza accendere l’interesse dell’editoria tradizionale. Negli esperimenti fatti finora sui romanzi, le integrazioni multimediali sono appunto«integrazioni», contenuti aggiuntivi che non creano ancora una nuova esperienza di lettura e di fruizione dei contenuti. E anche nei rari casi di romanzi costruiti in funzione dei tablet si stanno sperimentando scritture collettive, trame modificate dai lettori, pout pourri di scrittura, immagini, suoni e musica che valgono certamente come sperimentazione ma non hanno ancora generato un prodotto con un senso letterario: qualcosa in grado di sorprendere ma anche di appagare il lettore con una «storia».

Il caso Weltbild

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2012

di Raffaele Cardone

Weltbild, protagonista del retail librario tedesco, è nuovamente sul mercato dallo scorso novembre. Cosa abbia spinto a questo la Chiesa cattolica tedesca, proprietaria del gruppo tramite le sue diciotto diocesi, resta ancora un mistero perché la motivazione ufficiale è abbastanza pretestuosa. I fatti. Alla fine di ottobre si scopre che nell’assortimento della catena ci sono anche alcuni titoli «soft-porno». Un esempio? The Lawyer’s Whore, di Helen Carter, un titolo mai tradotto in italiano e che non è presente neppure nello sconfinato catalogo di Amazon.com. Peraltro pare che Weltbild l’avesse come disponibile solo nell’assortimento on line. Una svista? Solo romanzetti erotici da edicola di stazione? Sì, probabilmente, ma più d’uno. E i cacciatori di questo genere di libri hanno scovato nell’offerta di Weltbild anche vari titoli esoterici e qualcun altro in odore di satanismo. 

Lettori ed e-reader

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2012

di Nicola Cavalli

Qual è il ruolo di e-readers e contenuti digitali in università? Per cercare di rispondere a questa complessa domanda l’Osservatorio sui nuovi media dell’Università di Milano Bicocca NuMediaBiOs, in collaborazione con Springer Italia, Il Mulino e Libreria Ledi International Bookseller ha promosso una ricerca empirica, presentata mercoledì 30 novembre presso l’Università di Milano Bicocca, che sarà oggetto di una pubblicazione monografica da parte di Springer, prevista per marzo 2012. La ricerca è stata condotta, nel periodo da gennaio a marzo del 2011, attraverso la somministrazione di un questionario on line. Alla ricerca hanno partecipato, grazie alla collaborazione con il gruppo Care della Crui, sette università italiane che attraverso l’intervento dei bibliotecari e dei sistemi bibliotecari di ateneo, hanno invitato a rispondere studenti, docenti, bibliotecari e personale amministrativo delle università di Milano Bicocca, Politecnico di Torino, Verona, Bolzano, Bologna, Napoli Federico II e Seconda Università di Napoli. Il dettaglio dei risultati e dell’analisi statistica verrà pubblicato nel volume edito da Springer a cura dell’autore di questo articolo. 

Riconquistare il lettore

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2012

di Giovanni Peresson

Le cattive notizie non arrivano mai da sole. Se il mercato 2011 – almeno quello relativo ai canali trade – è entrato in una zona d’ombra (-0,7% a novembre) la lettura non se la passa meglio. I dati relativi al 2011 fanno segnare per la prima volta dal 2007 una flessione nel numero di italiani con più di sei anni di età che dichiarano di aver letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti. Nel 2010 erano il 46,8% di questa popolazione, nel 2011 sono scesi al 45,3%. Un punto e mezzo in meno in termini di penetrazione, -2,7% in percentuale anno su anno. Possiamo vedere il bicchiere mezzo pieno e dire che il 2010 è stato un «picco» sceso poi nel 2011 a un valore comunque superiore al 2009. Tuttavia se volessimo guardare ai valori assoluti sono scomparsi tra 2010 e 2011, 723.000 lettori. A conferma di un fatto: la lettura è diventata nei decenni scorsi un fenomeno di consumo.

