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Mercato

Un mercato cerniera

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Aprile 2008

di Fabio Davite

109 milioni di persone (un quinto del bacino ispanofono), una popolazione giovanissima e un'economia dinamica. Un Paese cerniera fra le Americhe, ponte per l'Europa, terminale di investimenti italiani.

55 mila titoli

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2007

di Emilio Sarno

55 mila titoli, è questa, ormai da sei anni, la soglia su cui si attesta la produzione editoriale nel nostro Paese.

Il fumetto tra format, contenuti e tendenze

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2007

Autori vari

Le tipologie del fumetto si sono moltiplicate e segmentate in Italia nel corso degli ultimi venti anni. Matteo Stefanelli spiega questa moltiplicazione di forme e generi.

Il fumetto, il mercato

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2007

di Giovanni Peresson

Il mercato del libro a fumetti - al cui interno va sempre più definendosi quello di graphic novel - è in realtà un insieme di mercati/prodotto e di canali di vendita: quello dei veri e propri libri, quello dei dei collaterali, quello dei veri e propri albi che confinano con il libro illustrato ecc.

La Catalogna Paese ospite a Francoforte

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2007

Autori vari

Nella regione il settore dell'editoria è tra i più sviluppati dell'Europa, non solo in termini di autori che scrivono e pubblicano per il mercato (e il lettore) catalano, ma anche per quello di lingua spagnola, di produzione e di vendita di libri. Risultano infatti attive 260 case editrici, 16 delle quali con un fatturato superiore ai 18 milioni di euro.

Collaterali. Che avverrà?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2007

di Giovanni Peresson

Il 2006, dal 2002 in qua è stato il peggior anno per i collaterali. La situazione non sembra esser cambiata affatto nella prima parte del 2007, dato che i cambi nei mix di prodotti (libri, ma ancor più dvd, cd, giochi, ecc.), o di politiche multitestata (ormai prassi ampiamente diffusa) confermano il quadro di un mercato maturo e saturo. Ma forse anche alla ricerca di nuove idee e di innovazione.

Chi non legge non mangia

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2006

di Mauro Rosi

Dire che il libro «è cultura» è ormai un luogo comune: chi potrebbe non esser d’accordo? Finalmente – come nei recenti Stati generali organizzati dall’Aie a Roma – abbiamo sentito dire che il libro «è economia »; preferiremmo dire che esso è, con Adam Smith, la «ricchezza delle nazioni». A causa di questa sua rilevanza strategica, che ne fa un prodotto «ultra-culturale», il libro è al centro di tutta una serie di sforzi finalizzati a rinforzarne la presenza sul piano sociale ed economico, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, dove la produzione e il consumo sono scarsi e precari, specialmente in Africa. Nel campo dell’edizione, nonostante la grande diversità culturale, linguistica, geografica, storica e politica, i Paesi dell’Africa subsahariana, dove il tasso di analfabetismo arriva in alcuni casi al 60%, presentano una serie di problemi comuni.

Il fumetto, letteratura del popolo

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2006

di Patrizia Segre

In una società in cui la cultura orale è ancora dominante e il 60% della popolazione è però analfabeta, la voce degli artisti attivi nei vari Stati ha scelto di esprimersi attraverso le vignette per raggiungere un mondo incapace di capire la lingua scritta, ma in grado d’interpretare le rappresentazioni grafiche. Il fumetto africano, attraverso avventure tratte dalla quotidianità di un popolo coinvolto nella storia delle città, dello sviluppo, della povertà e delle guerre, trasmette il messaggio del faticoso emergere del soggetto, ossia di individui capaci d’influire sul loro destino e su quello del mondo che li circonda. Questo genere di narrazione è una forma di comunicazione molto diffusa e ha connotazioni specifiche per ogni Paese, con i suoi personaggi tipici, emblemi della cultura autoctona, ma vi si possono comunque rintracciare due tipologie valide per l’intero continente e che si compenetrano tra loro: la fiction e la denuncia.

Francia: le evoluzioni del mercato

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2006

di Raffaele Cardone

L’editoria francese vue de haut è molto differente da quella che era fino al 2000. All’epoca, Havas e Hachette si contendevano la leadership assoluta (rispettivamente, con il 25,1% e il 17,1% del mercato) e, insieme a sei altri gruppi più piccoli – France Loisirs (il club del libro di Bertelsmann), Albin Michel, Gallimard, Flammarion (acquisita da Rcs alla fine del 2000), Le Seuil e Reed Elsevier – rappresentavano i più importanti attori del mercato. In poco più di cinque anni la situazione è cambiata radicalmente, sia per il differente peso dei grandi gruppi sul mercato interno e internazionale, sia per la nascita o la forte espansione di nuovi soggetti editoriali.

Paesi arabi: cento anni, duecento opere

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2006

di Cecilia de Rosa

Quali opere della letteratura italiana troviamo tradotte in arabo? Troviamo Dante, Moravia, Calvino, Buzzati, Pirandello con una certa regolarità nei cataloghi e nelle librerie delle metropoli mediorientali. Più di rado compaiono altri autori contemporanei come Umberto Eco, Dario Fo, Gesualdo Bufalino, Antonio Tabucchi e pochi altri, senza tuttavia alcuna certezza che le loro opere siano state tradotte direttamente dall’italiano e non da una lingua mediana (probabilmente il francese), che non siano traduzioni pirata e che la traduzione sia fedele (leggi: integrale) e di qualità. Se passiamo alla saggistica, la situazione non è migliore.

Politiche innovative di prodotto

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2006

di Giovanni Peresson

I dati 2005 sulla produzione libraria presentati da Istat in occasione della Buchmesse di Francoforte (anche se non ancora definitivi) confermano dimensioni, volumi e tendenze che in questi ultimi anni caratterizzano il settore della produzione libraria nel nostro Paese. Da un lato evidenziano le difficoltà e i problemi con cui deve confrontarsi quella che è la quinta-sesta editoria mondiale con i suoi oltre 53 mila titoli pubblicati tra novità e ristampe ogni anno, e i 233,3 milioni di copie stampate e immesse nei diversi canali di vendita: tra libri scolastici, per bambini e ragazzi, di varia.

Politiche industriali per il settore del libro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2006

di Giovanni Peresson

Efficaci politiche industriali per il settore non possono non cercare di favorire al massimo grado politiche di collaborazione tra le imprese, talvolta nel seno dell’Associazione, talvolta autonomamente. In questa direzione – oltre ad attività e iniziative condotte tra le imprese – si sono sviluppate negli ultimi anni all’interno di Aie (o comunque con un suo ruolo attivo) un insieme di attività che hanno esemplarmente riguardato lo sviluppo di servizi pre-competitivi e la gestione aperta e non discriminatoria di standard tecnologici. Ciò ha consentito di sviluppare nuovi servizi aprendo opportunità competitive a più operatori.

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