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Fiere e festival

Scatti di editoria

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2006

di Sandro Pacioli

L’editoria fotografica – nonostante le decine di migliaia di copie mensilmente vendute in edicola dei mensili di fotografia – rappresenta nel nostro Paese una nicchia, all’interno di un’altra nicchia: quella del libro illustrato o del libro d’arte. Non solo il libro fotografico occupa spazi marginali in libreria, ma anche sulle stesse pagine culturali, in quella che viene chiamata la «cronaca culturale». E le mostre e le rassegne sembrano essere seguite da numeri tutto sommato trascurabili di frequentatori e appassionati.

I libri nel Castello

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Febbraio 2006

Autori vari

Tra le storiche fiere e saloni del libro che si svolgono nel nostro Paese, Galassia Gutenberg oltre a essere, subito dopo quella di Torino, quella che vanta un maggior numero di edizioni, si è sempre caratterizzata per una forte attenzione alla promozione della lettura, oltre che come momento fieristico espositivo destinato soprattutto alla piccola e media editoria della Campania e del Sud. Alcuni dei segnali di rinnovamento che già si intravedevano nell’edizione 2005 si sono concretizzati quest’anno: innanzitutto nel trasferimento (simbolo) in una nuova sede (quella di Castel dell’Ovo), ma anche nell'aver progettato alcune iniziative «itineranti» che coinvolgeranno altri centri della Regione. Insomma, nel tentativo di percorrere la formula di una fiera del libro (con i suoi momenti espositivi e professionali) capace di essere anche festival letterario della città. E quindi di recupero in veste più aggiornata, rispetto ai tempi e ai modi attuali in cui il pubblico frequenta oggi questo tipo di manifestazioni, della ragione «promozionale» del libro e della lettura di Galassia. Ma anche come momento di ricerca di una identità di una collettività in cui riflettersi e riflettere verso l’esterno i cambiamenti in atto. Ne parliamo con Maria Liguori.

Barcellona contro Madrid

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2006

di Raffaele Cardone

Lo storico testa a testa che oppone l’editoria madrilegna a quella di Barcellona non ha equivalenti in Europa. I due poli editoriali spagnoli si contendono diversi primati che lasciano in secondo piano le coordinate linguistico-culturali, per quanto «l’irridentismo» catalano sia ancora molto forte e faccia sentire la propria presenza nella vita sociale e politica di tutta la Spagna. Solo per fare alcuni esempi, Madrid è la casa del gruppo Anaya (secondo gruppo spagnolo, partecipato da Hachette) e di Santillana (con sigle importanti come Alfaguara e Taurus); a Barcellona sono i quartieri generali dei gruppi Planeta, RandomHouse Mondadori, Ediciones B, così come di altre sigle e gruppi più piccoli ognuno a suo modo protagonista della scena libraria.

La nuova movida del libro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2006

di Paola Mazzucchi

Con queste cifre si presenta al mondo dell’editoria internazionale il nuovissimo Salone del libro di Barcellona che si è svolto dall’8 al 13 novembre nella capitale catalana. Abbiamo parlato con Manuel Sanglas i Muchart (Presidente dell’Associazione degli editori in lingua catalana) del presente e del futuro di questa nuova fiera.

Sul set del libro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2006

di Paola Mazzucchi

La manifestazione, organizzata dal Cda (Centro di sviluppo audiovisivo, un’istituzione pubblica che eroga consulenza e servizi ai produttori audiovisivi, dalla formazione all’informazione e ricerche su mercato e tendenze fino all’affiancamento nella creazione degli stessi contenuti), è dedicata al tema dello scambio di diritti tra industria editoriale e industria cinematografica. Un progetto pilota molto interessante, dal punto di vista della formula adottata e dei soggetti coinvolti. Ne abbiamo parlato con Pere Roca, Direttore del Cda.

Fermarsi a formare

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2005

di I convegni professionali di Più libri più liberi di Giovanni Peresson

Più libri più liberi si è caratterizzata sin dall’inizio come una manifestazione fieristica che accanto al momento espositivo ne prevedeva uno di dibattito e confronto professionale sui temi legati al mondo del libro e dei contenuti editoriali. Un’occasione in cui discutere dei problemi che il settore della piccola e media editoria si trova quotidianamente ad affrontare. Sia nel suo «essere impresa» che nel suo svilupparsi e crescere, nel suo confrontarsi con le profonde trasformazioni che riguardano il mercato e i canali di vendita, piuttosto che nel ruolo che svolgono i vecchi e nuovi media. Basta citare il dato dello scorso anno (circa 1.296 ore/partecipante per convegni, tavole rotonde e altre iniziative professionali) per avere un indicatore del ruolo che gli incontri professionali svolgono, in una logica di «incubatore» e di momento di discussione/dibattito per la piccola e media editoria. Attività convegnistica professionale a Più libri più liberi: 2003-2004  

Torino caput mundi con Roma

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2005

Autori vari

In principio fu Madrid. Poi ci sono state Alessandria d’Egitto (2002), Nuova Dehli (2003), Anversa (2004), Montreal (2005). Quest’anno tocca a Torino, designata Capitale mondiale del libro grazie alla qualità del programma presentato, congiuntamente con Roma. E l’anno prossimo sarà la volta di Bogotà. Ne parliamo con Rolando Picchioni, Presidente della Fondazione per il libro, la musica e la cultura e Direttore del comitato esecutivo e di coordinamento di Torino Capitale mondiale del libro con Roma, e Igino Poggiali, Presidente dell’Istituto Biblioteche di Roma e Capo delegazione della componente romana del comitato esecuivo.

Una, dieci, cento fiere

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2005

di Redazione

Più libri più liberi si avvierà, al termini dell’edizione che ha aperto i battenti l’8 dicembre, verso i suoi primi cinque anni di vita. Una manifestazione che al suo apparire aveva destato più di un elemento di perplessità nella sua capacità di tenuta nel tempo, tanto più che questa di Roma è l’unica manifestazione dedicata alla piccola e media editoria che si svolge in Europa. Possiamo oggi provare a individuare le ragioni di questo successo: di pubblico ma anche di editori che hanno deciso di partecipare sempre in più gran numero? E provare a fare anche un bilancio anche in funzione del 2006 in cui Roma assieme a Torino saranno Capitali mondiali del libro?

I libri accendono i pensieri

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2005

di Federico Vergari

Dalla prima edizione, svoltasi nel 2002, a quella dello scorso anno i numeri di Più libri più liberi sono sempre andati crescendo; gli aumenti si sono registrati in ogni settore a iniziare dal più importante: il numero dei visitatori, 39.000 l’anno scorso. Gli stand della passata edizione sono stati 249 per un numero complessivo di 341 espositori ognuno dei quali, con le sue caratteristiche e le sue particolari aree tematiche, è riuscito a rappresentare una piccola ma al tempo stesso importante realtà dell’industria culturale del nostro Paese. Anche se soltanto alla quarta edizione, in data 8-11 dicembre, l’evento inizia a essere percepito dalla città come un appuntamento fisso sia per i romani appassionati, sia per gli operatori del settore (espositori e non) provenienti da ogni parte d’Italia e – novità di quest’anno- d’Europa.

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