Ultime dagli Usa

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2012

di Cristina Mussinelli

Molte sono le conferenze sull’evoluzione del digitale in editoria e sui cambiamenti che questa comporta per il settore, basta pensare infatti che durante la scorsa edizione della Buchmesse di Francoforte gli incontri su questi temi sono stati non meno di una decina. Ma quali sono i trend emergenti, quali gli elementi sui cui riflettere e quali i fenomeni da monitorare con attenzione? Partiamo dal mercato, ancora diviso tra mondo anglosassone ed Europa dove la velocità di sviluppo e di penetrazione dei prodotti più innovativi è ancora piuttosto bassa. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito, dove tutti i grandi player sono già attivi, il mercato degli e-book vede un’offerta di circa un milione di titoli e nel 2010 una percentuale rispettivamente del 6,4% (che diventa però del 13,6% se si considera solo la narrativa per adulti; Fonte: Aap) e del 6% (Fonte: Uk PA) sul mercato complessivo. Nel resto d’Europa, dove Google non è ancora sbarcato e Amazon ed Apple sono arrivati nel corso di quest’anno, l’offerta di titoli digitali è di circa 20-30.000 titoli e le percentuali del mercato e-book sono in genere sotto l’1%.

Il prestito digitale

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2011

di Redazione

Ideata nel 2009, Media-LibraryOnLine è il primo network italiano di biblioteche pubbliche per la gestione di contenuti digitali. Oggi, con oltre 2.000 biblioteche aderenti di 10 regioni italiane, una popolazione di riferimento di circa 10 milioni di abitanti e una collezione digitale di oltre 200.000 item (tra cui e-book, file audio, video), MediaLibraryOnLine (Mlol) si può definire come «la piattaforma italiana per il prestito digitale (digital lending)», ovvero un portale di Digital Asset Management per gestire tutti i problemi di licensing e copyright nei servizi di prestito digitale; oltre che un network nazionale di biblioteche, sistemi bibliotecari e altri enti che collaborano e condividono i costi per la gestione di risorse digitali, formalizzato da una convenzione con un sistema capofila nominato dagli altri enti aderenti (il capofila è il Consorzio Sistema BibliotecarioNord-Ovest di Milano). Ne abbiamo parlato con Giulio Blasi, amministratore unico di Horizons Unlimited, la società che ha sviluppato MediaLibraryOnLine (www.medialibrary.it).

L’ergonomia di Engaging

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2011

di Giulio Passerini

Si è tenuto il 14 novembre scorso, presso la sede di Largo Gemelli, la seconda edizione di Engaging the reader, workshop del Master in professione editoria dell’Università Cattolica di Milano; temi della giornata sono stati editoria digitale ed ergonomia della conoscenza. C’è vita oltre l’ebook. Non solo testi lineari e prevalentemente tipografici, cioè quanto abbiamo visto fino a questo momento e che non rappresentano che una piccola parte delle potenzialità che il digitale è in grado di dispiegare

Libri sotto l'albero

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2011

di Emilio Sarno

Quando questa introduzione all’ultimo Scenari & Trend dell’anno è stata scritta le temperature erano ancora miti, il sole splendeva e il Natale era ancora lontano. Ma questo 2011 che si sta concludendo con il gran botto di Natale – che (ci auguriamo) rianimerà un’annata piuttosto fiacca – segna almeno due punti di svolta rispetto al passato immediatamente recente. È nato nel 2011 un reale mercato di e-book all’interno di quello digitale. Ancora trascurabile in termini di spesa domestica: ma quanto comprano i lettori italiani di e-book dallo store di Kindleche ha già almeno 20.000 titoli italiani?

