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Ediser

Isole di lettura

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2006

Autori vari

Un’Italia dai pochi lettori, ma con molte centinaia di iniziative – purtroppo in larga parte, con l’eccezione della Puglia, localizzate nelle Regioni del Nord e del Centro – che hanno a che fare con la promozione della lettura: fiere e saloni del libro, pubbliche letture, festival letterari, iniziative realizzate su spiagge o in alpeggi montani da associazioni, biblioteche, librerie, Comuni, Regioni e naturalmente case editrici. Molte di queste iniziative sono però del tutto sconosciute agli stessi addetti ai lavori. Le schede che presentiamo censiscono le iniziative che si svolgono in Sardegna - raccolte grazie all’Associazione degli editori sardi che a fine maggio aveva organizzato a Cagliari su due giornate un seminario (e convegno) anche su questi temi – costituiscono un campione, anche in termini di originalità delle formule, che ci sembra rappresentativo di quello che viene fatto nel nostro Paese in materia di promozione della lettura – o di come viene detto in questi Stati generali – di «creazione della domanda»: I Presidi del libro, Macomer, Marina Cafè Noir, Mieleamaro, Settembre dei Poeti, Festival di Tuili, Festival di Gavoi, Isola del Teatro, NoArte.

Scatti di editoria

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2006

di Sandro Pacioli

L’editoria fotografica – nonostante le decine di migliaia di copie mensilmente vendute in edicola dei mensili di fotografia – rappresenta nel nostro Paese una nicchia, all’interno di un’altra nicchia: quella del libro illustrato o del libro d’arte. Non solo il libro fotografico occupa spazi marginali in libreria, ma anche sulle stesse pagine culturali, in quella che viene chiamata la «cronaca culturale». E le mostre e le rassegne sembrano essere seguite da numeri tutto sommato trascurabili di frequentatori e appassionati.

Se la cultura vale oro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2006

di Giovanni Peresson

Un appuntamento che avviene, a due anni esatti di distanza dal primo, in un panorama politico diverso, in una nuova legislatura. Soprattutto con una nuova maggioranza che ha fatto della necessità di ridare sviluppo al Paese e maggiore capacità di competere sui mercati internazionali il suo progetto di Governo. In questo mutato contesto politico (ma anche economico) l’attenzione è stata posta, anche attraverso la predisposizione di un libro bianco come era avvenuto nella precedente edizione, su come gli investimenti pubblici e privati in capitale umano siano in stretta relazione economica con la crescita della produttività.

Dallo Statuto agli Stati generali

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2006

di Federico Motta

Il primo rilevante risultato da tempo auspicato e ora raggiunto è stata l’adesione all’Aie di importanti gruppi e aziende del nostro settore che oggi ci consentono di arrivare a rappresentare oltre il 90% del mercato librario. Possiamo dunque dare per acquisita l’ormai sostanziale unità del settore editoriale librario e affermare che essa rafforza notevolmente l’efficacia delle iniziative da assumere per il futuro, caricandoci per altro di maggiore responsabilità. Ma riconosciamo anche che questo successo premia innegabilmente la qualità dell’azione sviluppata dagli organi statutari, dei rapporti intrattenuti con tutti gli interlocutori significativi e dei servizi offerti dagli uffici dell’Associazione.

L'amore e la raggia

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2006

di Gaia Weiss

Per questo è davvero una bella iniziativa quella che il suo editore principe e cioè Sellerio gli ha dedicato, un volumetto fuori commercio fatto dalle tante copertine che in tutto il mondo, in tutte le lingue delle tante traduzioni gli hanno dedicato. Non tutti i volumi hanno avuto la stessa fortuna, ma alcuni ne hanno avuta in dimensione assolutamente strepitosa. «Il volume – scrive l’editore - raccoglie le copertine di tutte le edizioni pubblicate, in Italia e all’estero, delle opere di Andrea Camilleri, a far data dal primo romanzo, Il corso delle cose (Lalli, 1978), fino al giugno 2005, suddivise per titolo e ordinate iniziando dalle case editrici italiane». E’ un modo istruttivo per vedere come è stato «letto» nelle grafiche di copertina, uno stesso romanzo nel contesto di altre editorie; in alcune appare esportato anche il volto di Luca Zingaretti, una fortunatissima scelta per la serietà ombrosa dell’attore, per quel suo apparire «nivuro» dentro quella Sicilia assolata, vuota, solo mare, bellezza, ombra di vie e bianco di sole e ville incantate e dimenticate.

