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Ediser

Mens sana in corpore sano

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Febbraio 2006

di Redazione

Che sia colpa dello stress o solo il frutto di una moda, fatto sta che sempre più connazionali si dedicato a «hobby» salutari, dove e come non importa, al mare, in montagna, pedalando o magari semplicemente correndo su un tapis roulant, con accanto un libro a tema. Ne abbiamo parlato con alcuni editori specializzati in tre tematiche molto diverse: la bicicletta (Ediciclo), il mare (Magenes), le escursioni in montagna (Euroedit). Perché prevenire è meglio che curare.

Podcast, sacro e profano

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Febbraio 2006

Autori vari

Da ottobre 2005 sul sito della casa editrice Feltrinelli è comparsa una nuova sezione, dal nome per alcuni misterioso: Podcast. I lettori che hanno maggiore dimestichezza con Internet e le tecnologie avranno capito al volo di cosa stiamo parlando, per tutti gli altri facciamo una breve introduzione: con il termine Podcast si intende una sorta di radio via Internet che funziona tramite scaricamento di file mp3; il nome deriva dal lettore mp3 iPod di Apple che per prima ha accolto directory di queste radio all’interno di iTunes. La tecnologia ovviamente non è nuova, l’mp3 è un formato che esiste da tempo e molto usato proprio perché consente di comprimere in un file di dimensioni accettabili tracce audio altrimenti difficilmente trasferibili sulla rete. Grazie ad Apple e a iTunes però il Podcast ha avuto un’esplosione. Abbiamo fatto una chiacchierata con «Gomma» Guarneri, webmaster del sito Feltrinelli a proposito di questo nuovo servizio e dei contenuti multimediali che ruotano intorno al libro e ai suoi autori, accolti sullo spazio web della casa editrice.

Barcellona contro Madrid

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2006

di Raffaele Cardone

Lo storico testa a testa che oppone l’editoria madrilegna a quella di Barcellona non ha equivalenti in Europa. I due poli editoriali spagnoli si contendono diversi primati che lasciano in secondo piano le coordinate linguistico-culturali, per quanto «l’irridentismo» catalano sia ancora molto forte e faccia sentire la propria presenza nella vita sociale e politica di tutta la Spagna. Solo per fare alcuni esempi, Madrid è la casa del gruppo Anaya (secondo gruppo spagnolo, partecipato da Hachette) e di Santillana (con sigle importanti come Alfaguara e Taurus); a Barcellona sono i quartieri generali dei gruppi Planeta, RandomHouse Mondadori, Ediciones B, così come di altre sigle e gruppi più piccoli ognuno a suo modo protagonista della scena libraria.

Il destino dei libri

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2006

di Luciano Mauri

Luciano Mauri, oltre che aver tenuto le redini dell’azienda di famiglia per quarant’anni, con Mario Spagnol aveva costruito anche il Gruppo Longanesi. Dallo zio Valentino Bompiani, dal padre Umberto, segretario di Arnoldo Mondadori, aveva appreso l’amore per i libri, la capacità di essere imprenditore e insieme uomo di cultura, di saper fare i conti ma anche di possedere uno spirito arguto, ironico e spiritoso, con il gusto della battuta e del paradosso. Al ricordo del padre e dell’amata figlia Elisabetta, morta tragicamente, dedicò la Scuola per librai che dal 1983 è un riferimento d’obbligo per chi ama quella professione, ne accetta il cambiamento purché sempre al servizio dell’intelligenza o anche della crescita di una società migliore. La sua scomparsa lascia un vuoto, ma anche un’eredità preziosa, quella di un uomo che è stato un modello, che credeva in un’Italia civile e più colta, forse solo sognata.

Sul set del libro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2006

di Paola Mazzucchi

La manifestazione, organizzata dal Cda (Centro di sviluppo audiovisivo, un’istituzione pubblica che eroga consulenza e servizi ai produttori audiovisivi, dalla formazione all’informazione e ricerche su mercato e tendenze fino all’affiancamento nella creazione degli stessi contenuti), è dedicata al tema dello scambio di diritti tra industria editoriale e industria cinematografica. Un progetto pilota molto interessante, dal punto di vista della formula adottata e dei soggetti coinvolti. Ne abbiamo parlato con Pere Roca, Direttore del Cda.

Cogito ergo publico

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2005

di Redazione

Da aprile 2006 per un anno intero i riflettori dell’editoria mondiale saranno puntati sull’Italia e su Torino e Roma Capitali mondiali del libro. Un anno intero durante il quale la cultura e il suo principale veicolo – il libro – saranno protagonisti in mille iniziative, manifestazioni e dibattiti che coinvolgeranno l’intero tessuto sociale e civile del Paese, trascendendo i confini delle due città designate. Un’occasione che potrebbe fornire un esempio concreto di un approccio strategico e strutturato alla promozione culturale, e del libro e della lettura in particolare, qualora il comparto editoriale nel suo complesso e le istituzioni pubbliche riescano a trasformare un’opportunità in una più ampia politica permanente. In occasione di questo importante riconoscimento attribuito dall’Unesco al nostro Paese, e per la prima volta a due città insieme, il «Giornale della Libreria» ha raccolto ex ante le opinioni, le critiche e le proposte della piccola e media editoria in relazione alle opportunità che questo grande evento potrà offrire e parallelamente abbiamo chiesto agli editori quale progetto realizzerebbero per promuovere il libro e la lettura se avessero carta bianca per proporre una iniziativa in questo contesto.

