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Ediser

La cultura vien mangiando

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2005

di Paola Mazzucchi

Non si può certo dire che l’industria della comunicazione e dei contenuti nel suo complesso sia rimasta indifferente a questo trend, anzi lo ha cavalcato e sicuramente ha contribuito a renderlo sempre più diffuso e radicato. Televisioni, radio, Internet ed editori si sono mobilitati per soddisfare (e creare) i più diversificati bisogni del pubblico di (aspiranti) enogastronomi. Non solo creando programmi e prodotti dedicati al mangiare e bere bene, ma anche valorizzando le componenti enogastronomiche nella proposta di contenuti culturali di altra origine, dando vita a sinergie originali.

Libri DOC

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2005

di Laura Novati

La tradizione della gastronomia e dell’enologia italiana è stata da sempre grande, le fonti letterarie che lo confermano sono innumerevoli, da Orazio a Virgilio sino a Pellegrino Artusi o al grande Veronelli. E’ proprio questa coscienza produttiva agroalimentare che ha a sua volta generato e ispirato anche la nascita di un’editoria che ha via via affiancato la conservazione, la rilettura delle ricette, ma ha pure accompagnato la lotta per l’imposizione di marchi doc, di campagne per il riconoscimento di originalità e di peculiarità produttive messe a rischio da produzioni industriali contraffatte.

Tentazioni d’autore

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2005

di Redazione

In un mercato come quello delle guide enogastronomiche, sempre più affollato di nuovi concorrenti, accanto al prestigio del marchio editoriale, si stia facendo spazio nell’attenzione del pubblico dei lettori quale driver per l’acquisto, il nome dell’autore, sempre più spesso personaggio «che fa costume» e a volte anche spettacolo.

Un po' più che primi passi

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2005

di Sandro Pacioli

Il valore del mercato dell’e-learning nel 2004 viene stimato, in base ai dati dell’Osservatio Anee Assinform, in 365,6 milioni di euro. Un valore in crescita del +43,9% rispetto al 2003. Un’ulteriore crescita del +17,9% è prevista per quest’anno, anche se probabilmente tale valore è soggetto - come tutti i budget fortemente condizionati dal peso che hanno le aziende in questa attività – a revisioni e aggiustamento in corso d’anno.

Una libreria on the road

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2005

Autori vari

Questa piccola e accogliente libreria, situata nella non centralissima, ma assai vitale, via Piero della Francesca, in zona Sempione, a Milano, si distingue per la semplicità, ma insieme anche per la capacità di distinguersi nella vasta e concorrenziale offerta di librerie cittadine: da un lato sfidando l’attuale tendenza a privilegiare i punti vendita di grandi dimensioni (spesso ricavati dalla ristrutturazione di spazi che ospitavano cinema o luoghi di spettacolo) e puntando su una offerta di genere e su un rapporto più personale con il cliente-lettore; dall’altro organizzando corsi di scrittura e attività di vario tipo.

Al centro del flusso

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2005

di Redazione

Il polo logistico di Gorgonzola, altrimenti conosciuto come «cittadella dell’editoria», circa 50.000 mq totalmente dedicati al settore del publishing con particolare riferimento al segmento librario, si inserisce nella strategia complessiva di TNT Logistics che ha l’obiettivo di costituire magazzini monotematici per settore di attività. In questo modo è infatti possibile sviluppare, oltre a sinergie operative e distributive, centri di competenza in cui concentrare know how specifico e raggiungere quella massa critica necessaria per erogare ai clienti servizi che in termini di qualità, puntualità e flessibilità si attestino su livelli di eccellenza. Un’attenzione alle esigenze specifiche dei clienti che ha consentito a TNT Logistics di operare con successo sin dal 1988 in partnership con i maggiori player del comparto editoriale italiano. Con Gioachino Figlia, direttore Divisione Publishing&Industry, parliamo dei risultati raggiunti in questi anni e delle prospettive di sviluppo del settore Publishing.  

