Varcare la soglia di Moe’s, a Berkeley, significa entrare in una leggenda. Fondata nel 1959 da Moe Moscowitz e dalla moglie Barbara, all’inizio «The paperback bookstore» (così si chiamava) aveva soltanto una vetrina che dava su Shattuck avenue e oltre ad offrire tascabili ad un prezzo onesto ospitava anche la produzione di cornici per fotografie nel retrobottega («Giusto per sentirsi
più sicuri», dice oggi Doris, la figlia).
Nel 1963 la libreria viene spostata sulla Telegraph Avenue, fulcro delle nascenti proteste contro la guerra nel Vietnam e per la libertà di parola (nate nel campus dell’Università di Berkeley, a pochi isolati da lì), e assume il suo nome attuale, concentrandosi soltanto sulla vendita di libri (e, più tardi, dischi) usati.