Fiera di Francoforte, fine del XV secolo: viavai della folla, autori venuti a sorvegliare la vendita del proprio libro e desiderosi di farsi stampare un’opera, letterati in cerca di lavoro, correzioni di bozze. A distanza di più di cinquecento anni, non molto sembra essere cambiato. Le fiere del libro hanno rappresentato (e continuano a essere) il momento d’incontro ideale per gli addetti ai lavori: la negoziazione dei diritti, il lancio di nuovi autori, dense occasioni di aggiornamento e di approfondimento e l’allacciamento di rapporti di collaborazione con i rappresentanti delle editorie degli altri paesi. Questi non sono che alcuni dei motivi per cui le fiere del libro continuano a attrarre i professioni del settore di tutto il mondo e a rappresentare un momento «fondativo» del lavoro editoriale e dell’essere editore.