Anche l'istruzione ha un prezzo

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2005

di Giovanni Peresson

Ormai per il terzo anno consecutivo l’Aie effettua attraverso Ispo un’indagine sui prezzi dei libri scolastici in adozione. L’analisi viene realizzata sul listino prezzi informatizzato relativo a 32.680 referenze, che comprende tutti i libri proposti dalle case editrici per le scuole secondarie di primo e di secondo grado. Ricordando che i prezzi delle opere in commercio sono stati definiti a inizio anno e non subiscono modifiche nel corso dell'anno scolastico, l’analisi intende rilevare l'«indice di variazione media percentuale di prezzo» ed effettuare un confronto con i dati di trend relativi agli anni precedenti. Le variazioni medie percentuali dell’indice e tutti i valori di trend sono stati analizzati anche per tipologia di scuola (di primo e di secondo grado); tipologia di libro (libri di corso, libri di supporto, atlanti/dizionari/codici) e principali materie scolastiche. A questa analisi sull’andamento dei prezzi è stata poi affiancata un’altra indagine relativa a come le famiglie – e in particolare quelle con figli che frequentano i diversi ordini di scuola – abbiano percepito l’andamento generale dei prezzi e, al suo interno, quello relativo alle spese scolastiche.  

Avere 2 anni

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2005

di Riccardo Fedriga

Credo che non vi sia migliore modo per riflettere su una struttura formativa come un master in editoria, che si basa sulla istituzionalizzazione del trasferimento di quella forma di esperienza che è il sapere editoriale - di solito gelosamente tramandato come un segreto - che partire dal racconto dell’esperienza vissuta nella progettazione e coordinamento del Master in editoria cartacea e multimediale della Scuola superiore di studi umanistici dell’Università di Bologna. La storia del master bolognese vede la sua origine nell’incontro tra una spinta dall’alto e una dal basso. Circa la prima spinta, le cause che hanno portato alla progettazione e realizzazione del master risiedono nell’esigenza, manifestata da proprietari e alti funzionari editoriali, di dotare il comparto editoriale di un bacino di persone sistematicamente formate, in grado di mantenere – e di aumentare – il livello professionale e, a cascata, quello delle pubblicazioni. Circa la spinta dal basso, il master bolognese è nato in seguito a una forte richiesta studentesca di professionalizzazione e avvicinamento della realtà universitaria a quella aziendale. Concretamente questo si è tradotto nel successo di un corso di editoria, tenuto inizialmente da Umberto Eco e poi da chi scrive, presso la facoltà in discipline della comunicazione dell’università di Bologna. In tre anni (1998-2001) dall’attivazione del corso si giunse a una richiesta di circa 25-30 tesi l’anno, su un numero chiuso di iscritti pari, allora, a 150 unità. Quasi un quarto degli studenti, quindi, voleva laurearsi con una tesi su temi editoriali: tutti editori dunque?  

Basta una cartolina

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2005

di Laura Novati

E’ noto che il prodotto più venduto in tutti i musei del mondo è la T-shirt o maglietta che dir si voglia, ma dietro a essa segue la modesta cartolina; costa poco, in assoluto è il «ricordo» della visita che costa meno, ma ha un alto valore aggiunto che non sempre viene debitamente sfruttato.

Harry Potter e il Principe al 50%

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2005

di Raffaele Cardone

Record di vendite polverizzati, un brand planetario che è diventato più che una serie di libri un fenomeno di costume. E ancora film, merchandising, edizioni piratata, e non, tradotte nelle lingue più strane. Harry Potter sembra trasformare in oro tutto ciò che tocca, ma proprio per il giro d'affari che è capace di creare genera anche sconquassi nelle fragile e sempre più concentrata filiera editoriale. Ai primi di settembre naviga ancora nella top ten delle classifiche mondiali, specialmente di quelle dei Paesi di lingua inglese, ma Harry Potter and the Half-Blood Prince ha battuto anche altri, preoccupanti record.

I top ten dei ragazzi cinesi

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2005

di Laura Novati

Gli editori di libri per l’infanzia si trovano oggi in una fase di prosperità senza precedenti. Nel 2002, oltre 30 case editrici specializzate hanno pubblicato 230 milioni di copie, relative a 7.393 titoli. Per queste 30 case editrici lavorano 3.000 redattori, 3.000 scrittori specializzati e alcune famose tipografie. I 200 milioni di giovani lettori costituiscono certo un enorme potenziale di mercato. Il business del copyright di tali libri ricopre circa il 20% del totale di tutto il settore librario, rappresentando perciò la parte più vivace dello scambio di copyright del Paese e questo perché la maggior parte dei libri è importata.  

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