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Internazionalizzazione

Le tante fiere dell'Aie

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2008

di Paola Seghi

Undici fiere tra Italia e estero organizzate dall'Aie, tramite Ediser, nei 12 mesi 2007-2008. Se si esclude agosto, vuol dire una fiera al mese. È questo il risultato del forte impulso che l'Aie ha dato in questi anni, attraverso Ediser, al suo impegno di valorizzazione e promozione dell'editoria italiana. Che inevitalmente passa anche le fiere di settore e le missioni.

Piazza America

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Aprile 2007

Autori vari

Nel marzo scorso, nella nuova sede di Porta Romana a Milano, l’Aie ha organizzato l’incontro tra una delegazione di editori italiani e Lance Fensterman, direttore della più importante manifestazione del settore editoriale di lingua inglese, l’itinerante Book- Expo America (dopo l’appuntamento di maggio e giugno prossimo a New York, negli anni a venire la fiera verrà ospitata a Los Angeles, Las Vegas, Washington…). Membro del comitato consultivo dell'Associazione dei librai statunitensi, prima di approdare alla guida del BEA, Fensterman ha gestito due tra le più importanti librerie indipendenti degli Stati Uniti. Esperienze impegnative e altamente qualificanti che, nonostante la giovane età, gli permettono di conoscere approfonditamente i meccanismi di domanda e offerta del mercato editoriale più grande del mondo.

Trovare nuovi mercati

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Aprile 2007

di Gaia Weiss

«Abbiamo trovato una grande attenzione del mondo cinese per l’editoria italiana, addirittura superiore a quanto immaginassimo ». È perciò di «piena soddisfazione» il Internazionalizzazione Trovare nuovi mercati doi: 10.1390/gdl0407_Cina 18 Giornale della libreria aprile 2007 bilancio del Presidente dell’Aie, Federico Motta, al termine della missione che dal 24 febbraio al 4 marzo scorso ha portato una trentina di editori italiani in Cina per conoscerne nei dettagli la realtà editoriale.

Il deserto e dopo

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Febbraio 2007

di Laura Novati

Cuore di tenebra dell’Occidente, come una volta e mirabilmente per tutte ha scritto Joseph Conrad, l’Africa è certamente il continente dove in misura maggiore oggi la guerra, la malattia la fame e la morte sono dimensioni quotidiane dell’esistenza; ma in questo continente più antico, che ha la popolazione più giovane, il tempo comunque non si è fermato, prosegue la sua strada, attraversata dalla disperazione come dalla speranza. Ne ha dato prova il convegno del Grinzane Cavour che si è aperto con l’intervento di Nadine Gordimer, Premio Nobel 1991, scrittrice bianca di colore della pelle, ma che della lotta e della solidarietà con la popodoi: 10.1390/gdl0107_deserto lazione nera ha fatto uno dei centri e dei cardini della sua scrittura: senza il Sud Africa dell’apartheid, la scrittura della Gordimer sarebbe stata la stessa?

Il deserto e dopo

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Febbraio 2007

di Laura Novati

La salvezza della parola e della scrittura non va mai sottovalutata.

Pinocchio a Samarcanda

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Febbraio 2007

di Laura Novati

Sono stati 130 i premi e i contributi stabiliti nell’Esercizio finanziario 2006 – XX edizione, secondo semestre, attribuiti dalla Commissione nazionale per la promozione della cultura italiana all’estero. L’entità complessiva non viene comunicata, chissà perché, trattandosi di fondi pubblici, ma così procede il sistema. Scorrendo l’elenco dei Paesi cui vanno più contributi si scopre che capofila è la Spagna, con ben 14 titoli, seguita da Francia e Portogallo con 8; la cosa più curiosa è che i Racconti di Svevo hanno due assegnazioni, una per la traduzione in castigliano, l’altra in catalano…Bene per il nostro successo spagnolo, ma agli effetti della diffusione una maggiore presenza del castigliano sarebbe ugualmente auspicabile… E poi, tra i titoli tradotti in Francia, scopriamo che Il gattopardo non era stato mai evidentemente tradotto, ma nemmeno Le confessioni di Nievo… In compenso si traducono le Lettere di Isabella Andreini, la grande dama della Commedia dell’arte italiana, che non risultano invece avere una moderna edizione italiana da riprendere… Si traducono in francese anche poeti, Attilio Bertolucci e Patrizia Cavalli, speriamo con testo a fronte.