Dal facsimile alle app

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2011

di Giovanni Peresson

Il mercato dell’editoria d’arte e d’immagine non sta attraversando anni facili. Solo qualche dato per articolare meglio il quadro: -3,3% nelle novità pubblicate, 1.430 copie/titolo, un mercato nei canali trade di poco meno di 60 milioni di euro (+0,8%) e di circa 25 milioni tra bookshop di musei e mostre d’arte. Per di più, di quei quasi 60 milioni di euro, solo 27,5 derivano da quello che si considera il core business del settore: monografie illustrate, cataloghi, design, fotografia. Tutto il rimanente è saggistica, con più o meno ampi corredi iconografici. E questo segmento, all’interno di quello arte/immagine, rispetto al 2008 fa segnare un -6%. I cataloghi e i libri d’arte, però, rappresentano solo una parte di un più vasto settore che l’Ufficio studi dell’Aie sta progressivamente indagando.

Fenomeno Larsson

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2011

di Gabriele Pepi

C’è stato un tempo eroico in cui, quando si parlava di Svezia, il primo pensiero erano le artiche bellezze (non solo paesaggistiche) offerte dalla penisola seguite, a breve distanza, dal senso di libertà e avventura emanato da quella natura selvaggia e potente. Bei tempi e proprio per questo forse ormai tramontati. Oggi le bionde sono sempre meno, i fiordi sono invasi dai turisti e le foreste profanate da cacciatori di alci della domenica ma, nonostante questo, l’estremo nord non è mai stato così vicino a casa nostra. Merito oltre che dell’opera di paziente semina di case editrici geolocalizzate come Iperborea – da almeno vent’anni impegnata nella diffusione delle letterature nord europee – anche e soprattutto di fenomeni popolari come il boom di Stieg Larsson che, con la sua trilogia Millenium (Uomini che odiano le donne, La ragazza che giocava con il fuoco e La regina dei castelli di carta), edita da Marsilio, e i tre omonimi film campioni di incassi, ha ripetuto anche in Italia il successo già raggiunto in mezzo globo, senza contare le bizzare iniziative fioritegli intorno.

L'ecosistema Kindle Fire

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2011

di Raffaele Cardone

Il tablet di Amazon è in vendita – solo negli Usa – dal 21 novembre e i lettori del GdL avranno ormai letto decine di articoli sull’argomento. Spostiamo quindi l’attenzione da cosa è Kindle Fire (un tablet con un nuovo browser, il Silk, pensato per «splittare» i contenuti tra Kindle e i Cloud Services di Amazon), e cosa non è (non è per il momento sofisticato e «connesso» come un iPad2), a cosa sarà, a come potrebbe muovere il mercato editoriale con app, e-book, video, film, serie tv e altri prodotti dell’industria globale dei contenuti. Nell’industria dei contenuti digitali su device portatili la tecnologia ha guidato il mercato degli ultimi anni. Kindle ha di fatto creato il mercato degli e-book negli Usa e in UK; non era il primo, e neppure il migliore fra i reading device, ma bisogna dar ragione a Bezos quando lo presentò anni fa non come un gadget tecnologico, ma come un servizio. Kindle Fire può e vuole far propria questa definizione? Nelle intenzioni, sembra di sì.

Modello cercasi

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2011

di Piero Attanasio

Sembra finalmente delinearsi un percorso per la definizione di modelli condivisi per la gestione dei diritti d’autore nei programmi di digitalizzazione su larga scala dei patrimoni librari delle biblioteche. La Commissione europea ha emanato la proposta di Direttiva «su taluni usi consentiti di opere orfane», che dovrà ora essere discussa e approvata dal Parlamento e dal Consiglio europeo. Parallelamente la Commissione ha promosso un «dialogo tra portatori di interesse» per il trattamento delle opere fuori commercio nei programmi di digitalizzazione. Il confronto tra rappresentanti di autori, editori, biblioteche e società di gestione collettiva ha portato alla sigla di un «Memorandum of understanding» che fissa alcuni principi guida sulle modalità di gestione dei diritti sulle opere fuori commercio nelle biblioteche digitali.

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