La cultura vale oro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2006

Autori vari

In settembre, ci saranno i nuovi Stati Generali dell’editoria. E la pubblicazione di un manifesto. Per ribadire ancora una volta l'importanza strategica e prioritaria che la cultura riveste in un processo di sviluppo produttivo dell’intero Paese. In questo senso si tratta di un’iniziativa che investe il futuro di tutti. E se la cultura fosse il futuro del Paese? Ne parliamo con il Presidente dell’Aie, Federico Motta.

Sangue sacro, Sacro Graal

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2006

di Laura Novati

I cinquanta milioni di copie venduti dal Codice di Dan Brown (e il tardivo veto cardinalizio di vederne il film derivato) sono sicuramente un risultato economicamente straordinario, ma anche un fenomeno editoriale in parte già sperimentato e, per quanto fortunato, preoccupante, vista la facilità del «credere» che si annida sempre dentro e ai margini dell’esoterico: esso rivela inoltre alcune curiose coincidenze e punti di contatto con quanto avvenne alla precedente svolta del secolo, cioè al passaggio tra XIX e XX secolo: fu allora che apparve un romanzo rivelatosi di pari fama e fortuna e che ha instancabilmente alimentato l’interesse e l’orrore nel suo incessante percorso: stiamo parlando di Dracula di Bram Stoker che esce, appunto, nel 1897.

Tra tradizione e futuro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2006

di Cecilia de Rosa

La vivacità del mercato delle traduzioni del e dal mondo arabo è un segnale positivo di un nuovo interesse che non dovrebbe essere sottovalutato ma anzi raccolto, analizzato e utilizzato in funzione strategica, per dare sostanza al dialogo con i Paesi del Mediterraneo. L’interscambio di traduzioni, com’è noto, svolge un’importante funzione nel rinnovamento della società e nel dialogo tra civiltà. Lo ha capito il mondo arabo, attualmente alle prese con la sfida di portare la propria produzione culturale, intellettuale e scientifica al passo con il resto del mondo e per tornare ad avere un ruolo proprio nella cultura e nel sapere mondiale. Lo hanno capito diversi attori dell’editoria europea, impegnati da un paio di anni a sostenere l’editoria araba in questa sfida, attraverso svariate forme di collaborazione editoriale.

Coming soon... no Coming book

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2006

di Paola Mazzucchi

Oggi anche in Italia si fa tanto parlare di nuovi format e modelli di business per i contenuti editoriali, tra iPod, mobile tv, tv on demand e chissà quale altra sorpresa ci riserverà a breve l’inarrestabile progresso tecnologico. E finalmente, come evidenziato anche nella ricerca sulla Digital Generation dell’Aie, questi temi non sono più un tabù per gli editori. Non sorprende dunque che parallelamente alla riflessione su come progettare e distribuire contenuti editoriali per questo scenario, si cominci a parlare – e sfruttare – queste stesse tecnologie per pensare a nuovi modelli per promuovere il libro e la lettura e, diciamolo senza timori, fare pubblicità ai libri.

Il valore della pubblicità

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2006

di Giovanni Peresson

Può effettivamente sorprendere il 21,0% di intervistati che non ha difficoltà ad ammettere che «sì l’ultimo libro che ho acquistato lo ho comprato perché l’ho visto pubblicizzato su un giornale»! Si può trovare una ragionevole linea interpretativa di questo fenomeno? Una possibile interpretazione potrebbe far riferimento al fatto che negli ultimi anni (dal 2002 a oggi) è notevolmente cresciuta la pubblicità fatta ai libri, anche se questi libri sono pubblicizzati come collaterali a quotidiani e periodici: lo spazio complessivamente dedicato è cresciuto dal 2004 a oggi del +26%. E comunque è ampiamente riconosciuto che la pubblicità – assieme al prezzo, alla capillarità distributiva, all’indubbia qualità editoriale delle proposte – sia stata una delle chiavi del successo delle iniziative in edicola. Ed è anche probabile che oggi nel «vissuto» dei meccanismi che portano all’acquisto, l’intervistato non riesca ben a separare e distinguere le cose. Avverte che attorno al libro è cresciuta una comunicazione di tipo pubblicitario.

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