Pinocchio a Samarcanda

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Febbraio 2007

di Laura Novati

Sono stati 130 i premi e i contributi satbiliti nell'esercizio finanziario 2006 - XX edizione, secondo semstre, attribuiti dalla Commissione nazionale per la promozione della cultura italiana all'estero.

Una vocazione da tradurre

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Febbraio 2007

di Laura Novati

L’esistenza di una vocazione geopolitica e culturale dell’Italia orientata al Mediterraneo è una constatazione quasi tautologica, ma è bene che essa prenda corpo e metta radici anche nelle moderne società dell’«altra parte» del Mediterraneo, ritessendo la tela dei rapporti passati, delle identità reali, delle relazioni possibili. Che da parte delle nostre istituzioni vi sia stata a oggi sensibilità adeguata al compito, sarebbe difficile sostenerlo, ma è per questo ancora più importante e prezioso che si dia una svolta, che si segni diversamente la nostra presenza: ne è testimonianza il programma predisposto per la partecipazione dell’Italia quale ospite d’onore – dal 23 gennaio al 4 febbraio 2007 – alla 39ª edizione della Fiera Internazionale del libro del Cairo – Cairo International Book Fair – l’evento annuale editorialmente più importante di tutta l’ecumene araba. Senza dimenticare che il Cairo e l’Egitto sono un’importante porta per tutti i Paesi della fascia araba, primi consumatori dei prodotti – dai libri ai film – che nascono in terra egiziana.

Una vocazione da tradurre

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Febbraio 2007

di Laura Novati

L'esistenza di una vocazione geopolitica e culturale dell'Italia orientata al Mediterraneo è una constatazione quasi tautologica, ma è bene che essa prenda corpo e metta radici anche nelle moderne società dall'altra parte del Mediterraneo.

Non i soliti italiani all'estero

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2006

di Paola Seghi

Gli interventi finalizzati all’internazionalizzazione hanno coinvolto in maggioranza le piccole e medie case editrici, in un’ottica, utilizzando un’espressione mutuata da altro contesto, di pari opportunità. La partecipazione alle fiere internazionali attraverso l’organizzazione di un Punto Italia o di uno stand collettivo, ad esempio, ha consentito negli anni e continua a consentire anche agli editori di piccole dimensioni di esplorare ed essere presenti su mercati europei importanti, come nel caso delle fiere di Londra, Francoforte o della Book Expo America o dell’Acftl, ma anche su mercati meno conosciuti, come quelli dell’est europeo (Budapest e Varsavia) e quest’anno della Cina.

L'amore e la raggia

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2006

di Gaia Weiss

Per questo è davvero una bella iniziativa quella che il suo editore principe e cioè Sellerio gli ha dedicato, un volumetto fuori commercio fatto dalle tante copertine che in tutto il mondo, in tutte le lingue delle tante traduzioni gli hanno dedicato. Non tutti i volumi hanno avuto la stessa fortuna, ma alcuni ne hanno avuta in dimensione assolutamente strepitosa. «Il volume – scrive l’editore - raccoglie le copertine di tutte le edizioni pubblicate, in Italia e all’estero, delle opere di Andrea Camilleri, a far data dal primo romanzo, Il corso delle cose (Lalli, 1978), fino al giugno 2005, suddivise per titolo e ordinate iniziando dalle case editrici italiane». E’ un modo istruttivo per vedere come è stato «letto» nelle grafiche di copertina, uno stesso romanzo nel contesto di altre editorie; in alcune appare esportato anche il volto di Luca Zingaretti, una fortunatissima scelta per la serietà ombrosa dell’attore, per quel suo apparire «nivuro» dentro quella Sicilia assolata, vuota, solo mare, bellezza, ombra di vie e bianco di sole e ville incantate e dimenticate.

Sangue sacro, Sacro Graal

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2006

di Laura Novati

I cinquanta milioni di copie venduti dal Codice di Dan Brown (e il tardivo veto cardinalizio di vederne il film derivato) sono sicuramente un risultato economicamente straordinario, ma anche un fenomeno editoriale in parte già sperimentato e, per quanto fortunato, preoccupante, vista la facilità del «credere» che si annida sempre dentro e ai margini dell’esoterico: esso rivela inoltre alcune curiose coincidenze e punti di contatto con quanto avvenne alla precedente svolta del secolo, cioè al passaggio tra XIX e XX secolo: fu allora che apparve un romanzo rivelatosi di pari fama e fortuna e che ha instancabilmente alimentato l’interesse e l’orrore nel suo incessante percorso: stiamo parlando di Dracula di Bram Stoker che esce, appunto, nel 1897.

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