Fermarsi a formare

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2005

di I convegni professionali di Più libri più liberi di Giovanni Peresson

Più libri più liberi si è caratterizzata sin dall’inizio come una manifestazione fieristica che accanto al momento espositivo ne prevedeva uno di dibattito e confronto professionale sui temi legati al mondo del libro e dei contenuti editoriali. Un’occasione in cui discutere dei problemi che il settore della piccola e media editoria si trova quotidianamente ad affrontare. Sia nel suo «essere impresa» che nel suo svilupparsi e crescere, nel suo confrontarsi con le profonde trasformazioni che riguardano il mercato e i canali di vendita, piuttosto che nel ruolo che svolgono i vecchi e nuovi media. Basta citare il dato dello scorso anno (circa 1.296 ore/partecipante per convegni, tavole rotonde e altre iniziative professionali) per avere un indicatore del ruolo che gli incontri professionali svolgono, in una logica di «incubatore» e di momento di discussione/dibattito per la piccola e media editoria. Attività convegnistica professionale a Più libri più liberi: 2003-2004  

Infrastrutture per la lettura

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2005

di Emilio Sarno

Si è tenuto a Bari il 5 e 6 novembre il secondo forum di Passaparola, l’incontro annuale dei Presidi del libro che nelle intenzioni vuole rappresentare un’occasione di incontro, e quindi di scambio e di confronto di esperienze, tra le persone che a diverso titolo si occupano di libri. E che hanno a cuore – da imprenditori o da persone di cultura o come cittadini – il problema di far leggere di più, in un Paese che non si colloca, nonostante il fenomeno dei collaterali ai quotidiani e ai settimanali, ai vertici per numero di lettori in rapporto alla popolazione.

Quattro domande su Google Print

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2005

di Piero Attanasio

Il caso giudiziario intentato dall’associazione degli editori americani (AAP), le ferme prese di posizione dell’associazione delle university press statunitensi (AAUP), o delle associazioni di autori ed editori di tutto il mondo, i dubbi espressi dallo stesso mondo bibliotecario hanno evidenziato ombre e luci dell’ambizioso programma del motore di ricerca Usa. È oggi quindi più facile (e necessario) cercare di fare il punto. Com’è noto, Google Print si compone di due distinti programmi, dalle caratteristiche molto diverse: il Publishing programme, nel quale, su autorizzazione degli editori, sono digitalizzate opere tutelate e il Library programme, condotto in collaborazione con alcune (per ora cinque) biblioteche americane e britanniche. Questo secondo programma comprende a sua volta la digitalizzazione di opere in pubblico dominio, rese poi interamente accessibili, ma anche di opere protette, che però sono solo ricercabili e di fatto non accessibili. Su ciascuna di queste iniziative permangono domande cui solo in parte Google ha fornito risposte convincenti. Proviamo a fare il punto della situazione.

Regione & lettura

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2005

di Redazione

Gli Enti locali, Regioni, Comuni hanno avviato in questi anni una forte intervento in direzione della promozione della lettura e dell’editoria. In questi anni si sono anzi moltiplicate letture pubbliche, festival della letteratura, fiere e saloni del libro che incontrano crescente interesse sia da parte del pubblico sia da parte degli operatori e dei soggetti istituzionali dell’amministrazione centrale e locale. Eppure i lettori continuano a essere pochi e insufficienti a uno sviluppo strutturale delle imprese come delle librerie. Oltre che del «sistema Paese».

Siamo tutti piccoli editori?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2005

di Giovanni Peresson

Uno dei tormentoni giornalistici che periodicamente ricorrono nelle pagine di quotidiani e settimanali riguarda il quesito: «Quanti sono i piccoli editori?» e «Come si possono definire in quanto tali?». Fino a oggi ci si era basati sul numero di titoli pubblicati, nell’empirica convinzione che al di sotto di un certo numero di libri usciti nel corso dell’anno fosse difficile pensare a un piano editoriale organico, a una struttura produttiva e redazionale stabile, a una rete di promozione e di distribuzione. Oggi un Decreto del Ministero delle attività produttive (Map) costringe a rivedere ampiamente le cose. Ecco dunque i criteri relativi alla definizione di «microimprese, piccole e medie imprese» adottati nel Decreto del 18 aprile 2005 recante l’Adeguamento alla disciplina comunitaria dei criteri di individuazione di piccole e medie imprese, emanato dal Map viste le raccomandazioni della Commissione europea 2003/361/CE. Problema: come si adattano queste definizioni al comparto della piccola e media editoria?

Stato & lettura

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2005

di Redazione

La Direzione generale del libro presso il Mbac rappresenta il principale soggetto istituzionale che a livello centrale si occupa – tra le sue altre competenze – di «promozione» del libro e della lettura. Parliamo di questo tema con Luciano Scala (Direttore presso la Direzione generale per i beni librari e gli istituti culturali). Quando si parla di promozione della lettura non si può certo sostenere che l’Italia sia all’anno zero. Eppure i lettori continuano a essere pochi. Con percentuali distanti da quelle di Paesi con analogo «peso economico».

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